Convenzione North Star. Termoscanner con lettore Green Pass

Convenzione North Star. Termoscanner con lettore Green Pass

Una nuova convenzione per le imprese associate a Confcommercio Cosenza.

In vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass per i lavoratori sui luoghi di lavoro, North Star offre una soluzione innovativa per il controllo della carta verde ad un prezzo convenzionato.

Si tratta di un termoscanner con lettore green pass integrato che automatizza gli ingressi senza il bisogno di risorse umane interamente dedicate al controllo.

Esibendo la tessera Confcommercio sarà possibile ottenere uno sconto pari quasi al 35% per l’acquisto, l’installazione e la configurazione del sistema di rilevazione degli ingressi.

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Chiarimenti esonero dal versamento del saldo IRAP 2019

Chiarimenti esonero dal versamento del saldo IRAP 2019

Con la Risoluzione n. 58 del 28 settembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’applicazione della disposizione di cui all’articolo 24 del cosiddetto decreto “Rilancio”, che ha abolito il versamento del saldo Irap relativo al periodo d’imposta 2019 e della prima rata (pari al 40% ovvero al 50% per i soggetti che applicano gli Isa) dell’acconto dell’IRAP dovuto per il periodo d’imposta 2020.

In particolare, con riferimento al saldo IRAP 2019, nel caso di esonero dal versamento disposto dal predetto articolo, l’Agenzia ha chiarito in quale dichiarazione annuale il beneficio in questione deve essere indicato, gli effetti dell’omissione e come regolarizzare l’eventuale errore commesso.

Innanzitutto, richiamando la propria Circolare n. 25 del 2020, l’Agenzia ricorda che, con specifico riferimento all’indicazione delle somme non versate nel prospetto relativo agli aiuti di Stato della dichiarazione IRAP, i contribuenti che fruiscono dell’esonero dal versamento del saldo IRAP 2019 (ai sensi del citato articolo 24), sono tenuti a compilare nel modello IRAP 2020 la sezione XVIII del quadro IS, avendo cura di indicare:

  • nella casella «Tipo aiuto», il codice 1;
  • nella colonna 1 «Codice aiuto», il codice 999;
  • nella colonna 3 «Quadro», il quadro IR;
  • nelle successive colonne 4 «Tipo norma», 5 «Anno», 6 «Numero» e 7 «Articolo», rispettivamente, «1», «2020», «34», «24»;
  • nella colonna 26 «Tipologia costi», il codice 20;
  • nella colonna 29 «Importo aiuto spettante», l’importo del saldo IRAP relativo all’anno 2019 non versato per effetto dell’applicazione dell’art. 24 del DL Rilancio.

A tale riguardo, viene precisato che, in linea con le istruzioni al modello, l’esposizione in dichiarazione dei dati relativi agli aiuti di Stato e/o agli aiuti de minimis, sono necessari ai fini della registrazione degli stessi da parte dell’Agenzia delle entrate nel Registro nazionale degli aiuti di Stato, previsto dall’art. 52 della L.n. 234 del 2012.

Ciò premesso, ad avviso dell’Amministrazione finanziaria, nel caso di mancata compilazione del quadro IS nella dichiarazione IRAP relativa al periodo d’imposta 2019, tale omissione può essere regolarizzata mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa, versando per l’errore commesso la sanzione di cui all’articolo 8, comma 1, del D.Lgs. n. 471 del 1997, definibile mediante l’istituto del ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del D.Lgs. n. 472 del 1997.

Confcommercio. Anna Gallo eletta vice Presidente nazionale di Terziario Donna

Confcommercio. Anna Gallo eletta vice Presidente nazionale di Terziario Donna

Anna Gallo già Presidente del Gruppo Terziario Donna Confcommercio Cosenza è stata eletta ieri vicepresidente nazionale di Confcommercio Terziario Donna.

“Questo è il raggiungimento di un importante traguardo che testimonia l’eccellente lavoro svolto a livello provinciale e nazionale – ha dichiarato soddisfatto Klaus Algieri Presidente di Confcommercio Cosenza – la nostra associazione è sempre più rappresentativa nella confederazione e questo è motivo di orgoglio per tutti noi. A nome mio, del Direttore Maria Santagada, del Consiglio e di tutta la struttura di Confcommercio Cosenza faccio ad Anna i migliori auguri di buon lavoro”.

Anna Gallo nel commentare la sua elezione ha dichiarato: “Questa nomina è per me motivo di emozione e grande orgoglio. Voglio ringraziare la Presidente Lapini per aver avuto fiducia in me, sono certa che insieme faremo un grande lavoro nella tutela degli interessi delle nostre colleghe imprenditrici. Volevo poi ringraziare il Presidente Klaus Algieri per il suo costante sostegno, per la fiducia e per la stima che mi ha sempre manifestato. So che durante questo percorso potrò sempre contare sulla sua saggezza ed esperienza”.

