Vaccinati i dipendenti della regione e le imprese ancora aspettano

Vaccinati i dipendenti della regione e le imprese ancora aspettano

Algieri, Confcommercio: “la notizia della vaccinazione dei dipendenti della Regione è inaccettabile. È da un mese che siamo pronti attendendo di vaccinare le nostre imprese. L’ Asp di Cosenza ci aveva dato piena disponibilità ad agire e attendeva l’ok della Regione ma ancora siamo fermi. Adesso basta vaccinateci”.

La notizia della vaccinazione di tutti i dipendenti della Regione in attuazione del protocollo per le vaccinazioni sui luoghi di lavoro firmato dalla Regione Calabria, dal Commissario Longo e dalle parti sociali lo scorso 29 aprile lascia sbalordito il Presidente di Confcommercio Klaus Algieri che dichiara:

“Apprendere che la Regione Calabria ha vaccinato tutti i suoi dipendenti, applicando il protocollo che noi avevamo firmato, mentre le nostre imprese sono al palo mi lascia senza parole. È di oltre un mese la promessa che sarebbe stato possibile partire con le vaccinazioni sui luoghi di lavoro, ma così non è stato. Nonostante l’Ordinanza del Commissario Straordinario per l’emergenza COVID-19 n. 6 del 9 aprile 2021, prevedeva che la campagna vaccinale nei luoghi di lavoro potesse avere inizio, compatibilmente con la disponibilità dei vaccini, in concomitanza con l’avvio della vaccinazione dei soggetti di età inferiore a 60 anni. Ed è ancora più frustante vedere, con tanto di foto, l’esultanza della Regione che vaccina i propri dipendenti in casa sua, quando il 70% di loro lavora in smartworking e percepisce regolarmente il proprio stipendio, mentre i cassieri del supermercato, le commesse dei negozi, i camerieri dei ristoranti, i dipendenti degli hotel che hanno vissuto la cassa integrazione e vivono quotidianamente a contatto con il pubblico, stanno a guardare. Perché questa disparità? I dipendenti della Regione sono migliori dei dipendenti del settore privato?

Siamo pronti da un mese, e le nostre imprese avevano manifestato il proprio interesse a vaccinare i dipendenti, qualsiasi fosse stato il vaccino disponibile (a differenza di altri). Invece nulla, solo vane promesse.

Abbiamo sollecitato molte volte, con lettere e incontri al Commissario Straordinario dell’ASP di Cosenza, La Regina, la necessità di avviare la campagna vaccinale sui luoghi di lavoro in applicazione del protocollo, soprattutto in vista della stagione estiva per la quale è previsto un boom di presenze. Il commissario ci aveva dato piena disponibilità ad agire, ma per procedere era necessaria l’autorizzazione della Regione, in particolare del Commissario Regionale, Longo. Ma ancora non abbiamo avuto alcuna notizia in merito e siamo fermi. A quanto pare il Presidente Spirlì e il commissario Longo hanno voluto dare priorità ad altro ed evidentemente non hanno interesse verso i lavoratori delle imprese private, questi forse non fanno notizia.

Ancora una volta la politica cura i propri interessi di facciata e non quelli dei cittadini. Questo dimostra, come se ce ne fosse bisogno, che siamo in mano a persone prive di competenza, cieche di fronte al grido disperato del cuore produttivo della nostra terra e piegati solo alla cura dei propri interessi.

Basta. Lo dico io, lo dicono le imprese. Siamo stanchi di essere trattati come il nulla di essere invisibili e privi di ogni considerazione.

Chiedo con fermezza che pubblicamente chi di competenza, Regione in primis, già domani mattina si metta al lavoro perché nel giro di pochi giorni le imprese siano in grado di vaccinare i propri dipendenti. Lo devono come atto di serietà e rispetto verso tutti.

Mi appello anche ai corpi intermedi, alle associazioni di categoria e ai sindacati firmatari del protocollo perché anche loro facciano sentire la propria voce denunciando pubblicamente quanto sta avvenendo.

Le imprese vogliono e hanno il sacrosanto diritto di lavorare in sicurezza. La vaccinazione dei propri dipendenti è il tassello fondamentale perché questo avvenga, soprattutto per le imprese del turismo dove l’età media dei dipendenti è di 30 anni, fascia non ancora interessata dal piano nazionale e che forse non potrà vaccinarsi prima del mese di luglio, quando ormai la stagione estiva sarà nel vivo, come invece sta già avvenendo in altre regioni”.

“Green pass” europeo pronto a metà giugno

“Green pass” europeo pronto a metà giugno

Annuncio del premier Draghi dal Consiglio Europeo di Bruxelles. Il documento permetterà ai cittadini europei di spostarsi da un Paese all’altro dell’Unione senza ulteriori adempimenti.

