I Professionisti provano a ripartire ma chiedono attenzione

I Professionisti provano a ripartire ma chiedono attenzione

Convegno di Confcommercio Professioni: dopo 10 anni di crescita continua, la crescita del settore dei liberi professionisti non ordinistici si è fermata. La presidente Fioroni: “Equo compenso e welfare su misura”.  Sangalli: “Confcommercio è anche la casa delle professioni”

Una fotografia in chiaroscuro. Questa potrebbe essere la sintesi più adatta per descrivere i risultati dell’indagine realizzata dell’Ufficio Studi di Confcommercio (documento pdf) realizzata per Confcommercio Professioni nell’ambito del convegno “#Professioni Restart, la ripartenza fra opportunità e criticità” (segui la diretta streaming su www.confcommercio.it/live) dedicato al settore dei liberi professionisti non iscritti ad ordini, professionisti del settore ambiente e sicurezza, amministratori di condominio, wedding planner, professionisti dell’ICT, designer, consulenti aziendali, formatori, professionisti del wellness, optometristi e guide turistiche. Dal 2008 al 2019, questo “esercito” è cresciuto dell’89% arrivando a quota 429.000 unità ed è un dato molto significativo anche a fronte del fatto che nello stesso arco di tempo l’occupazione complessiva del sistema Italia è cresciuta del 1,2%. %. Un tasso di incremento straordinariamente elevato, confermato anche dal +10% del 2019 rispetto al 2018, a cui però il Covid ha messo sicuramente un freno considerando che, tra liberi professionisti ordinistici e non ordinistici che nel 2019 in totale rappresentavano oltre 1 milione e 400 mila lavoratori, se ne sono persi per strada almeno quarantamila.

Un altro aspetto che l’indagine dell’Ufficio Studi prende in considerazione è l’andamento inversamente proporzionale tra la crescita del numero dei professionisti e il loro reddito: quello complessivamente generato da queste professioni cresce di oltre il 40% nel periodo 2009-2019 mentre quello pro capite diminuisce di oltre il 25% fermandosi a poco più di 15.900 euro.

Le proposte di Confcommercio Professioni

Per questi professionisti Confcommercio Professioni, oltre a chiedere in via prioritaria, l’equo compenso per le prestazioni professionali e, per uscire dall’emergenza della pandemia, la rateizzazione straordinaria del complessivo debito fiscale accumulato, ha elaborato una serie di proposte per il settore su fisco, politiche attive per la riqualificazione professionale, accesso al credito e previdenza complementare.

Esonero contributivo assunzione donne

Esonero contributivo assunzione donne

Il Ministero del lavoro con comunicato del 28/10/2021 ha reso noto che la Commissione Europea ha dato l’autorizzazione all’esonero contributivo previsto per l’assunzione di donne svantaggiate e disoccupate previsto dalla legge 178/2020.

L’esonero contributivo, riconosciuto nella misura del 100% e nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui, è applicabile alle assunzioni di donne con contratto a tempo determinato e indeterminato nonché alle trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato

Per il recupero dei periodi pregressi si dovranno, quindi, attendere le istruzioni operative che verranno fornite con circolare Inps.

Confcommercio: “bene l’estensione di Resto al sud al commercio”

Confcommercio: “bene l’estensione di Resto al sud al commercio”

Approvato un emendamento al decreto legge Infrastrutture, per inserire il commercio tra le attività per cui possono essere richieste le agevolazioni di “Resto al Sud”.

“Bene l’estensione al settore del commercio dell’incentivo Resto al Sud’, è una buona scelta nel segno della ripresa e della resilienza”. Confcommercio commenta l’approvazione, avvenuta ieri alla Camera nel corso dell’iter di conversione in legge del decreto legge “Infrastrutture”, dell’emendamento con cui si procede all’inserimento del commercio tra le attività per cui possono essere richieste le agevolazioni di “Resto al Sud”.

