Zone economiche montane per rilancio del paese

Zone economiche montane per rilancio del paese

Algieri, Confcommercio: “La Regione si faccia promotrice del modello ZEM. Bisogna puntare sull’economia della montagna che ha prodotto nel 2019 circa il 45% del Pil dell’Italia pari a 805,6 miliardi di euro valore che, secondo Eurostat, colloca il nostro Paese primo in Europa”.

Cosenza, 04/07/2023 – Le Zone Economiche Montane (ZEM) rappresentano un patrimonio unico e prezioso chiamato, negli ultimi anni, ad affrontare importanti sfide nello sviluppo economico e sociale.

Proprio per questo, affrontare l’attuazione dell’Agenda Onu 2030 senza occuparsi di aree interne e di montagna, come previsto dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), potrebbe essere sinonimo di fallimento delle politiche e di inefficacia degli interventi previsti.

Secondo il Presidente di Confcommercio Calabria e vicepresidente nazionale Unioncamere (Unione delle Camere di Commercio Italiane), Klaus Algieri: “Il ridimensionamento e la soluzione delle fragilità unitamente all’importanza dell’economia della montagna in Italia necessitano l’elaborazione di iniziative strategiche dedicate. Tra queste sarà di fondamentale importanza il passaggio dalla “fiscalità agevolata, alla fiscalità dedicata” con la costituzione, sulla scia delle ZES, delle “Zone Economiche Montane” (ZEM), che abbiano come destinatari i Comuni di montagna e che diano priorità a investimenti (nazionali e esteri) relativi alla transizione green per tutelare il patrimonio ambientale della montagna pur garantendone lo sviluppo e alla transizione digitale al fine di superare le “barriere infrastrutturali e naturali”. Le ZEM così costituite – ha sottolineato Algieri – porteranno alla valorizzazione e al consolidamento delle attività economiche già presenti sul territorio (commercio, filiera agro-alimentare-boschiva, turismo, etc.) e all’attrazione e creazione di nuove imprese e centri di ricerca sulla biodiversità e sull’economia sostenibile in stretto collegamento con le Università. Consentiranno di porre un freno al declino demografico e all’invecchiamento della popolazione nei Comuni montani e attrarre i giovani. Attraverso di esse si potrà creare, quindi, una alternativa alla polarizzazione urbana della popolazione e alla fuga di capitale umano verso i centri urbani, sostenuta da una incisiva attività di formazione e politiche attive del lavoro. Il tema delle ZEM è molto importante e non va trascurato lo dicono i dati, lo ha ribadito anche il mio Presidente Nazionale Carlo Sangalli nel corso dell’Assemblea Pubblica di Confcommercio. Auspico – ha concluso Algieri – che il Presidente Occhiuto in virtù del ruolo che ricopre a livello nazionale si faccia portavoce di questa proposta sui tavoli che contano e che dalla Calabria parta un progetto pilota, che mostri a tutti le potenzialità delle aree montane”.

Le zone montane in cifre

Le aree di montagna sono realtà fragili per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo dove si gioca il futuro della conservazione e rigenerazione di biodiversità del nostro Paese. Tuttavia, in questi territori sono presenti limiti, ma anche nuove opportunità con specificità differenti (come quelle che distinguono territori alpini da quelli appenninici) e tante forme di imprenditorialità intergenerazionale.

Nelle aree montane e interne lo spopolamento è la minaccia maggiore. Infatti, l’impatto demografico negativo colpirà entro 10 anni, secondo l’Istat, nove Comuni su dieci nel caso di Comuni di zone rurali con l’ampliarsi del fenomeno della “desertificazione demografica” di molte aree del Paese in particolare a Sud.

Oggi, in un contesto di globalizzazione e di alta mobilità della popolazione, contrastare lo spopolamento di questi territori sempre meno può significare trattenere soltanto la popolazione, specialmente giovanile, e sempre più richiede una capacità dei territori non urbani di essere attrattivi: la capacità di attrarre imprese e giovani è tra gli argomenti più efficaci da giocare per radicare il progetto di vita di un numero sufficientemente ampio di giovani (nativi e non) nelle aree montane con nuove attività di lavoro, impresa o studio.

Secondo il criterio statistico di ISTAT, l’Italia risulta caratterizzata, per la sua conformazione orografica, da un territorio prevalentemente collinare (41,6% della superficie complessiva, che contiene il 38,9% della popolazione residente in Italia), seguìto da quello di montagna (35,2% del territorio e 12,4% della popolazione) e di pianura (23,2% del territorio e 48,7% della popolazione).

Secondo i dati dell’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) il territorio montano comprende attualmente 3.524 comuni totalmente montani e 652 comuni parzialmente montani, per un totale complessivo di 4.176 su 7.901 comuni italiani (al 1° gennaio 2023). In termini di estensione territoriale, su un totale di 302.073 kmq che definiscono il territorio italiano, circa 147.517 kmq sono occupati dai comuni montani, rappresentando, quindi, il 49% del territorio nazionale.

