Certificazione di qualità per i servizi di Confcommercio Cosenza

Certificazione di qualità per i servizi di Confcommercio Cosenza

Anche quest’anno Confcommercio Cosenza ha ottenuto da parte di Uniter la certificazione di qualità per i servizi rivolti alle imprese del territorio.

“La conferma che i nostri servizi e le nostre attività continuano a mantenere alti gli standard di efficienza e rispetto delle procedure” – Klaus Algieri, Presidente, Confcommercio Cosenza.

Confcommercio Cosenza ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2015 per l’erogazione di servizi di assistenza alle imprese, di tutela sindacale e per la progettazione ed erogazione di attività formative.

Giù le saracinesche nei negozi dei centri commerciali

Giù le saracinesche nei negozi dei centri commerciali

Martedì 11 maggio iniziativa di protesta in tutta Italia per chiedere la riapertura immediata nei weekend. Le associazioni del commercio chiedono “risposte certe e tempestive”.

Saracinesche abbassate per alcuni minuti per protestare contro le misure restrittive che da oltre sei mesi impongono la chiusura nei giorni festivi e pre-festivi. Succederà martedì 11 maggio, alle 11, in 30mila negozi e supermercati di tutti i centri commerciali d’Italia per iniziativa di Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Cncc–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione.

Le Associazioni del commercio vogliono così dare voce ai 780mila lavoratori delle 1.300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale, costretti da oltre un anno a vivere in un clima di forte incertezza, aggravato da misure che impediscono appunto a migliaia di attività commerciali di lavorare nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato.

La manifestazione servirà anche a ribadire che in centri, parchi e gallerie commerciali la sicurezza è massima: non a caso, nessun focolaio si è mai registrato da inizio pandemia grazie ai rigorosi protocolli rigorosi adottati. L’impegno del settore si è visto anche nella messa a disposizione volontaria e gratuita di 160 strutture per la creazione di hub vaccinali.

Da inizio emergenza il settore si è impegnato in un dialogo costruttivo con il Governo. Le Associazioni del commercio coinvolte auspicano ora di “poter avere dalle istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa”.

FIPE e Intesa Sanpaolo. Prodotti dedicati alle imprese associate

FIPE e Intesa Sanpaolo. Prodotti dedicati alle imprese associate

La pandemia ha reso ancora più urgente il tema dell’accesso al credito, in particolare per le piccole e medie imprese. Partendo da queste premesse la Fipe ha definito un accordo di collaborazione con Intesa Sanpaolo articolato in quattro linee di intervento:

1. Finanziamenti per le esigenze di liquidità e strumenti dedicati al settore

2. Sostegno per la nuova imprenditoria e l’imprenditoria femminile

3. Agevolazioni per le famiglie degli associati

4. Servizi non finanziari

L’offerta si rivolge alle imprese della ristorazione e più in generale dei pubblici esercizi associate a Confcommercio Cosenza.

Per ulteriore elemento di approfondimento potete consultare la nostra AREA RISERVATA o contattare i nostri uffici.

Nuove linee guida per le riaperture ristorazione e stabilimenti balneari

Nuove linee guida per le riaperture ristorazione e stabilimenti balneari

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato le “linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, disciplinanti, tra l’altro, le misure di prevenzione relative ai settori della ristorazione, dei ricevimenti conseguenti alle cerimonie e degli stabilimenti balneari.

Tra le novità di maggior rilievo per la ristorazione:

  • obbligo di adottare misure volte a evitare assembramenti al di fuori del locale e delle sue pertinenze;
  • in merito alla disposizione dei tavoli, si prevede la necessità di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso, estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio, e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto, a eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione. Contrariamente a quanto diffuso nelle scorse settimane dagli organi di stampa, rimane, quindi, confermata la misura minima di distanziamento di 1 metro, estendibile a 2 metri solo nel caso in cui nel territorio in cui viene prestata l’attività imprenditoriale si verifichi un aggravamento della situazione pandemica;
  • per la consumazione al banco, e in generale per gli esercizi che non dispongono di posti a sedere, viene confermato l’obbligo di assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, suscettibile di essere esteso anche in questo caso a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio e a eccezione delle persone non sottoposte a obblighi di distanziamento (tale aspetto afferisce alla responsabilità individuale);
  • obbligo di mantenere aperte – salvo i casi in cui le condizioni metereologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano – porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni;
  • viene meno la previsione circa la possibilità di mettere a disposizione dei clienti riviste, quotidiani e materiale informativo (che invece veniva espressamente prevista nelle precedenti linee guida);
  • viene confermata la disposizione volta a favorire la consultazione online del menù tramite soluzioni digitali;
  • la necessità, per quel che riguarda i ricevimenti conseguenti alle cerimonie, che nei guardaroba gli indumenti e gli oggetti personali siano riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Per gli stabilimenti balneari, si riduce da 1,5 metri a 1 metro la misura del distanziamento tra le attrezzature di spiaggia.

Ogni ulteriore approfondimento è disponibile nella nostra AREA RISERVATA.

Fonte Fipe-Confcommercio

Proroga della sospensione delle attività di riscossione e notifica cartelle

Proroga della sospensione delle attività di riscossione e notifica cartelle

Con il comunicato stampa del 30 aprile, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che è in corso di redazione il provvedimento con cui sarà differito, al 31 maggio 2021, il termine di sospensione delle attività di riscossione.

Si ricorda che la sospensione è stata introdotta dall’art. 68 del Decreto Cura Italia, con effetto a decorrere dall’8 marzo 2020 e, a seguito delle modifiche introdotte dall’art. 4 del Decreto “Sostegni, fino al 30 aprile 2021.

Pertanto, alla luce del comunicato stampa del MEF, fino al 31 maggio 2021, saranno sospesi tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità, per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione (quali fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti).

Per effetto della nuova proroga, restano sospese, altresì, le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare – ai sensi dell’art. 48 bis del d.P.R.  n. 602 del 1973 – prima di disporre pagamenti di importo superiore a 5 mila euro.

Fonte Confcommercio