“Giusta l’attenzione riservata al tema – prosegue la nota –  dal Governo, a partire dalla Ministra Mara Carfagna, e dal Parlamento. Si tratta, infatti, di un aiuto concreto (contributo a fondo perduto e finanziamento bancario garantito a tasso zero) per i soggetti compresi tra i 18 ed i 55 anni che – in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 ed in alcuni comuni localizzati in isole minori del Centro-Nord – scelgano di avviare un’attività imprenditoriale o professionale”.

Finalità

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti attività economiche:

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo;
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria);
  • commercio (emendamento approvato ma provvedimento non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, pertanto non ancora attivo. E’ necessario attendere il completamento dell’iter di conversione del D.L. 121/2021).

Sono escluse le attività agricole.

Beneficiari

Possono accedere alla misura i soggetti maggiorenni con età inferiore ai 56 anni (salvo il caso di alcuni comuni del cratere sismico del Centro-Italia come sopra specificato) che:

  • sono residenti nelle aree indicate o che trasferiscono la residenza entro 60 giorni (120 giorni se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria;
  • non sono titolari di altre attività d’impresa al 21 giugno 2017;
  • non hanno ricevuto altre agevolazioni sull’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
  • al momento dell’approvazione della domanda non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento.

Le attività economiche devono essere state costituite dopo il 21 giugno 2017 o, per le imprese costituende, la costituzione deve avvenire entro 60 giorni (120 giorni in caso di residenza all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria.

Possono accedere all’agevolazione anche i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche).

Spese ammissibili

Le spese ammesse a finanziamento sono:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

Agevolazioni

Per le imprese costituite in forma individuale l’importo massimo concedibile è pari a 60.000 euro.

Per le imprese costituite in forma societaria, l’importo massimo concedibile è di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.

Le agevolazioni coprono fino al 100% delle spese, attraverso:

  • il 50% di contributo a fondo perduto;
  • il 50% di finanziamento bancario a tasso zero garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia. Il finanziamento bancario è concesso solo da istituti di credito che aderiscono alla convenzione ABI-Invitalia, riscontrabili al seguente link: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud/elenco-banche-finanziatrici
  • Inoltre, per sostenere il fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto pari a 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale e fino a un massimo di 40.000 euro per le società.

Tale contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.

Le agevolazioni sono concesse a valere sul regolamento UE n. 1407/2013 relativo al Regime de minimis.

Procedura

Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia, ed è necessario essere in possesso di SPID, firma digitale e posta elettronica certificata (PEC).

Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.

Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti).

Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti.

Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie, pertanto l’invio delle domande è sempre possibile, salvo interruzione per esaurimento risorse.

Via libera alla manovra 2022, tagli al fisco e interventi per 30 miliardi

Via libera alla manovra 2022, tagli al fisco e interventi per 30 miliardi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di Bilancio. Novità su Irpef, pensioni, Superbonus, incentivi per la casa e Reddito di cittadinanza. Rimandate invece di un anno la plastic tax e la sugar tax.

Le imprese del terziario chiedono un confronto con il governo sugli ammortizzatori sociali.

Dopo tre ore di confronti in Consiglio dei Ministri, in particolare tra il Ministro Brunetta e il Ministro Patuanelli sul reddito di cittadinanza, il governo ha approvato la legge di bilancio per il 2002. L’impianto della Manovra fiscale, e i capitoli di spesa sono quelli indicati nel Documento programmatico di Bilancio (documento pdf), inviato a Bruxelles la settimana scorsa. Le scelte principali del governo riguardano pensionibonus fiscaliriduzione delle tasse, reddito di cittadinanza. Ci sarà un’unica quota per andare in pensione (“Quota 102”) e per un solo anno (2002), la stretta sul Reddito di cittadinanza e lo stop definitivo al cashback, un fondo per anticipare il taglio delle tasse da 8 miliardi di euro (Irpef e Irap) e la proroga del Superbonus al 110% ma con dei paletti (tetto Isee di chi commissiona i lavori e di spesa sulla ristrutturazione).

