Corso Operatore Socio Sanitario a Cosenza

Corso Operatore Socio Sanitario a Cosenza

A Cosenza il corso di formazione per Operatore Socio Sanitario (OSS) organizzato da SDI Confcommercio. É possibile iscriversi. Non perdere tempo e assicurati il tuo posto.

L’OSS fa parte delle figure tecniche del comparto della sanità pubblica, svolgendo attività che aiutano le persone a soddisfare i propri bisogni fondamentali. Si occupa del recupero, mantenimento e sviluppo del livello di benessere dei pazienti, promuovendone l’autonomia e l’autodeterminazione. Un lavoro di costante collaborazione con il personale medico e infermieristico delle strutture sanitarie pubbliche e private.

Il corso dura complessivamente 1000 ore ed è suddiviso in un Modulo Base (200 ore di formazione teorica) e un Modulo Professionalizzante (800 ore ulteriormente composte da 250 ore di formazione teorica, 100 di esercitazione e 450 di tirocinio all’interno di strutture convenzionate).

Contenuti didattici:

  • Legislazione sanitaria, di etica e deontologia;
  • Elementi di psicologia e sociologia;
  • Igiene dell’ambiente e confort alberghiero;
  • Disposizioni in materia di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori;
  • Interventi assistenziali, assistenza sociale e metodologia del lavoro sociale e sanitario.

Opportunità di dilazionare il pagamento in comode rate per venire incontro a specifiche esigenze.

Al termine del corso verrà rilasciato ad ogni partecipante un attestato di qualifica riconosciuto sia a livello nazionale che europeo.

Per iscriversi è necessario compilare il modulo di iscrizione con allegati documento di identità, codice fiscale e curriculum vitae e presentarlo agli uffici di SDI Confcommercio di via Alimena, 14, Cosenza.

Per maggiori informazioni e iscrizioni consulta il sito di SDI Confcommercio o contatta gli uffici allo 0984/24030.

Aggiornamento protocolli di contrasto al Covid

Aggiornamento protocolli di contrasto al Covid

Confcommercio ha sottoscritto nella giornata del 30 giugno un nuovo Protocollo per il contrasto al virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, nel corso di un incontro promosso dal Ministro del lavoro con tutte le parti sociali, cui hanno preso parte anche i Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico, nonché l’INAIL.

Il nuovo Protocollo è stato elaborato considerando l’evoluzione del virus e della normativa generale di contrasto anche negli altri ambiti della vita civile, con l’obiettivo di continuare a dare regole certe a tutela dei lavoratori ma anche delle imprese, relativamente ai profili di responsabilità.

Confcommercio aveva già rappresentato nell’incontro del 22 giugno la necessità di sostituire i precedenti protocolli con un nuovo strumento più snello e concentrato sulla prevenzione dei lavoratori fragili e sulla raccomandazione di mantenere forme di distanziamento in presenza in situazioni critiche.

Nel merito:

il rischio da SARS-CoV-2/COVID-19 continua a essere un rischio generico, in merito agli adempimenti in termini di sicurezza sul lavoro, per il quale, si dice nel protocollo “occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione”;

  1. informazione: sono confermati gli obblighi di informazione relativamente ai rischi da contagio e alle misure precauzionali e comportamentali da adottare;
  2. modalità di ingresso e rientro in azienda sono riammessi in azienda i lavoratori contagiati solo ad avvenuta guarigione, mentre è previsto l’isolamento per i contagiati e l’auto sorveglianza per 10 giorni per i contatti stretti; in ogni caso si continua a prevedere la possibilità della misurazione della temperature che consente l’allontanamento qualora sia superiore a 37,5°;
  3. appalti: è previsto un obbligo di informazione all’azienda committente dalle aziende appaltatrici in caso di positività al Covid di propri dipendenti;
  4. sanificazione e precauzioni igieniche personali: devono continuare a garantirsi forme di igienizzazione e di sanificazione nelle modalità oramai divenute consuete;
  5. dispositivi di protezione delle vie respiratorie: è il punto di maggior cambiamento rispetto ai protocolli preesistenti: si sancisce la fine dell’obbligo generalizzato di utilizzo delle mascherine. Si prevede però l’onere di garantire le FFP2 (non essendo più le chirurgiche DPI) a disposizione dei lavoratori per consentirne l’utilizzo nei casi di maggior criticità (contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative). Insieme al medico competente o all’RSPP, inoltre il datore di lavoro potrà inserire un obbligo circostanziato di indossare la mascherina.

