FRI Calabria 2025: al via gli incentivi per innovazione e investimenti delle imprese

FRI Calabria 2025: al via gli incentivi per innovazione e investimenti delle imprese

La Regione Calabria ha pubblicato il nuovo Avviso pubblico FRI Calabria – Fondo Regionale per il sostegno all’innovazione e ai settori strategici, destinato a favorire gli investimenti produttivi e i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese. L’incentivo sarà operativo a partire dal 15 ottobre 2025, con procedura valutativa a sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Finalità

L’iniziativa mira a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale sostenendo modelli di produzione orientati alla transizione ecologica e digitale, in linea con gli obiettivi del PR Calabria FESR-FSE+ 2021/2027 e delle risorse FSC 2021/2027.

Beneficiari

Possono accedere al bando:

  • PMI costituite sotto forma di società di capitali, società di persone o ditte individuali;
  • Grandi Imprese (GI), esclusivamente a valere sulle risorse FSC 2021/2027.

Sono escluse le imprese operanti in settori non ammissibili, come pesca, produzione primaria di prodotti agricoli, tabacco, armi, gioco d’azzardo e attività illecite.

Risorse disponibili

La dotazione complessiva ammonta a 35 milioni di euro, così ripartiti:

  • 15 milioni per investimenti produttivi delle PMI (Azione 1.3.1 PR Calabria);
  • 10 milioni per ricerca, sviluppo e innovazione delle PMI (Azione 1.1.1 PR Calabria);
  • 10 milioni per investimenti delle Grandi Imprese (FSC 2021/2027).

Le risorse regionali sono integrate dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca, gestito da Cassa Depositi e Prestiti.

Agevolazioni previste

Le imprese potranno beneficiare di un pacchetto integrato composto da:

  • Contributo a fondo perduto fino al 30% delle spese ammissibili;
  • Contributo in conto interessi fino al 2%;
  • Finanziamento agevolato da CDP fino al 30% delle spese ammissibili;
  • Finanziamento bancario a tasso di mercato fino al 30% delle spese ammissibili.

Spese ammissibili

Sono finanziabili investimenti in:

  • macchinari, impianti, attrezzature;
  • suolo aziendale e immobili;
  • opere murarie e infrastrutture;
  • software, brevetti, licenze, know-how;
  • studi di fattibilità e consulenze (solo per PMI);
  • costi di personale, ricerca contrattuale e attrezzature per progetti di innovazione.

Scadenze e modalità

Lo sportello aprirà il 15 ottobre 2025. La chiusura sarà stabilita con apposito atto della Regione Calabria e comunicata sul portale istituzionale Calabria Europa.

Per la presentazione delle domande è richiesta la documentazione prevista dall’avviso, comprensiva di progetto di investimento e allegati tecnici. La valutazione sarà effettuata da Fincalabra S.p.A., in qualità di organismo intermedio e gestore delle agevolazioni.

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Confcommercio rilancia la Zem: «La Regione dovrà avere coraggio»

Confcommercio rilancia la Zem: «La Regione dovrà avere coraggio»

Confcommercio Cosenza rilancia il progetto Zone Economiche Montane (ZEM), chiedendo al prossimo governo regionale un regime fiscale dedicato e investimenti mirati per contrastare lo spopolamento e rilanciare le aree interne. La vicepresidente Giovanna Oliverio sottolinea l’urgenza di politiche coraggiose per favorire il rientro dei giovani emigrati e sostenere lo sviluppo delle imprese montane, attraverso agevolazioni fiscali e strumenti di credito d’imposta.

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Bonus veicoli elettrici 2025: pubblicato il Decreto MASE con incentivi per privati e microimprese

Bonus veicoli elettrici 2025: pubblicato il Decreto MASE con incentivi per privati e microimprese

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 208 dell’8 settembre 2025 il Decreto 8 agosto 2025, che introduce nuovi incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici destinati a privati e microimprese.

Il provvedimento rientra nella Missione 2, Componente 2, Investimento 4.5 del PNRR, con l’obiettivo di favorire il rinnovo del parco circolante e ridurre le emissioni inquinanti nelle aree urbane. La dotazione finanziaria ammonta a 597,3 milioni di euro, utilizzabili fino a esaurimento risorse, con possibilità di integrazione tramite ulteriori fondi PNRR.

Incentivi per privati

Il bonus è riservato ai residenti nelle aree urbane funzionali (città oltre 50.000 abitanti e relative aree di pendolarismo) e prevede la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5.
Il contributo viene riconosciuto per l’acquisto di una sola auto elettrica (categoria M1, alimentazione esclusivamente elettrica, prezzo massimo 35.000 euro IVA esclusa) e varia in base all’ISEE:

  • 11.000 euro per ISEE fino a 30.000 euro;
  • 9.000 euro per ISEE compreso tra 30.001 e 40.000 euro.

Il veicolo deve restare intestato al beneficiario o a un componente maggiorenne del nucleo familiare per almeno 24 mesi.

Incentivi per microimprese

Le microimprese possono accedere al bonus per l’acquisto di un massimo di due veicoli elettrici commerciali leggeri:

  • categoria N1 (fino a 3,5 tonnellate);
  • categoria N2 (oltre 3,5 e fino a 12 tonnellate).