Draghi: “Una manovra espansiva che accompagna la ripresa”

In conferenza stampa il premier Mario Draghi ha sottolineato che la manovra, ”è una legge espansiva, che accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l’azione economica di questo governo. Si agisce sia sulla domanda ma anche molto sull’offerta: tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti“. “Al problema del debito pubblico, a quello delle prestazioni sociali inadeguate e alle altre giuste modifiche del nostro sistema sociale che non abbiamo potuto fare negli anni passati – ha detto Draghi – si esce attraverso la crescita: il Paese crescerà bene oltre il 6% e questa è una bussola e la strategia di questo governo“. Draghi ha poi voluto precisare che “sulle tasse mettiamo 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale e non otto come si dice in giro e destiniamo 40 miliardi in un triennio alla riduzione delle imposte, di cui 24 al cuneo e la parte restante agli incentivi fiscali, alle famiglie e imprese per il patrimonio immobiliare e la digitalizzazione“.

Sul capitolo pensioni il presidente del Consiglio ha ribadito che l’obiettivo “è il ritorno in pieno al sistema contributivo, con una transizione a Quota 102 (38 anni di contributi e 64 anni di età)“. “Il governo – ha aggiunto – è disponibile al confronto con le parti sociali e con il Parlamento perchè l’obiettivo è il pieno ritorno al contributivo che è la “scatola” dentro cui tante cose si possono aggiustare, come ad esempio recuperare al lavoro chi ne è uscito e si trova in nero“. 

Manovra 2002: le misure

Superbonus

Proroga del Superbonus al 110% fino al 2023, poi scatta il ‘decalage’ al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025. Arriva anche l’estensione per il 2022 per unifamiliari e villette, ma con un tetto Isee fissato a 25mila euro e limitato dunque alle prime case. 

Irpef

Un fondo pluriennale di 8 miliardi dal 2022 per la riduzione dell’Irpef, con l’obiettivo di tagliare il cuneo fiscale e le aliquote marginali effettive, e dell’Irap. Il fondo per la riduzione della pressione fiscale “sui fattori produttivi”, si legge nella bozza, è destinato alla riduzione dell’Irpef “con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote sia una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo” e al taglio della aliquota dell’Irap. 

Pensioni

Confermato il passaggio da Quota 100 a Quota 102 per le pensioni. “I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui al primo periodo del presente comma sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022“. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente. “In sede di prima applicazione, entro il 28 febbraio 2022, il relativo personale a tempo indeterminato può presentare domanda di cessazione dal servizio“, prevede la norma. Prorogate di un anno l’Ape sociale (allargata a nuove categorie di lavori gravosi) e l’opzione donna.

Reddito di cittadinanza

Rifinanziato il Reddito di cittadinanza con un altro miliardo, stretta sui controlli e sui reati che impediscono di accedere alla misura, nuovi meccanismi per favorire la ricerca del lavoro dei beneficiari. Intanto Il diritto decadrà dopo aver rifiutato due offerte di lavoro invece che tre. Dopo i primi sei mesi il Reddito di cittadinanza subirà un taglio di 5 euro al mese: la misura si applica solo agli ‘occupabili’, cioè i soggetti tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del beneficio. Sono esclusi dal taglio i nuclei con bimbi sotto i 3 anni o con disabili gravi o non autosufficienti. La riduzione non si applica a chi riceve meno di 300 euro (moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza). Il taglio viene sospeso quanto almeno un componente del nucleo inizia a lavorare. 