Il “green pass”, il “certificato verde con lo stato di salute dei cittadini europei sarà pronto a metà giugno. Ci sono ancora questioni aperte su cui si dovrà pronunciare l’Ema, in particolare sulla durata di questo passaporto”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Europeo. 

Dopo giorni di intense trattative Parlamento, Commissione e Consiglio europei avevano trovato l’accordo il 20 maggio scorso per varare il documento che permetterà di spostarsi da un Paese all’altro dell’Unione senza ulteriori adempimenti. Dopo l’ok del Parlamento il certificato, che sarà disponibile sia in formato digitale che cartaceo e dovrebbe valere dodici mesi, sarà operativo e attesterà che il titolare è stato vaccinato contro il coronavirus, è guarito dall’infezione o ha un risultato recente di test negativo.

L’accordo a livello Ue permetterà agli Stati membri di emettere certificati che saranno poi riconosciuti e accettati negli altri Paesi dell’Unione, che non potranno più imporre ulteriori restrizioni di viaggi, come la quarantena, l’autoisolamento o i tamponi, “a meno che tali misure non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. Ai singoli Stati resterà la possibilità di decidere se accettare anche i certificati delle vaccinazioni effettuate con farmaci non autorizzati dall’Ema come nel caso della Russia o della Cina.

Firmato il decreto sostegni bis. In vigore da oggi

Firmato il decreto sostegni bis. In vigore da oggi

Il provvedimento destina oltre 15 miliardi ai nuovi ristori per le imprese in difficoltà. Confermato il “pacchetto lavoro”, oltre 3 miliardi di aiuti al turismo, stop alle cartelle fiscali fino al 30 giugno. Confcommercio: “passi avanti, ma per ripartire bisogna riaprire tutto”.

Il Capo dello Stato ha firmato il decreto legge ‘Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto decreto Sostegni bis, poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi in vigore da oggi 26 maggio. Il provvedimento distribuisce i 40 miliardi di extradeficit messi a disposizione con l’ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento. La novità principale rispetto ai decreti precedenti è che “per la prima volta accanto al criterio del fatturato si adotta anche quello dell’utile. Che ovviamente è un criterio molto più giusto, ma ci vuole più tempo per poter distribuire i sussidi accertando l’utile”, come ha sottolineato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Sette le linee d’azione:

  • sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi;
  • accesso al credito e liquidità delle imprese;
  • tutela della salute; lavoro e politiche sociali;
  • sostegno agli enti territoriali;
  • giovani, scuola e ricerca;
  • misure di carattere settoriale.

Quattro i capitoli più interessanti:

  • ristori a fondo perduto per le imprese e le partite Iva colpite dalla pandemia (15,4 miliardi);
  • aiuti per il settore del turismo (3,3 miliardi);
  • proroga della sospensione delle cartelle fiscali fino al 30 giugno;
  • “pacchetto lavoro” con il “contratto di rioccupazione” e sgravi per le assunzioni.

Confcommercio: “passi avanti, ma riaprire tutto per ripartire”

Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto Confcommercio giudica favorevolmente “l’ampliamento delle tipologie d’intervento e il loro almeno parziale rafforzamento”, ma sui parametri d’accesso “restano rigidità sulla misura delle perdite di fatturato e/o sul tetto massimo dei ricavi”.

Quanto agli interventi di alleggerimento dei costi fissi, è “giusta” l’attenzione al credito d’imposta su canoni di locazione commerciali e contratti d’affitto d’azienda, ma “ne andrebbe estesa” la durata nel tempo. Detto che si inizia ad affrontare il nodo della Tari, “sia pure con i limiti di un fondo di compensazione finalizzato alla  concessione di agevolazioni da parte dei Comuni”, la Confederazione fa notare sul versante del credito che “la proroga della moratoria sui prestiti bancari sino alla fine dell’anno riguarda la sola quota capitale” e che “l’allungamento della durata dei finanziamenti garantiti si accompagna alla riduzione della copertura della garanzia pubblica” giudicando entrambe “soluzioni che vanno riviste”.

Sul versante del lavoro, “bene l’ampliamento della platea dei destinatari del contratto d’espansione e il potenziamento del contratto di solidarietà, nonché le nuove disposizioni in materia di contratti di rioccupazione e la decontribuzione alternativa alla Cig per i settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio”, mentre vanno intensificate “le misure dedicate al turismo e ampliata all’autotrasporto merci e agli operatori dei bus turistici “la platea dei beneficiari delle misure concernenti trasporti e mobilità. Positivo “il potenziamento dei fondi per la cultura” e in generale, per Confcommercio, “resta l’esigenza di più ampie moratorie fiscali”.

“Passi avanti dunque. Ma l’emergenza è ancora aperta per un terziario di mercato che, nel 2020, si è misurato con una caduta dei consumi nell’ordine dei 107 miliardi di euro. E la ripartenza richiederà un impegno rafforzato in termini di politiche, di progetti, di investimenti, conclude la Confederazione.

Sangalli: “puntare con decisione sul green pass”.

