Terza edizione del corso sul Turismo delle Radici

Terza edizione del corso sul Turismo delle Radici

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, SDI Confcommercio ripropone il corso, patrocinato dall’Università della Calabria e del MAECI, sul “Turismo delle Radici”. La terza edizione è in partenza in modalità online l’11 gennaio 2024. Rimangono gli ultimi posti disponibili!

Il corso si rivolge agli operatori del settore turistico, in particolare alle seguenti figure professionali: tour operator, agenzie di viaggi, guide ed accompagnatori turistici, strutture ricettive, fornitori di servizi di accoglienza, transfer, amministratori, associazioni, ristoratori e pubblici esercizi, operatori pubblici.

Il corso, dal taglio pratico ed operativo, si prefigge di fornire conoscenze e competenze sul fenomeno del turismo delle radici, strumenti adeguati e strategie efficaci per poter attirare questo specifico segmento di mercato e soddisfare al meglio le sue esigenze ed attese in termini di servizi offerti.

Le lezioni si terranno in FAD sincrona. Complessivamente il corso avrà una durata di 50 ore (2 mesi) suddivise in 2 lezioni settimanali.

Ai corsisti verrà consegnato tutto il materiale di supporto e sarà inoltre possibile interagire durante il corso con assistenza da remoto post-lezioni.

Docenti del corso sono: Sonia Ferrari, Professore associato di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale presso l’Università della Calabria e Tiziana Nicotera, Cultore della materia in marketing del Turismo e Marketing Territoriale presso l’Unical. Autrici del “Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia” edito da Egea tradotto anche come e-book in lingua inglese e spagnola.

Possono accedere al corso tutti coloro che siano in possesso del Diploma scuola secondaria di secondo grado.

Attestato di frequenza e profitto al termine del superamento della valutazione finale consistente in una prova scritta e un colloquio orale.

Per maggiori informazioni e per prenotarsi al corso manda una email a sdi@sdiconfcommercio.it oppure chiama allo 098477181.

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Internazionalizzazione PMI. Contributi dalla Regione Calabria

Internazionalizzazione PMI. Contributi dalla Regione Calabria

La Regione Calabria ha pubblicato in pre-informazione un avviso per accompagnare le PMI calabresi nei processi di apertura e/o incremento dell’export, di diversificazione dei mercati di sbocco e di utilizzo di canali anche “digitali”.

La misura si rivolge alle Micro, Piccole e Medie imprese. I soggetti economici possono partecipare singolarmente o aggregati in associazioni temporanee di imprese (ATI) o di scopo (ATS) o Reti di imprese o Consorzi, a prescindere dal settore economico, con le sole esclusioni fissate dalle norme su aiuti (pesca e acquacoltura, produzione primaria prodotti agricoli..).

Interventi finanziabili devono essere riconducibili a o più delle tipologie/linee di seguito elencate:

Linea A: Definizione di un progetto per l’internazionalizzazione (piano export), che dovrà contenere, a titolo esemplificativo e non esaustivo: motivazioni, obiettivi e strategie commerciali internazionali, modello di business e proposta di valore, mercati esteri target, piano operativo che riporti anche gli strumenti e le risorse umane e finanziarie previsti per l’implementazione del piano per l’export, con definizione di milestone, cronoprogrammi, meccanismi di verifica e di revisione del piano. Le attività consulenziali, finalizzate alla preparazione di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto (con esclusione dei soli studi relativi ai mercati obiettivo), potranno essere comprensive di un piano export digitale.

Linea B: Servizi specialistici per l’export. I servizi finalizzati all’accrescimento delle potenzialità di export del beneficiario, saranno diretti a:

  • conseguimento di certificazioni di prodotto/processo che consentono l’accesso ai mercati esteri (es. Agroalimentare per UK: BRC, ecc.),
  • certificazioni aziendali per l’ottenimento dello status di operatore economico autorizzati o di altre figure e qualificazioni richieste per il commercio internazionale e dagli accordi di libero scambio con paesi terzi;
  • consulenza per ottenimento di marchi, brevetti o altre forme di protezione della proprietà intellettuale internazionali, nonchè assistenza legale in materia doganale, contrattuale, fiscale, per l’export nei singoli paesi;
  • utilizzo di TEM (temporary export manager) e/o DEM (digitale export manager), ad integrazione delle funzioni aziendali, funzionale allo sviluppo delle competenze interne del beneficiario per l’export;
  • consulenze per ricerca operatori esteri e assistenza per organizzazione incontri commerciali;
  • consulenza per business on line diretta all’utilizzo di piattaforme/marketplace, sistemi di smart payment internazionali, ecc.;
  • consulenze per la realizzazione di video e materiali di comunicazione digitali redatti in lingua diversa dall’italiano;
  • consulenze per la realizzazione di campagne di comunicazione e marketing digitale finalizzati all’export, comprese vetrine digitali in lingua estera;
  • consulenze per la promozione dei siti web attraverso, azioni di search engine marketing (seo e paid adv) e metodologie similari;
  • spese per la registrazione di APP e/o applicativi a livello internazionale connesse alle iniziative promozionali virtuali ammesse.

