Corso online abilitante per intermediario assicurativo

Corso online abilitante per intermediario assicurativo

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione, organizzato da SDI Confcommercio, per intermediario assicurativo per l’iscrizione alle sezioni C-E-F del Registro Unico degli intermediari – IVASS.

L’intermediario assicurativo ha un’ottima conoscenza del diritto assicurativo e attua strategie commerciali efficaci, possedendo ottime doti comunicative e relazionali, supportate da una forte attitudine alla vendita. Abile nella presentazione di prodotti finanziari e previdenziali più adatti in base alle specifiche necessità richieste del cliente, e nella conclusione, gestione ed esecuzione di contratti.

Il corso ha una durata complessiva di 60 ore, si svolge completamente online e si rivolge: nuovi impiegati addetti al front office di agenzie assicurative, addetti ai call center e sub-agenti.

Durante le lezioni verranno trattate le seguenti tematiche:

  • Area contrattuale e prodotti
  • Area giuridica
  • Area tecnica assicurativa e riassicurativa
  • Area amministrativa e gestionale
  • Area informatica

Al termine del corso verrà rilasciato ad ogni partecipante un attestato di frequenza e profitto conforme alla normativa prevista dal Reg.40/2018 art.90 e idoneo per iscriversi al RUI.

Per maggiori informazioni e iscrizioni consulta il sito di SDI Confcommercio o contatta gli uffici allo 0984/24030.

Riaprono le discoteche. Teatri, cinema e concerti al 100%

Riaprono le discoteche. Teatri, cinema e concerti al 100%

Via libera del Governo al decreto che prevede la riapertura in zona bianca, con capienza del 50% al chiuso e del 75% all’aperto. Silb: “un risultato importante”. Cinema, teatri e concerti salgono al 100%.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che allenta ulteriormente le strette anti-Covid, riportando al 100%, in zona bianca, la capienza di cinema e teatri. Il provvedimento prevede anche la riapertura delle discoteche, con capienza che “non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso”. Nel settore degli spettacoli – cinema, teatri, concerti – la capienza sarà al 100%, sia al chiuso che all’aperto. Per gli eventi sportivi sarà possibile riempiere gli impianti al 60% al chiuso e al 75% all’aperto.  Per accedere in tutti questi luoghi sarà obbligatorio esibire il green pass. Le nuove disposizioni entrano in vigore lunedì prossimo, 11 ottobre. In caso di violazione delle regole su capienza e green pass dalla seconda violazione scatterà la sanzione della chiusura. Ma vediamo nel dettaglio le nuove disposizioni.

TEATRI, CINEMA, CONCERTI – In zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100 per cento di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso. Inoltre l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi.

MUSEI – Nelle strutture museali è stata eliminata la distanza interpersonale di un metro.

PUBBLICO A EVENTI E COMPETIZIONI SPORTIVE – La capienza consentita non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 60 per cento al chiuso.

DISCOTECHE – La capienza nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.

“Un risultato importante. Accogliamo con soddisfazione la decisione dell’Esecutivo che ha recepito le nostre istanze e ha aumentato la capienza delle discoteche al 50%. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per un risultato così importante. Ora è arrivato il momento di ripartire in totale sicurezza. Da parte nostra non possiamo che garantire controlli rigorosi, attenzione e la massima professionalità per tornare a vivere la socialità nei nostri locali in maniera sicura”. Così il presidente del Silb, il Sindacato Italiano dei locali da Ballo aderente a Fipe-Confcommercio, Maurizio Pasca.

I limiti del Cts: 35% al chiuso, 50% all’aperto.

Il Comitato tecnico-scientifico aveva dato il 5 ottobre scorso il sospirato via libera alla riapertura delle discoteche in zona bianca, suggerendo però un limite di capienza severo: 35% al chiuso e 50% all’aperto. Un limite che era stato definito “inaccettabile” dal Silb, Sindacato italiano dei locali da ballo aderente a Fipe-Confcommercio, per il cui presidente Maurizio Pasca, “aprire è importante ma non posiamo mantenere quella capienza, i costi di gestione sono ingenti e certamente non riusciremmo a coprirli”.

Ma andiamo con ordine: la nota firmata dal portavoce del Cts, Silvio Brusaferro, sottolineava che le attività nelle sale da ballo e discoteche “si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus”.  Tuttavia, “fermo restando che gli accessi a queste attività debbano avvenire esclusivamente attraverso un meccanismo di registrazione che consenta un eventuale tracciamento e solo in presenza di green pass valido, si ritiene che se ne possa considerare l’apertura con una progressiva gradualità anche tenendo conto della necessità di valutare l’impatto delle misure già adottate”.