Il contributo copre fino al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa), con un tetto massimo di 20.000 euro per veicolo. Anche in questo caso la proprietà deve essere mantenuta per almeno 24 mesi.

Modalità di accesso

Per usufruire degli incentivi:

  • beneficiari e venditori dovranno registrarsi sulla piattaforma informatica MASE, gestita da Sogei;
  • il richiedente dovrà generare un voucher elettronico per l’acquisto, allegando la documentazione relativa al veicolo da rottamare;
  • i voucher andranno validati entro 30 giorni dalla generazione e comunque entro il 30 giugno 2026.

I venditori, oltre a registrarsi sulla piattaforma, dovranno indicare i veicoli idonei secondo l’“eco-score” stabilito dal MASE e inserire un link alla propria vetrina digitale. Saranno poi rimborsati direttamente dal Ministero per i contributi concessi. Le modalità operative e la data di attivazione della piattaforma saranno comunicate in un secondo momento, sul sito istituzionale del Ministero.

Demolizione e controlli

Il veicolo da rottamare dovrà essere consegnato contestualmente al ritiro del nuovo, con obbligo di demolizione entro 30 giorni e cancellazione dal PRA. I veicoli usati non potranno essere rimessi in circolazione.

Il MASE vigilerà sulla corretta attuazione delle procedure, con controlli mirati a prevenire irregolarità e utilizzi indebiti.

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Bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 2025: stanziati 32 milioni per le PMI

Bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 2025: stanziati 32 milioni per le PMI

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto direttoriale DGPI-UIBM del 6 agosto 2025, è stata programmata la ripartizione delle risorse destinate alle misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ per l’annualità 2025.

Il provvedimento segna l’avvio del percorso di riapertura dei bandi, con l’obiettivo di garantire continuità al sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) per la valorizzazione e la tutela dei titoli di proprietà industriale.

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 32 milioni di euro, suddivisi come segue:

  • 20 milioni di euro per Brevetti+;
  • 10 milioni di euro per Disegni+;
  • 2 milioni di euro per Marchi+.

La successiva emanazione dei bandi da parte della Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese (DGIAI), attesa entro i prossimi 30 giorni, definirà i termini e le modalità di presentazione delle domande di contributo da parte delle imprese interessate.

Si tratta di un’importante occasione per le PMI che intendono investire in innovazione, creatività e tutela dei propri asset immateriali, con l’obiettivo di rafforzare la competitività sul mercato nazionale e internazionale.

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Riduzione IRES 2025: agevolazioni per investimenti e assunzioni aziendali

Riduzione IRES 2025: agevolazioni per investimenti e assunzioni aziendali

Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 8 agosto 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 agosto 2025, disciplina la riduzione dell’aliquota IRES per le imprese che realizzano investimenti rilevanti, nuove assunzioni o forme di partecipazione dei dipendenti agli utili.

La misura, prevista dalla legge di bilancio 2025, consente una riduzione transitoria di 4 punti percentuali dell’aliquota IRES per il periodo d’imposta successivo al 2024, subordinata a specifici requisiti di patrimonializzazione, incremento occupazionale e assenza di ricorso a ammortizzatori sociali.

Soggetti beneficiari
Possono usufruire della riduzione:

  • società di capitali, società cooperative e società europee residenti;
  • enti pubblici e privati diversi dalle società con attività commerciale principale;
  • stabili organizzazioni italiane di soggetti non residenti.

Sono esclusi: società in liquidazione, soggetti che determinano il reddito con regimi forfetari o in contabilità semplificata.

Condizioni di accesso
La riduzione IRES è subordinata a:

  1. Accantonamento dell’utile: almeno l’80% dell’utile 2024 deve essere destinato a riserva, con un minimo del 30% dell’utile accantonato destinato a investimenti qualificati.
  2. Investimenti rilevanti: beni materiali e immateriali secondo il modello “Industria 4.0”, investimenti per riduzione dei consumi energetici, realizzati tra il 1° gennaio 2025 e la scadenza della dichiarazione dei redditi. L’investimento minimo è pari al maggiore tra il 30% dell’utile accantonato, il 24% dell’utile 2023 o 20.000 euro.
  3. Base occupazionale: il numero di dipendenti non deve diminuire rispetto alla media del triennio precedente e devono essere assunti nuovi lavoratori a tempo indeterminato, con incremento minimo dell’1%.

Cause di decadenza
L’agevolazione decade in caso di distribuzione anticipata dell’utile accantonato, dismissione o cessione dei beni, o spostamento stabile delle attività all’estero. Il recupero dell’imposta avviene entro il termine di versamento a saldo dell’imposta sui redditi.

Altre disposizioni
Il decreto regola inoltre:

  • il consolidato fiscale e l’attribuzione della riduzione IRES ai soci in caso di trasparenza fiscale;
  • il coordinamento con regimi fiscali privilegiati e imprese estere controllate;
  • le operazioni di riorganizzazione aziendale, fusioni e scissioni;
  • il cumulo della riduzione IRES con altri incentivi, come i crediti d’imposta per Transizione 4.0 e 5.0.

L’agevolazione mira a sostenere la crescita degli investimenti produttivi, l’innovazione tecnologica e l’incremento occupazionale, nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa.

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