Quanto alla gestione della persona sintomatica e alla sorveglianza sanitaria, le disposizioni sono rimaste sostanzialmente identiche al passato. Infine le Parti hanno condiviso di chiedere al Governo di impegnarsi per le proroghe per la disciplina dei lavoratori fragili e per l’utilizzo del lavoro agile emergenziale.

Le parti si sono date il termine del 31 ottobre per una verifica delle nuove disposizioni alla luce dell’evoluzione normativa ed epidemiologica.

Bonus 200 euro. Apertura presentazione domande

Bonus 200 euro. Apertura presentazione domande

L’Inps ha reso nota l’apertura del servizio di presentazione delle domande di accesso alle indennità una tantum introdotte dal Decreto Aiuti in favore dei lavoratori domestici, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori, lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, incaricati alle vendite a domicilio.

Modalità di presentazione della domanda di accesso alle indennità erogate dall’Inps

Le domande per la fruizione delle indennità dovranno essere avanzate esclusivamente in modalità telematica, tramite:

  • i canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di patronato sul portale web dell’Istituto (con autenticazione tramite SPID, CIE, CNS);
  • il servizio di Contact Center Multicanale;
  • i Patronati.

Termini di presentazione delle domande

I lavoratori domestici possono presentare la domanda per l’accesso all’indennità una tantum fino al 30 settembre 2022; mentre, l’erogazione è prevista dal mese di luglio 2022.

Per le altre categorie di lavoratori sopra richiamate – la cui domanda deve essere effettuata solo in presenza dei requisiti previsti dalla norma e solo se non già destinatari dell’indennità una tantum ad altro titolo – il termine di presentazione è fissato al 31 ottobre 2022.

Per maggiori informazioni, conoscere i requisiti di accesso e inoltrare la domanda è possibile rivolgersi al nostro Patronato (Tel. 0983859021 – email corigliano@confcommercio.cs.it).

Saldi estivi in Calabria. Spesa si, ma con attenzione

Saldi estivi in Calabria. Spesa si, ma con attenzione

Il 38,5% dei calabresi spenderà pro capite meno di 100€. Il 50% delle famiglie spenderà invece in media 200€. Privilegiati i capi di abbigliamento e le calzature.

Cosenza 30/06/2022. Arriva luglio, arrivano i saldi estivi. Attesi da molti come momento di svago e di shopping. Anche quest’anno il Centro Studi di Confcommercio Calabria ha lanciato un sondaggio per conoscere le previsioni di spesa e la propensione agli acquisti dei calabresi in vista dei saldi estivi in partenza il 2 luglio.

Spesa media a persona

Dall’analisi delle risposte del campione intervistato è emerso che il 38,5% spenderà una cifra inferiore ai 100€ per i propri acquisti, mentre il 16,1% spenderà una cifra compresa tra i 200€ e 250€.

Grafico 1 – spesa media pro capite

Fonte: Centro studi Confcommercio Calabria

Il dato calabrese risulta essere in linea con quello nazionale. Il Centro Studi di Confcommercio nazionale infatti ha stimato una spesa media pro capite pari a 88€.

Spesa media per famiglia

Per quanto concerne la spesa delle famiglie, il 51,6% ha dichiarato che la spesa nel periodo dei saldi si attesterà sui 200€. Anche in riferimento all’acquisto medio a famiglia, il dato registrato nella nostra regione si uniforma a quello nazionale, dove si stima una spesa a famiglia pari a 202 €.

Grafico 2 – Spesa media per famiglia

Fonte: Centro studi Confcommercio Calabria

Utilità dei saldi

Il 90% degli intervistati ha dichiarato che ritiene i saldi ancora molto utili, sintomo che nonostante le varie attività promozionali fatte nel corso dell’anno, i saldi continuano a rivestire un ruolo particolare nelle occasioni di acquisto dei calabresi. In particolare, in particolare il 35,5% ritiene che i saldi siano molto utili e solo il 3,1% ritiene che siano poco utili.

