Modello ISEE 2024. Presentalo col nostro CAF

Modello ISEE 2024. Presentalo col nostro CAF

La presentazione dell’ISEE è il bigliettino da visita per poter accedere a numerosi bonus ed agevolazioni legati alla condizione reddituale.

L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è lo strumento che viene adottato da molti Enti Pubblici e Privati per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata o riduzioni del costo dei servizi di pubblica utilità.

Deve essere presentato anche dagli studenti universitari quando si iscrivono all’anno accademico per accedere ad agevolazioni, quali Borse di studio, Posti alloggio, Servizio mensa, oltre che per inquadrare lo studente nella corretta fascia di contribuzione universitaria. La mancata presentazione comporta, automaticamente, l’attribuzione dell’aliquota più alta di contribuzione e quindi la tassa maggiore applicata dalla propria università.

La situazione economica è valutata tenendo conto del reddito e del patrimonio di tutti i componenti e della composizione del nucleo familiare, è in pratica la “carta di identità” economica del nucleo familiare. Spesso le prestazioni per cui si richiede l’ISEE non sono nazionali ma locali, quindi anche le informazioni e i requisiti di accesso possono cambiare da Comune a Comune e dipendono dal nucleo famigliare, dal luogo e dalla singola prestazione richiesta.

Il modello ISEE va rinnovato ogni anno. L’ ISEE 2023 scade il 31/12/2023. Il rinnovo dello stesso può essere richiesto dal successivo 1 gennaio per avere poi una validità fino al 31 dicembre dello stesso anno. Per richiedere la certificazione ISEE per l’anno 2024 basterà soltanto fornire all’intermediario fiscale l’intera documentazione relativa alla situazione economica facente riferimento al periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022.

Non farti trovare impreparato, ma prepara già i documenti da portare all’intermediario.

Ecco cosa serve:

  • dati anagrafici di tutti i componenti del nucleo familiare;
  • redditi percepiti due anni precedenti la compilazione;
  • dati del patrimonio mobiliare al 31/12/2022 (saldo e giacenza media dei conti correnti, fondi, titoli, valore delle polizie assicurative e patrimonio netto per i lavoratori autonomi)
  • dati del patrimonio immobiliare al 31/12/2022,
  • targhe autoveicoli, motoveicoli e imbarcazioni.

Per presentare l’aggiornamento dell’ISEE per l’anno 2023 si deve considerare che il tempo a disposizione è in relazione alla prestazione che si intende ricevere.

Il modello Isee è un documento essenziale, da presentare dai primi giorni di gennaio 2023, per continuare a beneficiare, rinnovare o richiedere diversi sussidi economici INPS, come:

  • Reddito e Pensione di cittadinanza;
  • Bonus economici (riduzione delle bollette di luce, gas, acqua);
  • Assegno Unico;
  • Riduzione canone del telefono;
  • Conto corrente a zero spese;
  • Saldo e stralcio cartelle riscossione Agenzia delle Entrate;
  • Esenzione ticket sanitario;
  • Assegno di maternità e assegno nucleo familiare numeroso erogati dai Comuni, bonus bebé, bonus asilo nido;
  • Esenzione o riduzione tasse scolastiche e universitarie (bonus libri, trasporto, mensa, abitazione, centri estivi);
  • Iscrizione asilo nido;
  • Riduzioni trasporto pubblico;
  • Accesso a strutture socio residenziali;
  • Accesso a prestazioni per il diritto allo studio universitario;

e tanti altri bonus!

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Assegno di inclusione. Al via le domande

Assegno di inclusione. Al via le domande

Il Decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023, artt. 1 – 13) ha introdotto come misura di sostegno economico finalizzato all’inserimento lavorativo l’Assegno di inclusione, che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2024 in sostituzione del Reddito di cittadinanza.