L’Italia, secondo Eurostat, è il primo Paese dell’Unione europea a 27 per Pil realizzato in province montane, territori in cui almeno metà della superficie e/o della popolazione è in aree montane: nel 2019 è ammontato a 805,6 miliardi di euro, il 44,9% del totale nazionale, una quota più che doppia rispetto al 20,7% registrato dalla media delle aree montane nell’Ue. Il valore dell’economia italiana della montagna, infatti, supera anche i 776,3 miliardi di euro della Spagna (62,4% del Pil), i 417,5 miliardi della Francia (17,1%) e i 241,5 miliardi della Germania (7%).

Nell’economia italiana della montagna, a fronte del 47,8% della popolazione nazionale, si concentra nel 2021 il 51,1% delle presenze turistiche totali e il 50,7% delle presenze turistiche straniere.

Secondo un recente studio, sono 63 le province montane in Italia che contano 2.077.826 micro e piccole imprese (MPI), attive con 5.137.434 addetti, i quali sono il 47,3% degli addetti nazionali delle MPI. Nel perimetro delle province che rappresenta l’economia italiana della montagna, le MPI rappresentano il 69,4% degli addetti delle imprese totali di tali province, una quota ampiamente superiore al 63,4% della media nazionale.

Algieri. Per il 2022 Chiediamo coraggio, trasparenza e responsabilità

Algieri. Per il 2022 Chiediamo coraggio, trasparenza e responsabilità

Cari amici imprenditori, un altro anno è entrato nella galleria dei nostri ricordi.

Più volte in questo anno ho sentito chiedere al sistema delle imprese di avere maggiore coraggio e di resistere. Ce lo hanno chiesto in tanti: la politica, i rappresentanti delle istituzioni, i cittadini. E noi con sacrificio lo abbiamo fatto.

Con forza e determinazione, nel pieno rispetto delle infinite regole che ci sono state imposte, abbiamo difeso le nostre imprese da una crisi senza precedenti.

Abbiamo dimostrato in questi anni difficili più di quanto dovevamo. Tanti di noi sono stati costretti a chiudere le proprie imprese rinunciando al sogno di una vita, ma tantissimi altri continuano a dimostrare ogni giorno il proprio coraggio, quando con impegno e fiducia alzano le saracinesche delle proprie attività nonostante i numerosi sacrifici a cui sono sottoposti.

Credo quindi che per il 2022 siano gli imprenditori a dover chiedere qualcosa. Chiediamo: coraggio, trasparenza, responsabilità, ascolto e buoni esempi!

C0raggio nelle scelte

Non sempre le scelte più giuste sono anche le più convenienti. Spesso anche decisioni impopolari sono necessarie per il bene della collettività. Assumerle è un atto di responsabilità verso tutti. Soprattutto verso i nostri giovani.

Trasparenza nella gestione della cosa pubblica

Soprattutto con le risorse del PNRR, che rappresentano un’opportunità senza precedenti per il nostro Paese, bisogna garantire il benessere diffuso, non il benessere di pochi o di lobby particolari che tutelano solo ed esclusivamente i propri interessi.

Responsabilità

Ogni azione, ogni scelta fatta ha delle conseguenze. Occorre impegnarsi al massimo per il bene e per il giusto. Basta scelte nell’interesse di pochi. È giunto il tempo che istituzioni, enti e corpi intermedi assumano comportamenti di responsabilità sociale che migliorino gli interessi di tutti.

Ascolto

Ascolto, condivisione delle idee e programmazione partecipata saranno le chiavi del nostro futuro. Solo ascoltando si riesce a comprendere realmente i bisogni e le aspettative di chi ci sta accanto e a fare scelte condivise. Chiediamo #BuoniEsempi da parte di tutti. Noi l’abbiamo fatto e continueremo a farlo. Le battaglie si vincono condividendo obiettivi e sacrifici. La pandemia ce lo ha fatto capire ancora di più. Non si vince mai da soli…

Ripartiamo quindi con ancor più entusiasmo, tenacia e determinazione di sempre… “Con le Imprese, per le Imprese”

Cari colleghi e amici Buon 2022 io, le istituzioni e le associazioni che rappresento continueremo ad essere al vostro fianco come sempre abbiamo fatto nei tanti momenti difficili di questi anni. Buon inizio.

Klaus Algieri

Presidente di Confcommercio Calabria

Confcommercio Calabria incontra i candidati alla regione

Confcommercio Calabria incontra i candidati alla regione

Algieri, Confcommercio: “Coraggio, trasparenza, ascolto e buon esempio. Questo chiediamo a chi andrà a governarci. Abbiamo realizzato dieci punti sulla base delle debolezze della nostra Regione. Dieci punti che con il PNRR possono trasformarsi in punti di forza per la nostra Regione”.

Cosenza 27/09/2021. In vista delle elezioni regionali del prossimo 3 e 4 ottobre il Consiglio di Confcommercio Calabria ha incontrato i candidati alla carica di Presidente.

In ciascuno degli interventi della durata di un’ora sono stati presentati ai candidati uno studio sul tessuto economico della Calabria e un documento contenete le proposte provenienti dal mondo delle imprese.