L’elezione è avvenuta nel corso del Consiglio Direttivo di Terziario Donna, guidato dalla neo Presidente Anna Lapini, che insieme ad Anna Gallo ha voluto al suo fianco altre tre vicepresidenti: Luciana Di Bisceglie (Bari), Gabriella Dell’Olio (L’Aquila), Cristina Riganti (Varese).

Anna Gallo è imprenditrice da più generazioni nel settore immobiliare e titolare di numerose agenzie immobiliari presenti in provincia di Cosenza. Guida dal 2017 (rieletta nel 2021) il Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Cosenza. È Consigliere di Confcommercio Cosenza e della Camera di Commercio di Cosenza. Ricopre infine la carica di Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Cosenza.

Assemblea 2021. Sangalli: “è tempo di ricostruire il futuro”

Assemblea 2021. Sangalli: “è tempo di ricostruire il futuro”

Nella relazione all’Assemblea 2021 il presidente di Confcommercio ha sottolineato che dopo la crisi “recuperare è d’obbligo, ma ci aspetta ancora la partita più importante: quella della crescita, robusta, duratura e inclusiva”.

Pandemia, Europa, lavoro, fisco, città, welfare: sono tanti e significativi i temi toccati dal presidente Carlo Sangalli nella sua relazione all’Assemblea 2021 di Confcommercio, un’edizione “diversa” sia nella formula che nel contesto storico. Già, perché non si può certo ignorare che è stata “l’Assemblea delle imprese che sono state travolte dalla crisi con più intensità e durezza”, che hanno comunque “reagito in modo straordinario”. Ma ora è tempo di “ricostruire il futuro”, a partire dall’Europa, che “ha bisogno di nuove regole che rendano più efficace e trasparente non solo il merito, ma anche il metodo: cominciando – ha detto Sangalli – dai meccanismi per rafforzare democrazia e vicinanza ai cittadini, attraverso la piena partecipazione delle parti sociali”. Bene il piano di rilancio, “ingenti risorse che dovranno essere spese bene e in tempi molto brevi”, ma bisogna “da subito pensare a come convertirlo in uno strumento europeo strutturale”.

No al salario minimo per legge

Passando ai temi di casa nostra, Sangalli ha cominciato con l’affrontare quello del lavoro, sottolineando che “serve un deciso passo in avanti” nella contrattazione collettiva e dicendo no al salario minimo per legge. E ha indicato la via di “un circuito virtuoso intorno al quale fare convergere gli impegni di parte pubblica e delle parti sociali: produttività, crescita e crescita dei redditi da lavoro”.  È questo, ha detto, “il patto che occorre, per mettere al centro dell’agenda politiche misure e risorse da mobilitare per affrontare le sfide dell’innovazione e della sostenibilità”.

“Non sono finiti i sacrifici dei nostri imprenditori”

Per l’economia in generale, se le prospettive sono confortanti, non si può dimenticare che “forse è finita la crisi, ma non sono finiti i sacrifici dei nostri imprenditori”: da quelli del turismo, a quelli della cultura, dei teatri, del cinema. Ma anche del comparto del gioco pubblico, dell’intrattenimento e dello sport. Per non parlare delle discoteche, “ancora inspiegabilmente chiuse”. Dopo aver evidenziato il ruolo decisivo del terziario di mercato,  che nel secondo trimestre ha contribuito per il 53% alla crescita del valore aggiunto, Sangalli ha  sottolineato che “stiamo, sì, correndo, ma per tornare al punto di partenza, cioè al 2019. Dunque, recuperare è d’obbligo, ma ci aspetta ancora la partita più importante: quella della crescita, robusta, duratura e inclusiva, in grado di assicurare benessere per molti, possibilmente per tutti”.

Tre incertezze sul Paese

Dopo aver indicato tre incertezze che gravano sul Paese (il nuovo assetto dei nostri settori economici; la crescita equilibrata nella componente degli investimenti, del saldo estero e dei consumi e la transizione demografica), la relazione è proseguita parlando di PNRR (che “ben individua le leve necessarie al Paese per crescere”) e terziario di mercato. Ebbene, servono risorse per inserire il turismo “nelle grandi priorità del Paese”, serve risolvere il problema della Bolkestein applicando ”un principio di ragionevolezza per dare certezza agli imprenditori nella continuità della propria attività”, serve “una strategia duratura in favore dell’intermodalità, dalle autostrade del mare al combinato ferroviario, insieme a un processo di rinnovo del parco circolante e delle flotte, a cominciare dalle navi e dai traghetti”, serve “una sostenibilità ambientale che sia contemporaneamente anche sociale ed economica”, serve “ridurre i costi dell’energia, serve mettere le pmi in condizione di fare investimenti per partecipare alla rivoluzione digitale”, servono infine “i finanziamenti garantiti dal Fondo Centrale, la proroga della moratoria dei prestiti bancari e il rafforzamento del sistema dei consorzi fidi”.

