Domani 28 aprile si terrà la prima Giornata nazionale della Ristorazione voluta da Fipe Confcommercio – Federazione Italiana Pubblici Esercizi per celebrare una delle punte di diamante dell’economia italiana: la ristorazione.
Un’iniziativa popolare, inclusiva, solidale e profondamente etica che ha come obiettivo primario quello di invitare tutti gli italiani a celebrare la condivisione di un rinnovato sentimento di comunità.
Oltre 5.000 i ristoratori aderenti in tutta Italia che saranno chiamati a proporre nei loro locali un piatto a base di pane scelto come simbolo di questa prima edizione. Il pane simbolo di condivisione alimento che da sempre unisce gli uomini e testimonia il desiderio umano non solo di sopravvivere, ma di vivere assieme: con-dividere.
Numerose le adesioni anche nella provincia di Cosenza dove per l’occasione presso la sede di Confcommercio Cosenza, si terrà alle 9:30 un evento che vedrà coinvolte scuole, giornalisti enogastronomici e i ristoratori che insieme cercheranno di tracciare il percorso della ristorazione nel nostro territorio.
Alla manifestazione guidata dalla Presidente di Fipe-Confcommercio Cosenza Laura Barbieri parteciperanno: la Direttrice di Confcommercio, Maria Santagada; la consigliera delegata della provincia di Cosenza, Pina Sturino; la preside dell’IIS Mancini di Cosenza, Graziella Cammalleri; il giornalista enogastronomico, Vincenzo Alvaro; il consigliere della Federazione Italiana Cuochi, Carmelo Fabbricatore; il consigliere Fipe Cosenza, Enrico De Luca.
SIAE comunica di aver deliberato la proroga al 15 marzo 2023 della scadenza del termine per il pagamento dell’abbonamento per musica d’ambiente.
A seguito delle insistenti richieste formulate da Fipe – Confcommercio fin dall’inizio dell’anno, la SIAE ha accettato di concedere una proroga sulla data di scadenza del termine per il pagamento dell’abbonamento per musica d’ambiente.
Per quest’anno non verranno applicate ulteriori riduzioni, così come è avvenuto nel pieno del periodo Covid, per questo le tariffe potrebbero subire variazioni rispetto allo scorso anno.
Vi ricordiamo inoltre che gli associati Confcommercio continuano ad usufruire di uno sconto riservato fino al 30%.
Lo sconto è riconosciuto solo agli associati che all’atto della richiesta di rinnovo risultino in regola con il pagamento della quota associativa 2023.
Vi invitiamo a ritirare l’apposito modulo o a contattare i nostri uffici.
Cosenza, 23 febbraio 2023. Presentati oggi in un convegno a Cosenza i dati di una ricerca nazionale Terziario Donna – Tagliacarne e del progetto Confcommercio “Imprenditrici Digitali”.
La crisi da Covid-19 ha accelerato il processo di digitalizzazione delle imprese femminili. Nel triennio 2017-2019, infatti, le imprese femminili operanti nel terziario che hanno investito nel digitale sono l’8,5% (percentuale simile nelle imprese maschili), ma salgono al 13,7% nel periodo del Covid-19 (vs 14,0% delle maschili) per poi diminuire leggermente al 13% nel triennio 2022-24 (vs 18,3% maschili).
Solo l’8% delle imprese femminili del terziario prevede di investire nel triennio 2022-24 nella Duplice transizione (sia tecnologie digitali sia green) e un ulteriore 5% delle imprese investirà solo nelle tecnologie digitali. Ma c’è anche chi non effettuerà transizioni: il 48% delle imprese non investirà nel 2022-24 né in tecnologie digitali né in sostenibilità ambientale.
Per quasi la metà delle imprese femminili intervistate, la crisi da Covid-19 ha avuto effetti sulla decisione di investire in soluzioni digitali e sull’ammontare degli investimenti ad esse dedicate (vs il 38% delle maschili). Di contro, per poco più di un terzo delle imprese le decisioni in tema di investimenti digitali sono state prese a prescindere dalla crisi . Il 69% circa delle imprese femminili ha potenziato l’utilizzo dei social media e il 43% circa ha migliorato la propria “vetrina” digitale. Le imprese femminili rispetto a quelle maschili investono meno nel cloud per la gestione dei dati aziendali (20,4% vs 22,8%), nell’e-commerce (20,2% vs 20,8%) e in sicurezza informatica (15,3% vs 18,3%).