Di conseguenza, il Cts “ritiene che queste attività possano essere consentite in zona bianca” con:

  • una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all’aperto;
  • la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo ISS;
  • l’uso obbligatorio dei bicchieri monouso;
  • la garanzia della possibilità di frequente igienizzazione delle mani oltre che la pulizia e la sanificazione dei locali;
  • l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso.
Finanziamenti per internazionalizzazione, transizione ecologica e digitale

Finanziamenti per internazionalizzazione, transizione ecologica e digitale

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 237 del 4 ottobre u.s. la delibera quadro del Comitato agevolazioni di Simest, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, di approvazione della politica di investimento e delle correlate circolari operative dei tre interventi attuativi di realizzazione della Sub-Misura «Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81» (M1C2 Investimento 5.1) del PNRR ed in attuazione dell’art. 11 del decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121.

Il Fondo 394, gestito da Simest in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è stato dotato complessivamente di 1,2 miliardi di euro – di cui 400 milioni relativi alla quota di cofinanziamento a fondo perduto.

Per assicurare la massima diffusione degli interventi agevolativi e consentire l’accesso a un più ampio numero di imprese, ogni azienda potrà presentare una sola domanda di finanziamento che prevede un tasso agevolato pari al 10% del Tasso di Riferimento UE e attualmente pari allo 0,055% annuo, con una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 25%, nel limite delle agevolazioni pubbliche complessive concesse in regime di Temporary framework, e senza necessità di presentare garanzie.

Il tetto di cofinanziamento a fondo perduto sale fino al 40% per le PMI con sede operativa (da almeno 6 mesi) nel Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia); a queste imprese è altresì riservato il 40% della dotazione complessiva del Fondo, ossia 480 milioni di euro.

Il cofinanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Framework è, allo stato, concedibile per le richieste deliberate fino al 31 dicembre 2021.

Le risorse del Fondo vengono veicolate attraverso tre nuovi strumenti:

  • transizione digitale ed ecologica delle PMI a vocazione internazionale;
  • partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema;
  • sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (e-commerce).

Si riassumono di seguito le principali caratteristiche dei tre strumenti.

  1. Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale.

È un finanziamento agevolato, dedicato alle PMI costituite in forma di società di capitali, con un fatturato export di almeno il 10% nell’ultimo anno o del 20% nell’ultimo biennio. Le risorse ottenute dovranno essere destinate per una quota almeno pari al 50% a investimenti per la transizione digitale e per la restante quota a investimenti per la transizione ecologica e la competitività internazionale. Il finanziamento ha una durata di 6 anni, con 2 di pre-ammortamento e un importo massimo finanziabile di 300mila euro che non può comunque superare il 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.

  1. Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema (ossia missioni finalizzate alla promozione imprenditoriale del c.d. “sistema Italia” nei mercati internazionali).

È un finanziamento agevolato per la partecipazione di PMI a un singolo evento di carattere internazionale, anche virtuale, tra: fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia. Almeno il 30% del finanziamento deve essere destinato a spese digitali connesse all’evento, a meno che l’evento stesso non sia a tema digital o ecologico. L’importo massimo del finanziamento è pari a 150mila euro e non può comunque superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. Il periodo di rimborso è di 4 anni, con 1 anno di pre-ammortamento.

  1. Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (E-commerce).

È un finanziamento agevolato, dedicato alle PMI costituite in forma di società di capitali, per la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria di e-commerce o l’accesso a una piattaforma di terzi (market place) di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. L’importo minimo dell’intervento che l’impresa può richiedere è pari a 10 mila euro, mentre l’imposto massimo è pari a euro 300 mila per la piattaforma propria e pari a 200 mila euro per l’accesso a piattaforma di terzi. In ogni caso, il finanziamento non può essere superiore al 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. La durata dei finanziamenti è di 4 anni con 1 anno di pre-ammortamento.

Le spese devono essere sostenute a partire dalla data di ricezione di esito della domanda, che conterrà il CUP (Codice Unico di Progetto) ed entro la fine del periodo di preammortamento.

Il pagamento delle spese dovrà avvenire attraverso un Conto corrente dedicato e indicando all’interno della causale di ogni pagamento/movimentazione i riferimenti delle fatture, numero CUP e riferimento al PNRR.

Il prossimo 28 ottobre alle ore 9:30 si aprirà il Portale operativo per la ricezione delle domande di finanziamento, ma già dal 21 ottobre, le imprese potranno pre-caricare il modulo di domanda firmato digitalmente, con l’obiettivo di agevolare l’iter di richiesta dei fondi.

Per gli ulteriori dettagli operativi della misura, consulta la nostra AREA RISERVATA.