Linea C: partecipazioni a manifestazioni fieristiche e/o saloni internazionali e/o rilevanti eventi commerciali o divulgativi (questi ultimi diretti solo alle imprese Startup e PMI innovative) di livello internazionale:

Le iniziative dovranno essere presenti sul catalogo fiere internazionali certificato AEFI o svolte direttamente all’estero e/o inserite in circuiti/cataloghi internazionali e, ove ricorre, potranno anche svolgersi in modalità virtuale; sono comprese la creazione e attivazione di spazi fisici (show-room/spazi espositivi/vetrine) per la promozione dei prodotti sui mercati esteri.

I progetti presentati non devono ricomprendere attività che sono parte di operazioni di delocalizzazione/trasferimento in Calabria da altri paesi UE o altre regioni italiane

Le spese ammissibili sono le seguenti:

Servizi di consulenza specialistica per piani per l’export, studi di fattibilità e servizi di supporto all’internazionalizzazione I fornitori devono aver maturato esperienza minima di 3 anni e il valore delle consulenze prestate deve essere minimo 3 volte il costo del servizio richiesto dall’impresa partecipante.

Costi di partecipazione alle fiere/mostre. I costi ammissibili corrispondono ai costi sostenuti per la locazione, l’installazione e la gestione dello stand in occasione della partecipazione di un’impresa ad una determinata fiera o mostra:

  • affitto spazio espositivo presso fiere e/o saloni internazionali;
  • noleggio e allestimento di stand alle fiere e saloni internazionali;
  • servizi di interpretariato e traduzione connessi alla partecipazione a fiere e saloni internazionali;
  • servizi di trasporto, assicurativi e similari connessi al trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente presso le fiere e saloni internazionali;
  • servizi di trasporto, assicurativi e similari connessi al trasporto di campionari specifici utilizzati ai fini delle dimostrazioni di fasi di lavorazione artigianale con finalità promozionale;
  • compenso lordo (costo aziendale, comprensivo di tutti gli oneri a carico dell’impresa) del personale per la dimostrazione di fasi di lavorazione/realizzazione di degustazioni in occasione delle fiere e saloni internazionali, al netto di spese di trasferta vitto e alloggio.

È previsto un investimento minimo di 15.000 Euro fino ad un massimo di 200.000 Euro (aiuti art. 18 e 19 Reg. 651/14)

Tali soglie restano valide anche nel caso di domande presentate da aggregazioni di imprese.

La dotazione finanziaria è pari a €5.500.000,00.

Le domande vanno presentate telematicamente e sono valutate in ordine cronologico di presentazione domanda, utilizzando criteri oggettivi di tipo automatico, coerenti con criteri selezione PR 21/27 approvati (vedi griglia)

Il punteggio massimo attribuibile per la valutazione di merito è pari a 100 punti.

Sono ritenute finanziabili le domande che, a seguito della valutazione di merito effettuata in ordine cronologico di presentazione, avranno riportato un punteggio uguale o superiore a 60 punti, fino al completo assorbimento delle risorse disponibili.

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Modello ISEE 2024. Presentalo col nostro CAF

Modello ISEE 2024. Presentalo col nostro CAF

La presentazione dell’ISEE è il bigliettino da visita per poter accedere a numerosi bonus ed agevolazioni legati alla condizione reddituale.

L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è lo strumento che viene adottato da molti Enti Pubblici e Privati per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata o riduzioni del costo dei servizi di pubblica utilità.

Deve essere presentato anche dagli studenti universitari quando si iscrivono all’anno accademico per accedere ad agevolazioni, quali Borse di studio, Posti alloggio, Servizio mensa, oltre che per inquadrare lo studente nella corretta fascia di contribuzione universitaria. La mancata presentazione comporta, automaticamente, l’attribuzione dell’aliquota più alta di contribuzione e quindi la tassa maggiore applicata dalla propria università.

