Divieto estivo di circolazione per mezzi pesanti sulla SS18: date e fasce orarie del 2025

Divieto estivo di circolazione per mezzi pesanti sulla SS18: date e fasce orarie del 2025

La Prefettura di Cosenza ha disposto, anche per l’anno 2025, la sospensione della circolazione per i veicoli destinati al trasporto di cose con massa complessiva superiore a 35 q.li lungo la Strada Statale 18, nel tratto compreso tra Tortora ed Amantea, in entrambi i sensi di marcia.

Il provvedimento, definito con Decreto Prefettizio prot. n. 82697 del 24 giugno 2025, prevede il divieto di transito per fasce orarie nel periodo compreso dal 1° luglio al 31 agosto 2025, al fine di migliorare la sicurezza stradale e agevolare la viabilità durante l’intensificarsi del traffico estivo.

In deroga al decreto della Prefettura di Cosenza per gli automezzi che dimostrino, in base ad adeguata documentazione, la legittima esigenza di carico e scarico merci nel territorio interessato dalle limitazioni, nonché per gli autotrasportatori residenti nei comuni del tratto stradale della SS 18 compresi tra Tortora ed Amantea, è consentita la circolazione nelle seguenti fasce orarie:

  • Dalle ore 5:00 alle 11:30
  • Dalle 13:00 alle 17:00
  • Dalle 20:30 alle 22:00

Ogni ulteriore elemento di approfondimento è contenuto nel Decreto della Prefetto di Cosenza, Maria Padovano.

Decreto Prefettizio prot. n. 82697 del 24 giugno 2025

Ricorda inoltre di iscriverti al nostro canale WhatsApp per rimanere sempre aggiornato sui nostri servizi e le ultime novità.

Obbligo PEC per amministratori: proroga al 31 dicembre 2025 per le società già costituite

Obbligo PEC per amministratori: proroga al 31 dicembre 2025 per le società già costituite

Confcommercio Cosenza informa tutte le imprese associate che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha prorogato al 31 dicembre 2025 il termine entro cui le società già costituite devono comunicare al Registro delle Imprese la PEC (Posta Elettronica Certificata) dei propri amministratori.

La decisione è stata comunicata con una nota ufficiale del 25 giugno 2025 (prot. n. 127654), in seguito alle numerose richieste pervenute da associazioni e professionisti che chiedevano più tempo per adeguarsi.

Cosa significa questa proroga

Se la tua impresa era già iscritta al Registro Imprese prima del 1° gennaio 2025, hai tempo fino al 31 dicembre 2025 per comunicare la PEC dell’amministratore.
Non sono previste sanzioni né sospensioni, a patto che l’adempimento venga effettuato entro questa nuova scadenza.

Quando la PEC dell’amministratore è già obbligatoria

In alcuni casi, la comunicazione della PEC non può essere rimandata:

  • Se si costituisce una nuova società;
  • Se viene nominato un nuovo amministratore;
  • Se viene rinnovata o confermata una carica di amministratore.

In questi casi, la PEC va indicata subito, al momento della pratica al Registro Imprese.
Se non viene comunicata, la pratica sarà sospesa finché non sarà regolarizzata.

Cosa resta invariato

Oltre alla proroga, restano valide tutte le regole già spiegate nella precedente comunicazione ministeriale del 12 marzo 2025 (prot. n. 43836).
Le imprese sono comunque invitate a:

  • Verificare che ogni amministratore abbia una PEC attiva;
  • Conservare i dati aggiornati, così da evitare blocchi nelle pratiche future.

Per ulteriori informazioni o assistenza, è possibile rivolgersi ai nostri uffici.

Ricorda inoltre di iscriverti al nostro canale WhatsApp per rimanere sempre aggiornato sui nostri servizi e le ultime novità.

Bando “Transformer Calabria”: Aperta la Seconda Finestra per presentare la domanda

Bando “Transformer Calabria”: Aperta la Seconda Finestra per presentare la domanda

La Regione Calabria ha approvato, con Decreto Dirigenziale n. 8932 del 20/06/2025, l’apertura della seconda finestra temporale per la presentazione delle domande di partecipazione all’Avviso Pubblico “Transformer Calabria – Incentivi alle imprese per la trasformazione dei contratti di lavoro”, nell’ambito del PR Calabria FESR FSE+ 2021/2027 – Priorità 4 “Occupazione: Una Calabria con più opportunità”.

Lo sportello telematico aprirà il 1° luglio 2025 alle ore 10:00 e resterà attivo fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Finalità e beneficiari

L’iniziativa è finalizzata a incentivare la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, promuovendo la trasformazione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato e la riqualificazione del personale mediante interventi formativi.
Possono accedere al bando:

  • le imprese private di qualsiasi dimensione con sede legale o operativa in Calabria;
  • altri datori di lavoro privati che abbiano alle proprie dipendenze lavoratori con contratti a tempo determinato o altre forme contrattuali flessibili.