In questi giorni l’INPS sta inviando un messaggio ai cittadini che hanno percepito il Reddito di cittadinanza nel 2023 in cui li informa della sospensione della prestazione. Come stabilito con la Legge di Bilancio 2023 la misura sarà infatti abrogata a partire dal 1° gennaio 2024.

La nuova prestazione spetterà ai nuclei familiari con disabilità, o con componenti che siano minorenni o di età almeno pari a 60 anni compiuti.

I nuclei familiari al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza, residenza e soggiorno nell’Unione o titolarità del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o status di protezione internazionale;
  • residenza in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, rispetto al momento della presentazione della domanda;
  • condizione economica, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:

ISEE, in corso di validità, non superiore a euro 9.360;

reddito familiare inferiore a 6.000 annui euro moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza;

– un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore ad euro 30.000;

– un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, aumentata di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, e incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo. Questi massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo;

– godimento di beni durevoli: nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, né avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto nonché di aeromobili di ogni genere;

– per il beneficiario dell’assegno di inclusione, la mancata sottoposizione a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di sentenze definitive di condanna.

Importo ed  modalità di erogazione

Il beneficio economico dell’Assegno di inclusione erogato su base annua è composto da un’integrazione del reddito familiare di importo massimo pari a 6.000 euro annui e da un’integrazione spettante in caso di abitazione concessa in locazione con contratto registrato, di importo massimo pari a 3.360 annui. È stabilito un importo minimo pari a 480 euro annui.

È erogato per massimo di 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Viene erogato attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile, denominato “Carta di inclusione”. L’Assegno di inclusione è compatibile con ogni strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

Cumulabilità con i redditi da lavoro

Nel caso di avvio di un’attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti del nucleo familiare, è prevista una soglia di 3.000 euro lordi annui, entro la quale il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico. Se si supera questo importo deve essere inviata comunicazione all’INPS, entro 30 giorni. Il reddito da lavoro eccedente la soglia concorre alla determinazione del beneficio economico a partire dal mese successivo a quello della variazione e fino a quando non è recepito nell’ISEE per l’intera annualità.

L’avvio di un’attività d’impresa oppure di lavoro autonomo, che sia stata svolta sia in forma individuale che di partecipazione, da parte di uno o più componenti del nucleo familiare nel corso dell’erogazione dell’assegno di inclusione, deve essere comunicata all’INPS entro il giorno antecedente all’inizio della stessa pena la decadenza dal beneficio stesso.

Nel caso di nuova attività lavorativa, a titolo di incentivo, il beneficiario continua a fruire dell’assegno di inclusione:

  • senza variazioni per i primi due mesi della condizione occupazionale;
  • con importo aggiornato ogni trimestre tenendo conto della parte di reddito eccedente l’importo di 3.000 euro lordi annui, per i periodi successivi.

Per informazioni e presentazione della domanda vieni a trovarci presso i nostri uffici Confcommercio di via Metaponto a Corigliano Rossano oppure chiamaci allo 0983859021

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Le Comunità Energetiche in Calabria: verso un futuro sostenibile e condiviso

Le Comunità Energetiche in Calabria: verso un futuro sostenibile e condiviso

Confcommercio incontra l’assessore alle attività produttive della Regione Calabria, Rosario Varì. Algieri: “Dobbiamo cogliere le sfide del futuro per sostenere le imprese e i cittadini”.

La transizione verso un sistema energetico più sostenibile è un obiettivo globale che coinvolge comunità di tutto il mondo. In Calabria, Regione ricca di risorse naturali e con un forte legame con il territorio, le comunità energetiche stanno emergendo come una soluzione innovativa per promuovere l’uso di energie rinnovabili e decentralizzare la produzione di energia. Questo il tema al centro dell’incontro tenutosi in Confcommercio Calabria aperto dai saluti del Presidente Klaus Algieri e concluso dall’intervento dell’Assessore alle attività produttive della Regione Calabria, Rosario Varì.

