Mediatori immobiliari: Protocollo di intesa tra Camera di Commercio di Cosenza e FIMAA, ANAMA, FIAIP.

Mediatori immobiliari: Protocollo di intesa tra Camera di Commercio di Cosenza e FIMAA, ANAMA, FIAIP.

La Camera di Commercio ha sottoscritto oggi un Protocollo d’intesa con le Associazioni di mediatori FIMAA, ANAMA, FIAIP per il contrasto all’abusivismo e allo svolgimento irregolare dell’attività di intermediazione immobiliare.

Obiettivo comune dell’accordo, che rappresenta la prima esperienza di questo tipo in Calabria, è quello di collaborare con le associazioni maggiormente rappresentative per contrastare l’esercizio irregolare o, peggio ancora, abusivo di un’attività di grande importanza per l’intero settore immobiliare.

“Il fenomeno dell’abusivismo e delle irregolarità nell’esercizio dell’attività di intermediazione presenta dimensioni significative – afferma il Presidente Klaus Algieri -. Con il protocollo appena firmato, ci poniamo l’obiettivo non solo di contrastare in modo forte questo fenomeno, che può determinare distorsioni di mercato, evasione fiscale, screditare gli operatori professionali e generare nei consumatori incertezza e sfiducia, ma anche di istituire una Borsa Immobiliare, con finalità di osservatorio sulle dinamiche e sui prezzi di mercato, con evidenti ricadute positive in termini di correttezza e trasparenza dello stesso.”

Oltre al Presidente della Camera di Commercio, Klaus Algieri, erano presenti alla firma dell’accordo con i Mediatori, la Dott.ssa Simona Gallo, Presidente della  F.I.M.A.A Confcommercio Cosenza. Federazione Italiana Agenti d’Affari, il Delegato Regionale per i rapporti con la CCIAA, Dott. Francesco Bonavita per la F.I.A.I.P. Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, e il Dott. Vitaliano Mongiardo, Presidente Regionale della Calabria per L’A.N.A.M.A. Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari.

Klaus Algieri eletto nel Consiglio di Promos Italia

Klaus Algieri eletto nel Consiglio di Promos Italia

Il nostro Presidente e della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri è stato eletto oggi componente del Consiglio di amministrazione di Promos Italia, l’agenzia nazionale del sistema camerale che supporta le imprese italiane nei processi di internazionalizzazione e affianca le istituzioni nello sviluppo dell’economia locale e nella valorizzazione del territorio.

Gli altri componenti del CdA nominati oggi per affiancare il presidente Giovanni Da Pozzo, presidente Camera di Commercio di Pordenone Udine, sono i consiglieri Francesca Federzoni, componente di Giunta della Camera di Commercio di Modena; Massimo Giacchetta, vice presidente della Camera di Commercio di Genova; Carlo Edoardo Valli, vice presidente della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi.

Fipe Confcommercio. Divieto di consumazione al banco inaccettabile

Fipe Confcommercio. Divieto di consumazione al banco inaccettabile

La circolare del 24 aprile u.s. con cui il Ministero dell’Interno ritiene che il DL “Riaperture” vieta ai bar la possibilità di effettuare la somministrazione al banco è giuridicamente incomprensibile e non ha alcun fondamento di sicurezza sanitaria. Si tratta di un’interpretazione che nessuno si aspettava considerando che il decreto non esclude espressamente il consumo al banco ma, al contrario, ha voluto specificare con quali modalità può avvenire il consumo al tavolo (esclusivamente all’esterno fino al 31 maggio). D’altra parte, dopo 14 mesi di blocco delle attività di ristorazione, almeno l’aspettativa di una regolamentazione puntuale non dovrebbe essere tradita: in zona gialla i bar hanno sempre avuto la possibilità di effettuare la somministrazione al banco anche in virtù del fatto che si tratta di un consumo veloce, che non implica una lunga permanenza all’interno degli esercizi.

In sostanza, stando alla circolare del Ministero dell’Interno, la somministrazione al bancone non si potrà fare prima del 1° luglio mentre a partire dal 1° giugno sarà possibile consumare al chiuso ma al tavolo. Un paradosso giuridico e sanitario.

E’ un attacco al modello di offerta del bar italiano” – dichiara Laura Barbieri, presidente di Fipe Cosenza- “che si differenzia da quelli degli altri Paesi proprio perché basato sul consumo al banco. Un provvedimento punitivo ingiustificato anche sotto il profilo scientifico sui rischi sanitari che si corrono. Anzi la scienza continua a sostenere che il rischio di contagio cresce con l’aumento del tempo di contatto.”