L’adozione di nuovi strumenti digitali comporta spesso la necessità di avviare specifiche iniziative di formazione all’interno dell’impresa. L’acquisizione di competenze digitali può riguardare la figura dell’imprenditore/imprenditrice (poco meno del 50% sia nelle imprese femminili che in quelle maschili) oppure i dipendenti rispetto ai quali le percentuali scendono considerevolmente (rispettivamente al 12,4% e al 14,2%).
Per più della metà delle imprenditrici sarebbe auspicabile semplificare le procedure amministrative per ottenere incentivi e agevolazioni a supporto degli investimenti in sostenibilità ambientale e tecnologie digitali. Elevata anche la percentuale delle imprenditrici che preferirebbero avere maggiori incentivi fiscali. Circa una imprenditrice su tre punterebbe alla formazione sia scolastica/universitaria che finalizzata ad incrementare le competenze in materia (green&digitale) all’interno delle imprese. L’accesso al credito rimane comunque una delle principali problematiche da risolvere (nel 31,8% dei casi).
Questi i dati principali di una ricerca, condotta da Terziario Donna Confcommercio in collaborazione all’Istituto Tagliacarne, presentata oggi a Cosenza, in occasione del convegno “Digitalizzate e connesse con il futuro”.
Commenta Anna Lapini, Presidente di Terziario Donna Confcommercio “In Italia il digitale è donna, o potrebbe esserlo se ci fossero condizioni di contesto migliori, perché anche nel digitale esiste un gender gap, che può essere colmato con la formazione, i finanziamenti, la semplificazione, il superamento di stereotipi.” Il nostro progetto “Imprenditrici digitali” promosso da Terziario Donna ed EDI – Confcommercio, mira a supportare le imprenditrici nel cammino della transizione digitale fornendo loro ascolto e soluzioni mirate. Nel giro di pochissimo abbiamo realizzato già 250 check up di posizionamento digitale gratuiti, dal Trentino alla Sicilia, a dimostrazione che le imprenditrici anche su questo sono in prima linea”.
Per Klaus Algieri Presidente di Confcommercio Cosenza l’evento è una grande occasione per mostrare come l’imprenditoria femminile della provincia sia una realtà consolidata: “La provincia di Cosenza – ha detto il presidente Algieri – mostra una vocazione all’imprenditoria femminile più alta rispetto alla media nazionale. Un dato che restituisce il valore e la capacità delle nostre imprenditrici di conquistare spazio e mercato. Avere qui tra noi l’evento Impresa è Donna mostra come continuiamo ad essere centro propulsore di analisi, studi e condivisione di idee anche nell’ambito della digitalizzazione”.
Imprese che hanno investito/investiranno nel digitale
Fonte: indagini Centro Studi Tagliacarne-Unioncamere
Soluzioni digitali più adottate
Fonte: indagini Confcommercio-Terziario Donna
Azioni di supporto agli investimenti in sostenibilità ambientale e tecnologie digitali
Fonte: indagini Confcommercio-Terziario Donna
Le imprese femminili in Calabria e a Cosenza
Sulla base dei dati Unioncamere-Infocamere, in Calabria operano nel 2022 quasi 45mila imprese femminili, pari a circa un quarto della base produttiva regionale (23,6%, settimo valore tra le regioni italiane).
Di queste, oltre 16mila (più di un terzo del totale, il 36,6%) si concentrano nel territorio di Cosenza, seguita in valore assoluto da Reggio Calabria che ne conta poco più di 13mila e, a distanza, da Catanzaro con quasi 8mila unità.
Se si guarda al tasso di femminilizzazione dell’imprenditoria è Reggio Calabria a registrare la quota più elevata (24,0%, 30-esima posizione in Italia), seguita a una certa distanza nella classifica regionale da Crotone (23,8%) e Cosenza (23,6%), Catanzaro (23,3%) e Vibo Valentia a chiudere la lista con 22,4% (superiore anch’essa, anche se di poco, alla media nazionale).
Imprese femminili in Calabria, per provincia. Anno 2022
Province
Valori assoluti
%
Tasso di femminilizzazione
Posto nella grad. nazionale
Catanzaro
7.630
17,2
23,3
48
Cosenza
16.243
36,6
23,6
41
Crotone
4.306
9,7
23,8
35
Reggio di Calabria
13.089
29,5
24,0
30
Vibo valentia
3.111
7,0
22,4
65
Calabria
44.379
100,0
23,6
7
Italia
1.336.689
22,2
Fonte: elaborazioni Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne su dati Unioncamere-Infocamere
Vi ricordiamo che gli abbonamenti annuali SIAE per la musica d’ambiente nei pubblici esercizi dovranno esser rinnovati entro il 28 febbraio 2023, salvo proroghe.
