Con la Circolare n. 5, del 14 maggio 2021, l’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alle modalità di fruizione del contributo a fondo perduto COVID-19, previsto dal decreto “Sostegni”, anche alla luce delle criticità che sono state rappresentate dagli Ordini professionali e dalle Associazioni di Categoria.
Come noto, il decreto Sostegni, riconosce un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario, le cui modalità attuative sono disciplinate dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 23 marzo 2021.
In particolare, viene chiarito chi possa farne richiesta, quali sono i requisiti, come si calcola la perdita di fatturato e di conseguenza il contributo che spetta al richiedente.
Ricordiamo che l’istanza per il riconoscimento del contributo può essere presentata fino al 28 maggio 2021.
A Palazzo Chigi si è tenuta a tanto attesa riunione della cabina di regia chiamata a prendere, dati alla mano, attese e importanti decisioni sulle riaperture rispetto alla situazione attualmente in vigore. La conclusione, messa nero su bianco in un decreto approvato dal Consiglio dei ministri è che già da oggi il coprifuoco verrà spostato alle 23, per poi farlo slittare alle 24 dal 7 giugno e abolirlo del tutto dal 21 giugno. Per quanto riguarda le altre decisioni, in ordine cronologico:
i centri commerciali torneranno ad aprire dal fine settimana del 22 maggio;
le palestre dal 24 maggio;
i ristoranti potranno riprendere il servizio anche al chiuso dal primo giugno, a pranzo e cena;
i parchi tematici riapriranno il 15 giugno;
matrimoni e feste dal 15 giugno, ma solo con il “green pass”;
i congressi si potranno di nuovo organizzare dal primo luglio;
sale giochi e bingo dal primo luglio;
discoteche ancora chiuse.
L’altra decisione importante riguarda il cambio dei parametri del monitoraggio con il quale vengono stabiliti i colori delle Regioni. L’Rt, l’indice di diffusione del contagio, non sarà più determinante: conteranno il tasso di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari e l’incidenza dei casi. Con meno di 50 casi per 3 settimane consecutive e un rischio basso si va in zona bianca, in cui le uniche misure in vigore sono il distanziamento e l’uso della mascherina. Nei primi 15 giorni di giugno, se il calo dei contagi si confermerà, potrebbero andarci 6 regioni: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna (dal 7), Abruzzo, Veneto e Liguria (dal 14).
Silb: “il Governo si è completamente dimenticato di noi”
“Siamo rimasti ancora invisibili, sono ormai quindici mesi che il Governo si è completamente dimenticato di noi, dalle attenzioni del Governo sono escluse solo le attività dei locali e dell’intrattenimento”. Questa la reazione di Maurizio Pasca, presidente del Silb/Fipe, l’Associazione italiana di imprese di intrattenimento di ballo e spettacolo. Pasca ha quindi ribadito che questa settimana verrà sottoposto un protocollo ad hoc al Cts: “mi auguro che sia data la giusta attenzione e che siano portati avanti i due test in Puglia e a Milano, altrimenti un intero settore è a rischio fallimento”.
L’Osservatorio Confcommercio Censis ha analizzato l’impatto della pandemia su fiducia, prospettive e consumi delle famiglie. L’incertezza è ancora molto forte tra perdita del potere d’acquisto, crisi delle imprese e consumi in picchiata. Sangalli: “Servono sostegni più robusti per ripartire”.
Il “viaggio” delle famiglie italiane dentro l’emergenza Covid è stato un lungo percorso fatto di ansie, paure e incertezza. Uno stato dell’animo che ha inciso profondamente nelle abitudini e anche nelle scelte di consumo. Il rapporto che Confcommercio ha realizzato in collaborazione con il Censis, Outlook Italia 2021, (documento pdf) racconta proprio l’impatto della pandemia sulla fiducia, sulle prospettive e i consumi delle famiglie. Sono due gli aspetti che saltano subito agli occhi scorrendo i numeri della ricerca e in qualche modo non sono sorprendenti: il crollo dei consumi (1811 euro pro capite) e l’aumento del risparmio (82 miliardi in più nel 2020) dovuto alla perdita di reddito, al clima di forte incertezza e all’oggettiva impossibilità di fare acquisti tra lockdown territoriali e chiusure. Un altro elemento di curiosità è dato dal fatto che nonostante l’avvio massiccio della campagna vaccinale e l’oggettivo calo dei contagi e dei ricoveri e quindi una migliore prospettiva per il futuro, i pessimisti continuino a prevalere sugli ottimisti: quasi metà delle famiglie (47,4%), ad esempio, non ha fatto programmi per le vacanze estive sia per mancanza di risorse economiche ma anche per la paura dei contagi che ancora alimenta una forte instabilità nelle scelte.