Per dare voce ai 4.552 bar della Calabria, Fipe – Confcommercio di Cosenza – si associa alla richiesta del Presidente nazionale Fipe Stoppani di un intervento urgente da parte del MISE, perché ormai il tema della salute pubblica non può essere separato da quello della tenuta di un intero settore produttivo.

Ente Bilaterale. Approvato il Bilancio Consuntivo 2020

Ente Bilaterale. Approvato il Bilancio Consuntivo 2020

L’Assemblea dei soci dell’Ente Bilaterale del Terziario della Provincia di Cosenza (EBC) nella seduta del 29 aprile 2021 tenutasi in presenza e con collegamento telematico, ha approvato il bilancio consuntivo dell’Ente per l’anno 2020, precedentemente predisposto dal Consiglio Direttivo.

All’Assemblea, che ha visto la piena partecipazione dei soci, erano presenti i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali costituenti.

Il Collegio dei revisori dei conti ha illustrato nella sua relazione gli obiettivi e i risultati che l’Ente ha raggiunto nel corso dell’anno 2020 ed ha ribadito all’Assemblea le previsioni per l’anno 2021.

Il Presidente dell’Ente, Angelo Scarcello, nel corso dell’Assemblea, ha indicato gli obiettivi che l’EBC si prefigge di raggiungere nel corso del 2021. In particolare, ha ribadito l’impegno per i contributi a sostegno di lavoratori e imprese e per la campagna vaccinale.

Vaccini e programmazione la soluzione all’emergenza

Vaccini e programmazione la soluzione all’emergenza

Mentre dal 26 aprile le regioni del Nord e centro Italia torneranno in zona gialla, per la Calabria si prospettano tempi più lunghi per le tanto sospirate riaperture.

Complice il crescente numero dei contagi e le vaccinazioni che vanno avanti a rilento – con la Calabria ultima nella classifica – le imprese, soprattutto della ristorazione, vedono ancora lontana l’opportunità di ripartire. Allo stesso tempo emerge il malumore per un Decreto Riaperture che accontenta alcuni ma scontenta molti. Come ad esempio i negozi dei centri commerciali ancora una volta costretti alla chiusura. Se infatti nella bozza entrate in Consiglio dei Ministri era prevista dal 15 maggio, in zona gialla, la riapertura dei centri commerciali nei festivi e prefestivi nel testo approvato la norma è scomparsa. Così come le aperture dal 26, in zona gialla, soltanto all’aperto. Queste rappresentano una limitazione che penalizza più del 46% dei bar e ristoranti italiani, privi di spazi all’aperto, mentre magari hanno spazi chiusi anche ampi. E la percentuale cresce di molto nei centri storici.

Altro settore in ginocchio, che esce ancora sconfitto dai provvedimenti del Governo, è quello degli eventi e del catering (matrimoni e altri eventi collegati a cerimonie). Tutto l’indotto è al collasso fermo ormai da ottobre e una ripartenza non è prevista prima del 31 luglio con tante prenotazioni prese e purtroppo da disdire.

“Bisogna fare di più per riaprire – ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Calabria Klaus Algieri – e concordo con il Presidente nazionale di Confcommercio Sangalli sul fatto che occorre farlo prestando massima attenzione ai protocolli sanitari, perché anche il mondo delle imprese è preoccupato per i dati di contagi e ricoveri, ma occorrono anche più controlli. È giunto il momento di definire un cronoprogramma davvero serrato. Da parte nostra c’è tutta la possibile collaborazione ad applicare in modo rigido le norme ma così non si può più andare avanti. Le imprese così non reggono – ha proseguito Algieri – i consumi sono crollati, nel 2020 molti hanno chiuso definitivamente. E questo è un bilancio drammatico per il mondo imprenditoriale che rappresentiamo, in particolare per la ristorazione e tutta la filiera turistica, senza dimenticare l’abbigliamento, il commercio ambulante, i trasporti e tutto il comparto della cultura e del tempo libero. Tutto è fermo e se non si agisce subito lo sconforto prenderà il sopravvento e allora sarà troppo tardi

Infine, serve un piano vaccinale per le imprese. La Regione deve darsi una mossa per definire le modalità di attuazione del protocollo firmato a livello nazionale. Dal nostro punto di vista ci stiamo già muovendo per dare l’opportunità a tutte le nostre imprese di vaccinare i propri dipendenti. Sono loro infatti che ogni giorno sono a contatto con il pubblico e non si capisce perché ancora non si proceda a vaccinarli”.