Ammortizzatori sociali

Per la riforma degli ammortizzatori sociali vengono stanziati 4,5 miliardi netti. Tra i punti qualificanti ci sono l’estensione degli ammortizzatori a imprese sotto i 5 dipendenti; la Cigs per tutti datori lavoro con più di 15 dipendenti a prescindere dal settore; la Naspi allargata a lavoratori discontinui, il ‘decalage’ che parte dal sesto mese e dall’ottavo per i 55enni; gli ammortizzatori per i dipendenti del settore della pesca e per i marittimi, la disoccupazione per i collaboratori autonomi e co.co.co. 

Cashback

Stop definitivo al cashback. La misura, partita lo scorso gennaio e poi sospesa nel secondo semestre di quest’anno, viene cancellata. Era prevista anche per il primo semestre del 2022 e aveva ancora a disposizione 1,5 miliardi. “Il programma di attribuzione di rimborsi in denaro per acquisti effettuati mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici si conclude il 31 dicembre 2021, ferma restando la sospensione già in atto“.

Paternità, asili nido e mutui under 36

Ecco le modifiche che interessano le famiglie: diventano strutturali i 10 giorni di congedo obbligatorio per i papà, viene prorogato gli sconti per gli under 36 che acquistano la prima casa e per i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori. Arrivano anche fondi aggiuntivi ai Comuni per asili nido e scuole dell’infanzia. Infine il Fondo di garanzia per la prima casa – che concede garanzie su mutui ipotecari al 50% della quota capitale – verrà rifinanziato con ulteriori 242 milioni di euro per l’anno 2022.

Parità dei salari e maternità

In arrivo nuove risorse per la parità di genere e quella salariale: il Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere passa da 2 milioni di euro all’anno a ben 52 milioni. E verrà realizzato un Piano strategico per combattere gli stereotipi di genere, e colmare i divari nel lavoro, nelle retribuzioni e nelle pensioni. Inoltre, in via sperimentale per il 2022 viene riconosciuto l’esonero al 50% del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro al lavoro dopo la maternità.

Bonus facciate

Proroga di un anno per il bonus facciate: la bozza della manovra all’esame del Cdm prevede che la misura sia rinnovata per il 2022 ma la percentuale della detrazione scende dal 90 al 60%. 

Bonus mobili ed elettrodomestici

Arriva la proroga per tre anni, fino al 2024, del bonus mobili e elettrodomestici ma cala di due terzi il tetto di spesa in base al quale è calcolata la detrazione del 50%: nel passato era a 10mila euro, poi nel 2021 è stato elevato a 16mila euro, ora passa a 5mila euro. Il bonus riguarda mobili o elettrodomestici per l’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.

Caro-bollette

Stanziati anche 2 miliardi contro il cosiddetto caro-bollette. “Al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell’importo di 2.000 milioni di euro che a tal fine sono trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022“.

Affitti under 31

Arrivano agevolazioni sugli affitti per tutti quei giovani, in un’età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro. Qualora stipulino un contratto di locazione per l’intera unità immobiliare o porzione di essa da destinare a propria abitazione principale, sempre che la stessa sia diversa dall’abitazione principale dei genitori, gli viene riconosciuta per i primi quattro anni, “una detrazione dall’imposta lorda pari al 20 per cento dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di euro 2.400 di detrazione”. 

App18

Confermata per il 2022 l’App 18 che dà ai diciottenni un bonus per acquisti culturali, ma con tetto legato all’Isee che non deve essere superiore a 25mila euro. Per questa carta elettronica vengono stanziati 230 milioni l’anno per i 18enni residenti e in possesso di permesso di soggiorno. La Carta, il cui importo sarà fissato con decreto ministeriale, varrà per teatri, cinema, concerti, libri, quotidiani, musica e film, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua. Per le violazioni è prevista disattivazione della carta e cancellazione dall’elenco degli accreditati.

Fondi alla cultura

Risorse per oltre 1 miliardo di euro destinate ai settori della cultura e dello spettacolo, dal cinema a biblioteche e archivi, fondazioni liriche, editoria, borghi. Incrementato a 750 milioni annui il Fondo per il cinema e introduzione per i lavoratori dello spettacolo del Set (fondo economico temporaneo), con una dotazione di 20 milioni per il 2022 e 40 milioni annui a decorrere dal 2023. Per le fondazioni liriche viene istituito un nuovo fondo con 100 milioni per il 2022 e 50 per il 2023. Venti milioni per contrastare la desertificazione dei borghi. 