La situazione economica è valutata tenendo conto del reddito e del patrimonio di tutti i componenti e della composizione del nucleo familiare, è in pratica la “carta di identità” economica del nucleo familiare. Spesso le prestazioni per cui si richiede l’ISEE non sono nazionali ma locali, quindi anche le informazioni e i requisiti di accesso possono cambiare da Comune a Comune e dipendono dal nucleo famigliare, dal luogo e dalla singola prestazione richiesta.

Il modello ISEE va rinnovato ogni anno. L’ ISEE 2023 scade il 31/12/2023. Il rinnovo dello stesso può essere richiesto dal successivo 1 gennaio per avere poi una validità fino al 31 dicembre dello stesso anno. Per richiedere la certificazione ISEE per l’anno 2024 basterà soltanto fornire all’intermediario fiscale l’intera documentazione relativa alla situazione economica facente riferimento al periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022.

Non farti trovare impreparato, ma prepara già i documenti da portare all’intermediario.

Ecco cosa serve:

  • dati anagrafici di tutti i componenti del nucleo familiare;
  • redditi percepiti due anni precedenti la compilazione;
  • dati del patrimonio mobiliare al 31/12/2022 (saldo e giacenza media dei conti correnti, fondi, titoli, valore delle polizie assicurative e patrimonio netto per i lavoratori autonomi)
  • dati del patrimonio immobiliare al 31/12/2022,
  • targhe autoveicoli, motoveicoli e imbarcazioni.

Per presentare l’aggiornamento dell’ISEE per l’anno 2023 si deve considerare che il tempo a disposizione è in relazione alla prestazione che si intende ricevere.

Il modello Isee è un documento essenziale, da presentare dai primi giorni di gennaio 2023, per continuare a beneficiare, rinnovare o richiedere diversi sussidi economici INPS, come:

  • Reddito e Pensione di cittadinanza;
  • Bonus economici (riduzione delle bollette di luce, gas, acqua);
  • Assegno Unico;
  • Riduzione canone del telefono;
  • Conto corrente a zero spese;
  • Saldo e stralcio cartelle riscossione Agenzia delle Entrate;
  • Esenzione ticket sanitario;
  • Assegno di maternità e assegno nucleo familiare numeroso erogati dai Comuni, bonus bebé, bonus asilo nido;
  • Esenzione o riduzione tasse scolastiche e universitarie (bonus libri, trasporto, mensa, abitazione, centri estivi);
  • Iscrizione asilo nido;
  • Riduzioni trasporto pubblico;
  • Accesso a strutture socio residenziali;
  • Accesso a prestazioni per il diritto allo studio universitario;

e tanti altri bonus!

Hai bisogno di una consulenza telefonica sull’Isee 2024?

Chiama subito al 0983-859021.

Oppure vieni a trovarci presso i nostri uffici di Confcommercio di via Metaponto a Corigliano Rossano.

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Assegno di inclusione. Al via le domande

Assegno di inclusione. Al via le domande

Il Decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023, artt. 1 – 13) ha introdotto come misura di sostegno economico finalizzato all’inserimento lavorativo l’Assegno di inclusione, che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2024 in sostituzione del Reddito di cittadinanza.

In questi giorni l’INPS sta inviando un messaggio ai cittadini che hanno percepito il Reddito di cittadinanza nel 2023 in cui li informa della sospensione della prestazione. Come stabilito con la Legge di Bilancio 2023 la misura sarà infatti abrogata a partire dal 1° gennaio 2024.

La nuova prestazione spetterà ai nuclei familiari con disabilità, o con componenti che siano minorenni o di età almeno pari a 60 anni compiuti.

I nuclei familiari al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza, residenza e soggiorno nell’Unione o titolarità del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o status di protezione internazionale;
  • residenza in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, rispetto al momento della presentazione della domanda;
  • condizione economica, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:

ISEE, in corso di validità, non superiore a euro 9.360;

reddito familiare inferiore a 6.000 annui euro moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza;

– un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore ad euro 30.000;

– un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, aumentata di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, e incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo. Questi massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo;

– godimento di beni durevoli: nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, né avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto nonché di aeromobili di ogni genere;

– per il beneficiario dell’assegno di inclusione, la mancata sottoposizione a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di sentenze definitive di condanna.

Importo ed  modalità di erogazione

Il beneficio economico dell’Assegno di inclusione erogato su base annua è composto da un’integrazione del reddito familiare di importo massimo pari a 6.000 euro annui e da un’integrazione spettante in caso di abitazione concessa in locazione con contratto registrato, di importo massimo pari a 3.360 annui. È stabilito un importo minimo pari a 480 euro annui.