Sono escluse le imprese che:

  • si trovano in stato di difficoltà ai sensi della normativa comunitaria;
  • non sono in regola con la normativa in materia di sicurezza, previdenza e contribuzione;
  • hanno in corso procedimenti per violazioni gravi in ambito lavorativo.

Agevolazioni previste

L’incentivo economico viene concesso nella forma di contributo in conto capitale, secondo la disciplina degli aiuti “de minimis” (Regolamento UE n. 2023/2831), ed è determinato come segue:

  • € 8.500,00 per ogni contratto trasformato a tempo indeterminato e a tempo pieno;
  • € 10.600,00 per contratti trasformati a tempo pieno se il lavoratore è disabile o svantaggiato;
  • € 4.250,00 per ogni trasformazione a tempo indeterminato part-time;
  • € 5.300,00 per contratti part-time riferiti a lavoratori con disabilità o svantaggiati.

Il contributo per la formazione è definito in forma forfettaria:

  • € 21 per ora di formazione per ciascun lavoratore, fino a un massimo di € 8.370,00 per persona, in linea con i parametri previsti dal Reg. Delegato (UE) 1676/2023 e art. 53(3)(e) del Reg. (UE) 1060/2021.

Caratteristiche del contributo

Gli interventi sono strutturati su due componenti principali:

  1. Trasformazione dei contratti
    • L’incentivo sostiene il passaggio da contratti a termine a contratti a tempo indeterminato, contribuendo alla riduzione della precarietà lavorativa.
    • È previsto un contributo fisso per ogni trasformazione realizzata, subordinato all’effettiva realizzazione di un percorso formativo.
  2. Attività formative obbligatorie
    • I beneficiari devono attivare percorsi di formazione professionalizzante rivolti ai lavoratori stabilizzati.
    • La formazione è selezionabile da un catalogo regionale oppure può essere definita su misura, previa approvazione del progetto formativo.

Contributi e massimali

Il contributo massimo per singola impresa dipende da:

  • numero di lavoratori stabilizzati;
  • livello e durata dei percorsi formativi attivati;
  • appartenenza dei lavoratori a categorie svantaggiate (giovani NEET, disoccupati di lunga durata, donne, over 50, soggetti con disabilità).

I progetti saranno finanziati in ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento delle risorse disponibili. La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a 30.000.000 euro, ripartiti tra fondi europei (FSE+) e quota nazionale.

Ogni impresa/datore di lavoro potrà richiedere contributi per la trasformazione/stabilizzazione e formazione di un massimo di 10 lavoratori/lavoratrici.

Confcommercio Cosenza è a disposizione dei suoi associati per offrire informazioni dettagliate sul bando e supporto nella preparazione e presentazione delle domande.

Contatta i nostri uffici ai seguenti recapiti:

Ricorda inoltre di iscriverti al nostro canale WhatsApp per rimanere sempre aggiornato sui nostri servizi e le ultime novità.

Concordato Preventivo Biennale: guida alla nuova disciplina fiscale per le imprese

Concordato Preventivo Biennale: guida alla nuova disciplina fiscale per le imprese

Con la Circolare n. 9 del 24 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito la disciplina del Concordato Preventivo Biennale (CPB), introdotto dal D.lgs. 13/2024 e modificato dal D.lgs. 81/2025. Il CPB rappresenta un importante strumento di compliance fiscale rivolto ai contribuenti soggetti agli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità), permettendo loro di definire anticipatamente il reddito imponibile e la base IRAP per il biennio 2025–2026.

Finalità del CPB

Il CPB consente ai soggetti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) di definire in anticipo, per un biennio, l’ammontare del reddito imponibile ai fini delle imposte dirette e del valore della produzione netta IRAP. È uno strumento volontario che si inserisce in un più ampio progetto di collaborazione e fiducia tra imprese e Amministrazione finanziaria.

L’obiettivo è garantire certezza fiscale, semplificazione amministrativa e un rapporto collaborativo tra imprese e Fisco. Una volta accettata la proposta, il reddito concordato diviene vincolante per due anni, con esclusione da accertamenti analitici e accesso a benefici premiali.

Adesione: scadenze e modalità

  • Entro il 30 aprile 2025, l’Agenzia fornisce il software “IltuoISA_CPB”.
  • Entro il 30 settembre 2025, il contribuente può accettare formalmente la proposta.
  • È ammessa l’indicazione di eventi straordinari che abbiano inciso sull’attività economica (es. sospensioni superiori a 30 giorni).