Webinar Green Pass per i Lavoratori

Webinar Green Pass per i Lavoratori

Mercoledì 13 ottobre dalle ore 11.00 alle ore 12.30 non perdere l’appuntamento con il webinar Green Pass Lavoratori.

In vista dell’imminente entrata in vigore dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro, la Fipe organizza un webinar informativo riservato ad associazioni e aziende associate. Nel corso del webinar verranno approfondite tutte le novità introdotte dal decreto legge n. 127/2021 e ci sarà la possibilità di un confronto aperto sulle principali criticità anche operative conseguenti al provvedimento.

Interverranno:

  • Silvio Moretti, direttore Relazioni sindacali, previdenziali e formazione
  • Andrea Chiriatti, area Relazioni sindacali, previdenziali e formazione
  • Giulia Rebecca Giuliani, Responsabile area Legale, legislativa e tributaria.

Il link per registrarti: https://forms.gle/sqPeKiyLqe1J17HV6 

 

 

Contributi a fondo perduto per attività di impianti di risalita a fune

Contributi a fondo perduto per attività di impianti di risalita a fune

Con la pubblicazione sul sito del Ministero del turismo del decreto interministeriale 26 agosto 2021 è stata avviato il fondo destinato alla concessione di contributi a fondo perduto in favore di soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nei comuni ubicati all’interno di comprensori sciistici, ai fini della compensazione dei danni subiti dalle imprese per il mancato avvio della stagione sciistica 2020/2021.

Il fondo assegna una quota di 430 milioni di euro del fondo al Ministero del Turismo per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore degli esercenti attività di impianti di risalita a fune, svolte nei comuni ubicati all’interno dei comprensori sciistici.

I beneficiari del contributo sono le imprese esercenti in via primaria o prevalente l’attività indicata al codice ATECO 49.39.01 (Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o suburbano), in possesso dei seguenti requisiti:

  1. svolgere l’attività nel territorio di uno o più comuni, ricompresi all’interno di almeno un comprensorio sciistico, la cui definizione rimane di competenza delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano;
  2. non avere procedure concorsuali pendenti;
  3. essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale ed assicurativa;
  4. non presentare condizioni ostative alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni;
  5. non essere destinatari di sanzioni interdittive, ai sensi dell’articolo 9, comma 2 del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231;
  6. non trovarsi già in difficoltà, ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014, alla data del 31 dicembre 2019, salvo che si tratti di microimpresa o piccola impresa, purché non soggette a procedura concorsuali per insolvenza e non destinatarie di aiuti per il salvataggio e per la ristrutturazione.

Le imprese beneficiarie dovranno trasmettere l’istanza di accesso al contributo attraverso una procedura automatizzata disponibile allo sportello telematico che verrà predisposto dal Ministero de turismo, nel cui sito verrà pubblicato un apposito link una settimana prima dell’apertura del portale informatico.

Ai fini della valutazione del contributo (pari al 49% della media dei ricavi di sola biglietteria negli anni 2017-2019), il beneficiario dovrà procedere all’inserimento dei seguenti dati:

  • importo in euro dei ricavi di sola biglietteria degli anni 2017, 2018 e 2019, come risultante dal bilancio di esercizio depositato;
  • margine Operativo Lordo (MOL) relativo al periodo compreso tra il 4 dicembre e il 30 aprile in riferimento a ciascuno degli anni dal 2017 al 2021.

I dati relativi al MOL devono essere certificati da parte di auditors indipendenti. Nel caso in cui il bilancio non sia ancora approvato potrà essere fornito dal beneficiario un documento contabile preconsuntivo anch’esso certificato. Nella determinazione del MOL per i mesi frazionati può essere applicato un peso proporzionale al numero dei giorni oggetto di ristoro, seguendo l’esempio riportato nel citato avviso pubblico (Allegato 1):

In caso di insufficienza delle risorse stanziate rispetto ai contributi determinati sulla base delle informazioni fornite dai beneficiari, l’erogazione avverrà in misura ridotta rispetto alle richieste pervenute, mediante riduzione proporzionale, tenendo conto dell’insieme delle richieste di contributo e del totale delle risorse da erogare (come già indicato, pari a 430 milioni di euro).

Il contributo concesso non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, non rileverà ai fini del rapporto di cui agli articoli 60 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e non concorrerà alla formazione del valore della produzione netta, di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446.

Nell’istanza il beneficiario dovrà:

  • indicare il Comune, all’interno del comprensorio sciistico di appartenenza (come definito con provvedimento regionale);
  • dichiarare l’importo di altri contributi eventualmente ricevuti, a livello nazionale o regionale, con l’indicazione della tipologia/natura del ristoro;
  • dichiarare la sussistenza dei requisiti indicati alle precedenti lettere da a) a f);
  • allegare l’autodichiarazione antimafia.