È erogato per massimo di 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Viene erogato attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, denominato “Carta di inclusione”. L’Assegno di inclusione è compatibile con ogni strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

Cumulabilità con i redditi da lavoro

Nel caso di avvio di un’attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti del nucleo familiare, è prevista una soglia di 3.000 euro lordi annui, entro la quale il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico. Se si supera questo importo deve essere inviata comunicazione all’INPS, entro 30 giorni. Il reddito da lavoro eccedente la soglia concorre alla determinazione del beneficio economico a partire dal mese successivo a quello della variazione e fino a quando non è recepito nell’ISEE per l’intera annualità.

L’avvio di un’attività d’impresa oppure di lavoro autonomo, che sia stata svolta sia in forma individuale che di partecipazione, da parte di uno o più componenti del nucleo familiare nel corso dell’erogazione dell’assegno di inclusione, deve essere comunicata all’INPS entro il giorno antecedente all’inizio della stessa pena la decadenza dal beneficio stesso.

Nel caso di nuova attività lavorativa, a titolo di incentivo, il beneficiario continua a fruire dell’assegno di inclusione:

  • senza variazioni per i primi due mesi della condizione occupazionale;
  • con importo aggiornato ogni trimestre tenendo conto della parte di reddito eccedente l’importo di 3.000 euro lordi annui, per i periodi successivi.

Per informazioni e presentazione della domanda vieni a trovarci presso i nostri uffici Confcommercio di via Metaponto a Corigliano Rossano oppure chiamaci allo 0983859021

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Le Comunità Energetiche in Calabria: verso un futuro sostenibile e condiviso

Le Comunità Energetiche in Calabria: verso un futuro sostenibile e condiviso

Confcommercio incontra l’assessore alle attività produttive della Regione Calabria, Rosario Varì. Algieri: “Dobbiamo cogliere le sfide del futuro per sostenere le imprese e i cittadini”.

La transizione verso un sistema energetico più sostenibile è un obiettivo globale che coinvolge comunità di tutto il mondo. In Calabria, Regione ricca di risorse naturali e con un forte legame con il territorio, le comunità energetiche stanno emergendo come una soluzione innovativa per promuovere l’uso di energie rinnovabili e decentralizzare la produzione di energia. Questo il tema al centro dell’incontro tenutosi in Confcommercio Calabria aperto dai saluti del Presidente Klaus Algieri e concluso dall’intervento dell’Assessore alle attività produttive della Regione Calabria, Rosario Varì.

L’incontro ha visto poi l’intervento tecnico del prof. Daniele Menniti, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria che ha presentato tutte le potenzialità delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) soprattutto da un punto di vista delle imprese.

“L’ultimo anno ha visto le imprese e non solo fronteggiare un incremento dei costi energetici significativo che ha inciso profondamente sui bilanci – ha dichiarato il Presidente Klaus Algieri – questo ci spinge come Confcommercio a interrogarci su possibili soluzioni per uscire fuori dalla dipendenza energetica e su ciò che possiamo fare come imprese. Questo incontro è frutto di questo processo. Ringrazio l’Assessore Varì per aver accettato il nostro invito questo è sintomo di una Regione che dialoga con i corpi intermedi, li ascolta e non rimane chiusa tra le mura dei palazzi”.

L’Assessore Varì nel suo intervento ha esposto tutte le iniziative messe in campo dalla Regione per sostenere la transizione energetica dichiarando “La Calabria è una regione caratterizzata da un’abbondanza di risorse naturali, tra cui un’irradiazione solare significativa, venti costanti e risorse idriche. Sfruttare l’opportunità di raggiungere l’autonomia nella generazione di energia elettrica è cruciale. La diffusione delle CER non solo comporta un risparmio per la comunità, ma anche preserva la continuità nei servizi pubblici, specialmente durante situazioni di crisi energetica causate da eventi geopolitici recenti. Per questo motivo, il processo di trasformazione avviato deve essere consapevole e significativo e deve coinvolgere necessariamente l’intera comunità e il territorio.”.

Dall’incontro è poi emerso che, grazie anche agli interventi della Regione, la Calabria sia tra le prime in termini di creazione di comunità energetiche rinnovabili e ciò rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e l’indipendenza energetica. Sfruttando risorse rinnovabili per la produzione di energia, le nostre comunità non solo contribuiscono a preservare l’ambiente, ma anche a garantire una maggiore sicurezza e resilienza nell’approvvigionamento energetico.