L’incontro ha visto poi l’intervento tecnico del prof. Daniele Menniti, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria che ha presentato tutte le potenzialità delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) soprattutto da un punto di vista delle imprese.

“L’ultimo anno ha visto le imprese e non solo fronteggiare un incremento dei costi energetici significativo che ha inciso profondamente sui bilanci – ha dichiarato il Presidente Klaus Algieri – questo ci spinge come Confcommercio a interrogarci su possibili soluzioni per uscire fuori dalla dipendenza energetica e su ciò che possiamo fare come imprese. Questo incontro è frutto di questo processo. Ringrazio l’Assessore Varì per aver accettato il nostro invito questo è sintomo di una Regione che dialoga con i corpi intermedi, li ascolta e non rimane chiusa tra le mura dei palazzi”.

L’Assessore Varì nel suo intervento ha esposto tutte le iniziative messe in campo dalla Regione per sostenere la transizione energetica dichiarando “La Calabria è una regione caratterizzata da un’abbondanza di risorse naturali, tra cui un’irradiazione solare significativa, venti costanti e risorse idriche. Sfruttare l’opportunità di raggiungere l’autonomia nella generazione di energia elettrica è cruciale. La diffusione delle CER non solo comporta un risparmio per la comunità, ma anche preserva la continuità nei servizi pubblici, specialmente durante situazioni di crisi energetica causate da eventi geopolitici recenti. Per questo motivo, il processo di trasformazione avviato deve essere consapevole e significativo e deve coinvolgere necessariamente l’intera comunità e il territorio.”.

Dall’incontro è poi emerso che, grazie anche agli interventi della Regione, la Calabria sia tra le prime in termini di creazione di comunità energetiche rinnovabili e ciò rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e l’indipendenza energetica. Sfruttando risorse rinnovabili per la produzione di energia, le nostre comunità non solo contribuiscono a preservare l’ambiente, ma anche a garantire una maggiore sicurezza e resilienza nell’approvvigionamento energetico.

Regione Calabria. Contributi alle PMI per servizi avanzati ed innovativi

Regione Calabria. Contributi alle PMI per servizi avanzati ed innovativi

La Regione Calabria ha pubblicato un avviso con cui intende sostenere l’innovazione di prodotto e di processo del sistema produttivo regionale, nonché migliorare gli assetti organizzativi, gestionali e commerciali, implementare i modelli di produzione “circolari” e i processi di digitalizzazione della gestione d’impresa.

Possono presentare domanda le PMI singole o aggregate (in ATI, ATS, Reti di Imprese o Consorzi), a prescindere dal settore economico, con le sole esclusioni fissate dalle norme su aiuti (pesca e acquacoltura, produzione primaria prodotti agricoli) e altri settori esclusi (case da gioco, produzione armi, ecc.)

Interventi finanziabili

  1. Acquisizione di servizi di consulenza finalizzati alla realizzazione/miglioramento di nuovi prodotti, processi o servizi e alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo:
  2. Progettazione di sistemi per il monitoraggio di consumi e sprechi di materiali di produzione;
  3. Studi di innovazione di prodotto che consentano di limitare l’utilizzo delle risorse nel ciclo produttivo ed il loro riuso (es: riutilizzo dell’acqua nei cicli produttivi, riutilizzo degli scarti di produzione);
  4. Studi per la realizzazione di prototipi per la gestione del ciclo integrato delle acque ed il riciclo delle materie prime di produzione;
  5. Analisi e supporto specialistico per l’introduzione di nuove tecnologie finalizzate ad aumentare tempo di vita dei prodotti (scadenza);
  6. Nuovi packaging che consentano il recupero di materiali (es: imballaggi);
  7. Studio di sistemi per aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri (es: lattine alluminio, bottiglie PET), da destinare all’industria, prima che gli stessi finiscano nei processi di raccolta ordinaria dei rifiuti.