Oltre tale termine, gli imprenditori saranno tenuti al pagamento intero della tariffa senza sconto e con gli interessi.
Per quest’anno non verranno applicate ulteriori riduzioni, così come è avvenuto nel pieno del periodo Covid, per questo le tariffe potrebbero subire variazioni rispetto allo scorso anno.
Gli associati Confcommercio continuano ad usufruire di uno sconto riservato fino al 30%.
Lo sconto è riconosciuto solo agli associati che all’atto della richiesta di rinnovo risultino in regola con il pagamento della quota associativa 2023.
Vi invitiamo a ritirare l’apposito modulo o a contattare i nostri uffici di Cosenza, via Alimena 14 e Corigliano – Rossano, via Metaponto.
Il 31 gennaio 2023 scadrà il termine per rinnovare l’abbonamento speciale alla RAI per gli apparecchi televisivi e radiofonici presenti nei Pubblici Esercizi.
Gli importi del canone speciale, anche grazie all’intervento di Fipe – Confcommercio, non hanno subito variazioni rispetto al 2022 e sono consultabili al seguente link: http://www.canone.rai.it/Speciali/Categorie.aspx
Per quel che concerne le modalità di pagamento, si ricorda che, oltre alla tradizionale modalità di pagamento attraverso i bollettini di c/c postale che la RAI invia alle imprese prima della scadenza, è possibile effettuare il versamento anche nei seguenti modi:
pagamento on-line tramite carte di credito dei principali circuiti internazionali con commissioni a carico di Rai (per ricevere il link attraverso il quale effettuare il versamento occorre contattare il Call Center RAI al numero 800.938.362);
domiciliazione bancaria precedentemente disposta su moduli inviati dalla RAI;
bonifico bancario/postale indicando il codice IBAN: IT75O0760101000000000002105 e inserendo nella causale i seguenti dati obbligatori: (i) numero di abbonamento; (ii) nome, cognome o ragione sociale; (iii) indirizzo; (iv) codice fiscale/partita IVA;
con carte di debito e di credito tramite POS presso gli sportelli degli Uffici Regionali RAI.
Per tutte le altre informazioni di dettaglio (variazioni, disdette, sanzioni ecc.) si rinvia alla pagina del sito della RAI dedicata al canone speciale.
Si coglie l’occasione per rammentare che, ai sensi dell’art. 16 comma 2 della Legge n. 488/1999, il canone speciale per la televisione ricomprende anche quello per la radio; pertanto, i soggetti che hanno nel proprio locale sia radio che televisione sono tenuti a pagare solo il canone per la televisione, mentre i soggetti che hanno la radio ma non la televisione, saranno tenuti al pagamento del canone speciale per gli apparecchi radiofonici.
Il 5 gennaio è la data ufficiale prevista dalla Giunta regionale per l’avvio dei saldi invernali. Una durata complessiva di 60 giorni con termine il 6 marzo.
Dopo un Natale incerto a livello di consumi, complice la crisi energetica e la crescente inflazione, per i saldi si avverte un timido ottimismo legato ad una crescente fiducia verso i negozi di vicinato.
In termini di spesa l’Ufficio Studio di Confcommercio ha stimato che i cittadini calabresi spenderanno 110 € a testa negli acquisti in saldo in crescita del 10% rispetto allo scorso anno.
Per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori, mentre rivolgeranno minore attenzione verso articoli sportivi e prodotti di pelletteria.
Per quel che riguarda la propensione agli acquisti, si è rilevato che la percentuale delle famiglie che aspetta gli sconti per effettuare i propri acquisti è superiore rispetto a quella che rimane indifferente ai saldi. Complice la crescente tensione economica, che per gli acquisti di Natale ha indotto ad una maggiore propensione al risparmio, i saldi continuano a rappresentare un’importante opportunità di acquisto per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità.
Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50%. Va poi aggiunto che sul volume degli acquisti incideranno anche le vendite promozionali che molte attività hanno effettuato durante il periodo natalizio.
Per il Direttore di Confcommercio Calabria, Maria Santagada:
“I saldi invernali 2023 troveranno l’apprezzamento dai consumatori, soprattutto per gli ottimi affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre città. Abbigliamento, calzature, accessori saranno ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione. Con queste premesse, il nostro ufficio studi ha stimato una crescita dei saldi di oltre il 10%, che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione. Come fatto anche nel periodo natalizio – ha concluso la Direttrice Santagada – invitiamo a comprare sotto casa e a sostenere i nostri negozi di vicinato che costituiscono la struttura portante della nostra economia, che mai come in questo periodo dobbiamo sostenere per combattere la crisi”.