Grafico 3 – Utilità dei saldi

Fonte: Centro studi Confcommercio Calabria

 

Prodotti acquistati in saldo

Per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i capi di abbigliamento (93,5%) seguiti dalle calzature (83,9%), dagli articoli per la casa (22,6%), dalla pelletteria (9,7%) e dagli articoli di elettronica (9,7%).

Grafico 4 – Prodotti acquistati in saldo

Fonte: Centro studi Confcommercio Calabria -*le somme delle percentuali superano il 100% in quanto gli intervistati potevano opzionare più risposte

                                       

Tasso di sconto applicato

Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50% per poi crescere nella seconda metà di luglio (arrivando fino al 70%).

L’analisi di Confcommercio

“I dati forniti dal nostro centro studi mostrano in modo inequivocabile la difficoltà della fase economica che stiamo attraversando con un continuo aumento dei prezzi al quale però non si accompagna un aumento della domanda di beni. Un sintomo di questo è anche la percezione di difficoltà che le persone hanno, infatti alla domanda sulla situazione economica della nostra regione il 77,4 % ha risposto che è peggiorata. Le persone, quindi, percependo negativamente il momento tendono a risparmiare e a fare acquisti oculati. Il dato dell’abbigliamento e delle calzature come principali beni oggetti di acquisto, sta ad indicare che ci si limita ad acquistare l’essenziale. Questo è confermato dalla spesa media pro-capite che anche quest’anno si attesta al di sotto dei 100€ a persona” a dichiararlo Maria Santagada, Direttrice di Confcommercio Calabria.

Le regole dei saldi

Come di consueto Confcommercio ricorda le regole di base per saldi chiari e trasparenti.

Cambi

La possibilità di cambiare il capo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Tuttavia, se il prodotto è danneggiato o non conforme (ex artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, codice del consumo e successive modificazioni) scatta l’obbligo per il negoziante di: riparazione o sostituzione, entro un congruo periodo di tempo e, nel caso ciò risulti impossibile o se i costi che il venditore dovrebbe sostenere siano sproporzionati: riduzione del prezzo pagato restituzione del prezzo pagato. Il compratore è tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto (entro due anni).

Prova dei capi

Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante (non sono più previsti obblighi di effettuare la prova dei prodotti previa disinfezione delle mani e di utilizzo delle mascherine, anche nei camerini).

Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. Dal 30 giugno 2022 per chi non accetta pagamenti con bancomat e carta di credito (ex art. 18 del decreto legge n. 36 del 30 aprile 2022) scatteranno le sanzioni (pari ad una quota fissa di 30 euro cui va aggiunta una quota pari al 4% del valore della transazione rifiutata).

Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare: prezzo normale di vendita, sconto, prezzo finale (in quasi tutte le regioni.

Riparazioni In caso di modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. Va data preventiva informazione al cliente.

Confcommercio Cosenza approva le modifiche allo Statuto e il bilancio 2021

Confcommercio Cosenza approva le modifiche allo Statuto e il bilancio 2021

Oggi, 30 giugno, presso la sede di Confcommercio Imprese per l’Italia Provincia di Cosenza l’Assemblea Straordinaria dei Soci di Confcommercio Cosenza ha approvato all’unanimità (presenti il 95% degli aventi diritto) e alla presenza del notaio le modifiche allo Statuto dell’Associazione, già approvate dalla Giunta Confederale nello scorso mese di Aprile.

Le modifiche apportate allo Statuto hanno consentito così di uniformarlo allo Statuto della Confederazione Nazionale.

In seconda seduta, sempre all’unanimità l’Assemblea Ordinaria dei Soci di Confcommercio Cosenza ha approvato il bilancio consuntivo e il bilancio sociale per l’anno 2021.

Dopo la presentazione dei contenuti del bilancio ad opera della responsabile amministrativa della struttura Silvia Raimondo, ha preso la parola il Direttore di Confcommercio Cosenza, Maria Santagada che ha presentato i contenuti del Bilancio Sociale 2021.

Prosegue il percorso di crescita dell’Associazione che nonostante le difficoltà del momento, legate all’attuale crisi economica, anche quest’anno ha raggiunto risultati che possiamo considerare positivi per tutti i principali indicatori economici e che confermano la solidità della base associativa.

Molto soddisfatto il Presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri, per questi obiettivi raggiunti che testimoniano ancora una volta il buon operato svolto dagli organi sociali e dalla struttura.