“Passi avanti con il decreto sostegni bis anche se vanno resi più inclusivi alcuni parametri di accesso. Ma per superare la crisi occorre accelerare con le riaperture di tutte le imprese puntando con decisione sul certificato green pass, che poi è la chiave per rimettere in moto la nostra economia, partendo dalle attività legate al turismo e all’accoglienza”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

Leggi le principali novità del Decreto Sostegni bis nella nostra Area Riservata.

Nasce Confcommercio San Giovanni in Fiore. Giovanna Oliverio presidente

Nasce Confcommercio San Giovanni in Fiore. Giovanna Oliverio presidente

Algieri, Confcommercio Cosenza: “Dopo l’esperienza dei Borghi Digitali la costituzione dell’Associazione Territoriale di San Giovanni in Fiore è il suggello di un’ottima attività svolta sul territorio al servizio delle imprese”

È Giovanna Oliverio, titolare di uno zuccherificio, la Presidente della nuova Associazione Territoriale Confcommercio di San Giovanni in Fiore.

La Oliverio è stata eletta all’unanimità dall’Assemblea dei soci Confcommercio Cosenza di San Giovanni in Fiore riunitasi presso la Sala del Giudice di Pace nei locali comunali e in videoconferenza nel rispetto delle normative anticovid.

Nel corso dell’Assemblea sono stati eletti anche i componenti del Consiglio direttivo Pino Biafora, titolare di una nota struttura turistico-ricettiva, Francesco Bilello, titolare di un negozio di calzature, Francesco Granato, fotografo e Angelica Scarcelli, titolare di un negozio di abbigliamento.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri “dopo l’esperienza dei Borghi Digitali la costituzione dell’Associazione Territoriale di San Giovanni in Fiore è il suggello di un’ottima attività svolta sul territorio al servizio delle imprese. Giovanna si è dimostrata una persona tenace, che ha saputo stimolare gli altri imprenditori facendo capire l’importanza della vita associativa e dei vantaggi che ne conseguono. La nascita della sede territoriale di Confcommercio è soprattutto merito del suo lavoro”.

La neopresidente nel ringraziare tutti i soci per il sostegno e i vertici di Confcommercio Cosenza per la fiducia accordatale ha dichiarato: “Confcommercio è una grande famiglia e farne parte è un onore. Il progetto borghi digitali ha rappresentato per gli imprenditori di San Giovanni in Fiore la luce in fondo al tunnel. La costituzione di questa Associazione Territoriale rappresenta le fondamenta di un lavoro che porterà alla creazione di un grande gruppo che supporterà le necessità di tutti gli associati. Ringrazio il Presidente Klaus Algieri e il Direttore Maria Santagada per avermi supportato in questo percorso e per la fiducia che hanno riposto in me.

Presente all’Assemblea il Sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro che nel congratularsi con la neopresidente si è detta disponibile ad iniziare subito un percorso di collaborazione per dare supporto a tutte le imprese del territorio. Dello stesso avviso l’Assessore alle Attività Produttive Patrizia Carbone presente anch’essa all’incontro.

Buono Mobilità 2020 – Fatturazione dei buoni mobilità validati

Buono Mobilità 2020 – Fatturazione dei buoni mobilità validati

Il Ministero della Transizione Ecologica a seguito della verifica dell’esistenza di una quota di buoni goduti, ma non ancora fatturati, sollecita gli esercenti alla prevista fatturazione elettronica per procedere alla liquidazione degli stessi.

Il Ministero ha evidenziato una criticità relativa alla liquidazione agli esercenti dei buoni mobilità 2020 utilizzati per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, strumenti di “micromobilità” elettrica e servizi di mobilità condivisa.

In particolare, ai sensi del DM del 14 agosto 2020, gli esercenti avrebbero dovuto fatturare i buoni mobilità validati e richiedere il saldo dell’importo maturato entro il 31 marzo 2021.

In base alle verifiche fatte dal Ministero, però, vi è, ancora, una quota residua di buoni mobilità, goduti ma che non risultano fatturati dagli esercenti e che, pertanto, non sono stati liquidati.

Nell’ottica di dar seguito al rimborso, è utile procedere tempestivamente all’emissione della fattura elettronica indirizzata al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Codice destinatario o codice univoco o codice IPA: 384D4F), seguendo le istruzioni contenute nelle apposite Linee Guida.

A questo proposito, è possibile individuare i buoni nonché generare le fatture, anche con la funzionalità “FILE XML FATTURA”, accedendo con le credenziali Fisconline/Entratel nella propria area riservata della Piattaforma Buono Mobilità raggiungibile al link https://www.buonomobilita.it/mobilita2020/#/esercente/loginEsercente.

Per le relative istruzioni d’uso, si rinvia al Manuale esercente (pag. 14) scaricabile dal link: https://www.buonomobilita.it/mobilita2020/assets/img/ManualeEsercente.pdf