Sangalli: “Le imprese hanno bisogno di normalità e certezze”
Commentando i dati dell’Osservatorio Confcommercio Censis, il presidente di Confcommercio ha sottolineato che “la pandemia si sta attenuando e ci sono le condizioni per ripartire in sicurezza. Le imprese hanno bisogno di più normalità e certezze per poter pianificare le loro attività“. “A cominciare – ha proseguito Sangalli – da sostegni più robusti che devono ancora arrivare. Occorre accelerare per recuperare le perdite e rafforzare una crescita economica che è ancora troppo debole“.
Bella: “Ristori essenziali per rilanciare il tessuto produttivo”
Secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, per comprendere a pieno il significato dei dati del rapporto Confcommercio Censis e capire cosa possiamo attenderci per il futuro è necessario fare alcune riflessioni sul diverso impatto che la pandemia ha avuto sulle persone e sulle famiglie. “Intanto – ha detto Bella – non tutti hanno perso durante la pandemia: per quasi 2 intervistati su 3 non è cambiato nulla in termini di risorse messe da parte insieme al reddito correntemente percepito”. “Ci sono poi dei soggetti che, per una ragione o per un’altra, non hanno perso praticamente nulla durante la pandemia, come i dipendenti pubblici e i pensionati, mentre le categorie più colpite sono quelle del lavoro indipendente”. “Ed è qui – ha aggiunto Bella – che si possono trovare possibili chiavi di lettura sulla futura, possibile ripresa: parte di essa potrebbe venire dai non colpiti o dai garantiti, mentre la concentrazione delle perdite sulle categorie più dinamiche, appunto gli indipendenti, potrebbe costituire un freno alla ripresa perché ne limiterebbe l’intensità”. “E’ per questo – ha concluso Bella – che i ristori mirati verso queste categorie produttive, soprattutto imprese dell’abbigliamento, della cultura e del tempo libero, dei trasporti, del turismo e ristorazione, sono essenziali per arrivare alla ripresa con un tessuto produttivo vitale e pronto a fare la sua parte“.
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Osservatorio Confcommercio-Censis (Outlook Italia, maggio 2021)
I lavoratori indipendenti sono i più colpiti dagli effetti economici della pandemia e la concentrazione delle perdite su questa categoria rallenta la ripresa.
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Osservatorio Confcommercio-Censis (Outlook Italia, maggio 2021)
Per il 2021, gli italiani preferiscono spendere per aumentare il comfort domestico: al primo posto l’acquisto di prodotti tecnologici (32,9%), seguono elettrodomestici e mobili per la casa (31%) e la ristrutturazione dell’abitazione (28,2%)
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Osservatorio Confcommercio-Censis (Outlook Italia, maggio 2021)
Dall’inizio dell’emergenza Covid-19, dispositivi hardware (22,8%), abbonamenti a Pay Tv e piattaforme televisive in streaming (18,8%), installazione di connessioni Internet più veloci (18,7%) sono gli acquisti maggiormente “stimolati”.
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Osservatorio Confcommercio-Censis (Outlook Italia, maggio 2021)
La Camera di Commercio Italiana in Texas e la Camera di Commercio Italiana per la West Coast USA, nel quadro del progetto di promozione delle aziende calabresi in Texas, Louisiana e California, attuati in cooperazione con la Regione Calabria, hanno indetto una manifestazione di interesse per le aziende del territorio operanti nel settore agroalimentare.
La misura mira ad internazionalizzare e promuovere nei mercati del Nord-America, la filiera delle eccellenze del settore agroalimentare calabrese, introducendo sul mercato USA nuove realtà e consolidando l’export di quelle che già hanno una propria presenza.
La manifestazione di interesse costituisce un’integrazione della precedente: nel corso dell’anno 2020 la pandemia da Covid-19 ha, infatti, interrotto lo svolgimento delle azioni previste nei progetti iniziali rendendo necessaria una ridefinizione degli stessi in coordinamento con gli uffici regionali.
Le aziende che verranno selezionate andranno ad aggiungersi a quelle precedentemente selezionate e, dunque, già facenti parte del progetto di promozione.
Le domande di adesione dovranno essere inoltrate entro e non oltre il 21/05/2021.
È disponibile una nuova opportunità per tutti gli associati. Le convenzioni locali, stipulate con Confcommercio Cosenza, possono assumere carattere nazionale ed essere visibili da tutti gli associati Confcommercio d’Italia.
Un nuovo strumento per fa crescere il business della tua impresa e rendere la tua offerta visibile sul sito Associati Confcommercio, permettendoti di allargare la platea dei potenziali clienti al di fuori del territorio provinciale.
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