Un documento forte presentato dal Presidente di Confcommercio Calabria Klaus Algieri affiancato dalla Direttrice Maria Santagada. Dieci i punti di discussione: Lavoro e pari opportunità; competenze, formazione e istruzione; digitalizzazione; innovazione; internazionalizzazione; turismo; infrastrutture logistiche e digitali; salute; green economy; sicurezza e legalità. Un lavoro minuzioso organizzato anche in funzione degli assi del PNRR e delle risorse a disposizione per questi ambiti.

Algieri nell’illustrare il contenuto del documento a ciascun candidato ha dichiarato: “Coraggio, trasparenza, ascolto e buon esempio. Questo chiediamo a chi andrà a Governarci. La burocrazia, soprattutto quella nascosta, ci distrugge e non fa arrivare in Calabria imprese che vogliano investire. Abbiamo realizzato i punti sulla base delle debolezze strutturali della nostra Regione che potrebbero tramutarsi in punti di forza se chi ci governerà saprà utilizzare bene le risorse del PNRR. E per utilizzare bene queste risorse è necessario che si ascoltino i corpi intermedi, ma non con i soliti tavoli che non portano a nulla, ma con atti strategici pensati, creati e realizzati insieme. Noi abbiamo fatto la nostra parte prendendo il PNRR e consegnando a ciascun candidato ciò che nel prossimo quinquennio vorremmo venisse realizzato. La rotta è già tracciata, il nostro supporto certo. Sta a voi renderci parte attiva nella costruzione del futuro della nostra Regione. Siamo molto scoraggiati – ha concluso Algieri – perché se perdiamo questa opportunità probabilmente la strada verso il declino sarà inevitabile. Bisogna avere coraggio di cambiare le cose solo così eviteremo il baratro”.

Primo intervenuto della due giorni è il candidato Luigi De Magistris che nel plaudere al lavoro minuzioso realizzato da Confcommercio ha poi sottolineato: “Ho trovato una Calabria molto cresciuta sul piano privato. Ma privato è un termine che non mi piace perché una persona che investe è una persona che opera per la collettività, e quindi per il pubblico. Sono d’accordo sul tema che la vera criminalità organizzata è quella che sta dentro a chi amministra. Una borghesia mafiosa. Una volta era il mafioso che cercava la collusione con il politico oggi ci sono dentro. L’esperienza di amministratore mi ha aiutato a vedere il tutto in ottica diversa. Puoi fare tutte le leggi che vuoi, per le imprese, per i cittadini ma se non hai le competenze giuste al tuo fianco non vai da nessuna parte.

Esperienza, onestà e libertà – ha poi proseguito De Magistris – queste sono le cose che muovono la nostra campagna elettorale e su questi valori io non vi tradirò mai. Prendo questo impegno qui in Confcommercio. Ci vuole coraggio nel compire gesti che rompano il sistema. Possiamo fare tutto, lo possiamo fare insieme e concordo sul fatto che noi non possiamo e non dobbiamo perdere questa opportunità del PNRR”.

Secondo intervento della giornata quello del candidato Roberto Occhiuto che ha dichiarato: “L’essere qui oggi è a dimostrazione che un atto di coraggio da parte mia c’è stato. Se avessi pensato a una proiezione futura sarei rimasto a Roma. Invece sono qua. Vorrei passare alla storia come chi è riuscito a dimostrare che la Calabria è un’altra e può arrivare lontano. Il documento presentato da Confcommercio Calabria è un ottimo punto di partenza per creare una strada sicura per il nostro futuro. Mi preoccupa molto il discorso della burocrazia. Ci sono delle rendite di posizione che vanno sradicate. Voglio arrivare alla Regione libero per fare le scelte che voglio fare in piena libertà. Con la presidenza della Regione mi gioco tutto. Se fallisco sarà il fallimento di una vita. Sicuramente – ha concluso Occhiuto – il modo migliore per avviare il processo di riduzione del peso della burocrazia negli apparati regionali, è quello di dare la possibilità alle associazioni di categoria di erogare dei servizi, erogati dalla Regione, una delocalizzazione che potrebbe facilitare la sburocratizzazione degli uffici regionali”.

Assente per impegni sopraggiunti il candidato Mario Oliverio.

Infine domani il Consiglio di Confcommercio Calabria incontrerà la candidata Amalia Bruni che chiuderà il giro di incontri.

Scarica il documento contenente le Proposte-Candidati-alla-Regione_Confcommercio-Calabria_2021

Confcommercio Calabria incontra i candidati alle elezioni regionali

Confcommercio Calabria incontra i candidati alle elezioni regionali

In vista delle prossime elezioni regionali del 3/4 ottobre il consiglio di Confcommercio Calabria incontrerà i quattro candidati alla carica di Governatore della Regione Calabria:
  • Luigi De Magistris
  • Roberto Occhiuto
  • Mario Oliverio
  • Amalia Bruni
L’incontro si terra i prossimi 27/28 settembre presso la sede di Unioncamere Calabria, in via delle Nazioni, 24  a Lamezia Terme. Nel corso degli incontri saranno presentate ai candidati le proposte di Confcommercio Calabria per la Regione.