Chi può aderire

Per aderire al CPB, il contribuente deve:

  • Essere soggetto ISA;
  • Non avere debiti definitivi per tributi o contributi previdenziali superiori a 5.000 euro al 31 dicembre 2024;
  • Aver presentato regolarmente le dichiarazioni fiscali negli ultimi tre anni;
  • Non aver riportato condanne per reati tributari, societari o patrimoniali rilevanti;
  • Non aver percepito redditi esenti, esclusi o non imponibili in misura superiore al 40% del reddito complessivo d’impresa o professionale nel 2024.

Sono escluse le attività in regime forfettario e quelle soggette a operazioni straordinarie.

Graduazione e sostenibilità della proposta

Per garantire una transizione sostenibile, il reddito concordato per il 2025 non può superare il 50% dell’incremento previsto per il 2026. Inoltre, per i contribuenti con elevato punteggio ISA, la proposta non può superare determinati limiti rispetto al reddito 2024:

  • +10% con punteggio ISA = 10,
  • +15% con punteggio tra 9 e 10,
  • +25% con punteggio tra 8 e 9.

Vantaggi per le imprese

L’adesione comporta numerosi vantaggi:

  • Esclusione dagli accertamenti analitici;
  • Benefici premiali ISA (esonero da visto per compensazioni, esclusione da presunzioni semplici, accesso semplificato a rimborsi IVA);
  • Fissazione certa della base imponibile, a prescindere dal reddito effettivo;
  • Imposta sostitutiva opzionale tra il 10% e il 15% sulla differenza tra reddito concordato e reddito effettivo del 2024.

È prevista una soglia di 2.000 euro come reddito minimo concordabile, da ripartire nei casi di società di persone o imprese familiari.

Cause di decadenza

Il CPB cessa automaticamente o determina decadenza nei seguenti casi:

  • Variazioni superiori al 30% rispetto ai valori concordati;
  • Omesso versamento di imposte o contributi;
  • Errori o omissioni nei dati dichiarati;
  • Passaggio a regimi fiscali incompatibili;
  • Superamento del limite ISA di ricavi (oltre il 50%).

In caso di decadenza, l’efficacia dell’accordo cessa con effetto retroattivo, ma il contribuente non può beneficiare di un vantaggio economico indebito.

Rinnovo e durata

Il CPB ha durata biennale e non si rinnova automaticamente: l’Agenzia elabora una nuova proposta a cui il contribuente può aderire, se ancora in possesso dei requisiti. È possibile, ad esempio, aderire per i bienni 2025–2026 e successivamente per 2027–2028.

Adempimenti dichiarativi

La proposta accettata viene trasmessa contestualmente al modello REDDITI o separatamente. In caso di revoca (entro i termini), è possibile annullare la proposta mediante nuova comunicazione telematica. La revoca oltre i termini non ha effetto.

Ricorda inoltre di iscriverti al nostro canale WhatsApp per rimanere sempre aggiornato sui nostri servizi e le ultime novità.

Acconti IRPEF 2025: Pubblicata la Legge di Conversione del Decreto n. 55/2025

Acconti IRPEF 2025: Pubblicata la Legge di Conversione del Decreto n. 55/2025

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 142 del 21 giugno 2025 la legge 19 giugno 2025, n. 86, che ha convertito senza modifiche il decreto-legge 23 aprile 2025, n. 55, contenente disposizioni urgenti in materia di acconti IRPEF dovuti per l’anno 2025.

Il provvedimento si inserisce nel quadro delle misure attuative della riforma fiscale, già delineate dal D.Lgs. 216/2023 e dalla legge di bilancio 2025 (legge n. 207/2024). In particolare, il decreto corregge un difetto di coordinamento normativo tra i due testi, stabilendo con chiarezza l’applicazione delle nuove tre aliquote IRPEF anche ai fini della determinazione dell’acconto per l’anno 2025.

Attraverso la modifica dell’art. 1, comma 4, del D.Lgs. 216/2023, viene infatti confermata l’esclusione dell’anno 2025 dall’ambito di applicazione della precedente normativa transitoria. Di conseguenza, per l’anno in corso, l’acconto IRPEF sarà calcolato sulla base delle tre aliquote introdotte in via strutturale dalla legge di bilancio.

Un effetto significativo di questa disposizione riguarda lavoratori dipendenti e pensionati privi di ulteriori redditi: per questi soggetti non sarà richiesto alcun versamento di acconto IRPEF per il 2025. Una misura che punta a semplificare gli adempimenti fiscali e ad allineare la normativa agli obiettivi di equità e trasparenza delineati dalla riforma fiscale in corso.

La legge di conversione non introduce ulteriori modifiche rispetto al testo originario del decreto, confermando così il quadro normativo già delineato nella nota informativa n. 33 del 24 aprile 2025.

Il testo della legge n. 86/2025 e del decreto-legge n. 55/2025 è disponibile nella Gazzetta Ufficiale per la consultazione integrale.

Ricorda inoltre di iscriverti al nostro canale WhatsApp per rimanere sempre aggiornato sui nostri servizi e le ultime novità.