Pmi in crisi

Arriva un fondo con una dotazione di 200 milioni di euro per l’anno 2022, 200 milioni di euro per l’anno 2023 e 200 milioni di euro per l’anno 2024, destinato a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni.

Riforma ammortizzatori sociali: le imprese chiedono chiarimenti “urgenti” al governo

Le associazioni che rappresentano la totalità del terziario di mercato, ConfcommercioAlleanza delle Cooperative Italiane, ConfesercentiFederdistribuzione, chiedono un incontro urgentissimo per un confronto con il Presidente Draghi e con il Ministro Orlando “al fine di verificare la disponibilità del Governo a individuare misure che possano mitigare l’impatto dei costi che le imprese rappresentate dovranno sostenere a regime. In particolare, le associazioni esprimono forte preoccupazione per la sostenibilità contributiva da parte delle imprese dei nuovi e più inclusivi ammortizzatori“. 

Sarà, pertanto, necessario – prosegue la nota congiunta– garantire un periodo transitorio congruo per l’entrata a regime dei nuovi strumenti, accompagnato da idonee misure di riduzione strutturale del costo del lavoro, come pure un chiaro meccanismo di bonus-malus relativamente al rapporto tra contributi e prestazioni“.

E’, inoltre, indispensabile – conclude la nota – approfondire i meccanismi introdotti e la congruità delle nuove tutele con le specificità delle imprese di questi settori secondo il principio enunciato di un reale universalismo differenziato”.

Avviso pubblico ristori agenzie di viaggio. Istanza bando 15 settembre 2020

Avviso pubblico ristori agenzie di viaggio. Istanza bando 15 settembre 2020

È stata pubblicata sul sito web del Ministero del Turismo la comunicazione contenente il testo dell’Avviso pubblico con il quale, secondo le modalità descritte all’articolo 3, commi 9-15, del decreto ministeriale 24 agosto 2021, le risorse del fondo di cui all’art. 1, comma 1 lettera b) dello stesso decreto ministeriale, vengono assegnate automaticamente ai soggetti che hanno presentato istanza di contributo in base al decreto dirigenziale 15 settembre 2020, rep. 35, recante Avviso pubblico ai sensi dell’articolo 3 comma 2 del decreto ministeriale 12 agosto 2020, n. 403.

La comunicazione contiene, oltre al citato Avviso pubblico, 3 allegati.

L’allegato 1 è costituito dall’elenco dei beneficiari del contributo, che è definito “contributo teorico” in quanto lo stesso deve essere verificato mediante inserimento nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato, sulla base delle concessioni già maturate da parte del singolo beneficiario.

L’allegato 2 rimanda al modulo che i potenziali beneficiari, che avessero avuto modifiche di codice IBAN rispetto alle precedenti erogazioni di ristori di cui al bando del 2020, dovranno compilare e inviare all’indirizzo di posta elettronica certificata mailto:dir.programmazione@pec.ministeroturismo.gov.itponendo, nell’oggetto della comunicazione la frase “Fondo 128 milioni-comunicazione IBAN”.

L’allegato 3 rimanda al testo del modulo “Format aiuti di Stato” che le imprese evidenziate in giallo nell’elenco di cui all’allegato 1 dovranno compilare e inviare – entro il termine massimo di 10 giorni continuativi dal 28 ottobre corrente anno – all’indirizzo di posta elettronica certificata mailto:dir.programmazione@pec.ministeroturismo.gov.it.

A supporto dei soggetti ai quali è richiesta la compilazione di quest’ultimo allegato, sono pubblicate nella comunicazione anche delle istruzioni per la compilazione.