No a nuove tasse

Passando ai temi fiscali il presidente di Confcommercio ha ribadito il no a nuove tasse, perché in questa stagione lo Stato deve dare e non prendere”. “Abbiamo bisogno – ha proseguito – di meno imposte e più semplici. Aliquote contenute e ampie basi imponibili determinano anche meno occasioni di evasione ed elusione”. Quanto al reddito d’impresa, Sangalli ha chiesto di reintrodurre, “al di sopra delle soglie previste per l’applicazione della flat tax”, l’Iri abrogata nel 2019. E di superare l’Irap “in una forma compatibile tra finanza territoriale e abbassamento della pressione fiscale sulle imprese”. Infine no, ovviamente, a qualche forma di patrimoniale, a partire dalla revisione del catasto.

Misure dedicate per l’impresa al femminile

Detto affrontando i temi della vitalità delle città e dei centri storici che oggi “sono decisive le politiche e le iniziative diffuse in tema di rigenerazione urbana”, Sangalli è passato ad affrontare l’ultimo dei grandi temi del suo discorso, welfare e previdenza, dicendo innanzi tutto che Confcommercio “è impegnata a valorizzare il ruolo dei professionisti e che “è necessario incentivare l’impresa al femminile con misure dedicate”. Dopo aver chiesto che “venga riconsiderato l’aumento di aliquota previsto, a decorrere dal 2022, per gli indennizzi per la cessazione delle attività commerciali”, si è detto d’accordo sull’aggiunta di altre mensilità di cassa integrazione senza oneri fino alla fine dello stato di emergenza, mentre il finanziamento degli ammortizzatori sociali “deve rispondere ad una regola molto semplice: chi più li utilizza, più vi contribuisce”.

Demografia delle imprese in Calabria 2021

Demografia delle imprese in Calabria 2021

Lo studio sulla Demografia delle imprese in Calabria nel 2021, realizzato dalla Camera di Commercio di Cosenza e presentanto nel corso dell’incontro di Confcommercio Calabria coi candidati alla Presidenza della Regione che si è tenuto a Lamezia Terme, presso la sede di Unioncamere Calabria, il 27 e il 28 settembre 2021.

Le localizzazioni calabresi sono costituite per l’84,78% da sedi principali di impresa (190.006), e per il 15,22% (34.098) da unità locali, di cui 25.074 (11,19% del totale) facenti riferimento a imprese con sede nella stessa provincia e 9.024 (4,03% del totale) a imprese con sede fuori dalla provincia in cui operano.

Nel 58,59% (131.313) dei casi, si tratta di imprese individuali mentre le società di capitali rappresentano il 26,24% del totale (59.206).

La distribuzione delle localizzazioni per provincia si concentra per il 36,03% in quella di Cosenza, seguita da Reggio Calabria con il 28,39%. Stesse proporzioni per quanto riguarda gli addetti (rispettivamente 36,58% e 27,07%).

25 comuni, pari al 6% del totale dei 404 comuni calabresi, ospitano il 50% delle localizzazioni (112.410 unità) e il 55% degli addetti (196.253)

In oltre il 50% dei casi (55,89%) le imprese calabresi operano nel Commercio/Terziario, il 18,34% nell’Industria e il 15,31% in Agricoltura.

Più in dettaglio, il primo settore per numero di imprese è rappresentato dal Commercio (32,41%), seguito dall’Agricoltura (15,31%) e dalle Costruzioni (10,43%). Le Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione coprono l’8,04% del totale e quelle manifatturiere il 7,12% (tab. 4a, 4b e 5).

Più del 57% (57,41%) dei 354.139 addetti lavora nel Commercio/Terziario, il 21,47% nell’Industria e il 12,77% in Agricoltura.

Più in dettaglio, il primo settore per numero di addetti è rappresentato dal Commercio (27,02%), seguito dall’Agricoltura (12,77%) e dalle Costruzioni (10,43%). Le Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione coprono l’8,81% del totale e quelle manifatturiere il 8,78% (Tab. 21a, 21b e 21c).

Le imprese femminili con sede principale in Calabria sono 44.671, pari al 23,5% del totale (190.006 sedi di impresa). Per più del 50% operano nel settore del commercio (14.127/31,62%) e dell’agricoltura (9.617/21,56%) (tab. 41).

Il 13,3% delle imprese femminili (5.971 sul totale di 44.671) è un’impresa giovanile e opera prevalentemente nei settori del commercio e dell’agricoltura (tab. 42).

Le imprese giovanili con sede principale in Calabria sono 21.256, pari al 11,2% del totale (190.006 sedi di impresa).

Come per le femminili, operano prevalentemente nel settore del commercio (6.798, 31,98%) e dell’agricoltura (3.487, 16,40%) (tab. 43).

Demografia delle imprese in Calabria 2021