B.1 Acquisizione di servizi di consulenza finalizzati l’applicazione di una o più tecnologie abilitanti nei processi produttivi delle imprese quali, a titolo esemplificativo:

  1. Progettazione di sistemi per l’utilizzo del cloud computing nei processi aziendali;
  2. Consulenza per l’introduzione di soluzioni per la sicurezza informatica aziendale (cyber security);
  3. Servizi di prototipazione rapida per lo sviluppo di nuovi prodotti da testare sul mercato;
  4. Servizi per l’implementazione di sistemi di visualizzazione (es: realtà aumentata) integrati con il ciclo produttivo;
  5. Servizi per l’introduzione di tecnologia robotica avanzata al processo di produzione;
  6. Servizi di personalizzazione del prodotto mediante stampa di prototipi in 3D;
  7. Studi per l’implementazione di sistemi di interconnessione tra le macchine di produzione, attraverso sensori (internet delle cose);

B.2 Servizi di consulenza per l’adozione di nuovi modelli organizzativi per migliorare e innovare significativamente i processi gestionali, finanziari e commerciali delle aziende.

Sono ammissibili:

  • Spese per servizi di consulenza avanzati per la realizzazione degli interventi di cui alle Linee A-B precedenti erogati da fornitori qualificati.
  • Costi per il conseguimento di certificazioni e/o attestazioni di conformità

È previsto un investimento minimo di 15.000 Euro fino ad un massimo di 200.000 Euro (aiuti art. 18 Reg. 651/14).

L’intensità di aiuto sarà pari al 50% delle spese ammissibili fino all’ammontare massimo del contributo di euro 100.000,00.

Le domande sono valutate in ordine cronologico di presentazione domanda, utilizzando criteri oggettivi di tipo automatico, coerenti con criteri selezione PR 21/27 approvati (Accesso con Min 60 punti su 100).

Le domande e i relativi allegati potranno essere inseriti sulla piattaforma di FinCalabra a partire dalle ore 10:00 del giorno 15/01/2024 e fino alle ore 16:00 del giorno 14/02/2024.

L’invio definitivo delle domande precedentemente predisposte è previsto per il giorno 15/02/2024 a partire dalle ore 10:00 fino alle ore 16:00.

A Corigliano – Rossano un nuovo corso SAB

A Corigliano – Rossano un nuovo corso SAB

Il 20 dicembre inizia a Corigliano Rossano un nuovo corso abilitante alla somministrazione e la vendita al pubblico di alimenti e bevande. Rimangono gli ultimi posti per potersi iscrivere.

Il corso ha una durata complessiva di 100 ore e possono iscriversi coloro che abbiano raggiunto la maggiore età e assolto l’obbligo scolastico. Il 30% delle lezioni si svolge in F.A.D. (formazione a distanza) e il restante 70% in aula. È tollerato inoltre il 20% delle assenze.

Il costo è di €470, rateizzabile con un acconto di €150 al momento dell’iscrizione e saldo presso gli uffici di Confcommercio di Corigliano prima della fine del corso.

Tra gli argomenti trattati nelle lezioni Contabilità e legislazione fiscale; Merceologia; Economia aziendale; Marketing; Sicurezza sul lavoro.

Al termine del corso verrà rilasciato ad ogni partecipante un attestato riconosciuto dalla Regione Calabria, valido su tutto il territorio nazionale.

Assicurati un posto al corso. Per iscrizioni e informazioni contatta i nostri uffici di Corigliano – Rossano via Metaponto – tel. 0983 859021, email corigliano@confcommercio.cs.it

Le risposte alle domande più frequenti

Quanto dura un corso SAB?
Il corso ha una durata complessiva di 100 ore e possono iscriversi coloro che abbiano raggiunto la maggiore età e abbiano assolto l’obbligo scolastico.
Per quali attività è obbligatorio l’attestato?
Le attività per le quali è obbligatorio avere l’attestato rilasciato dal corso SAB sono:
• ristoranti e pizzerie;
• supermercati, minimarket e negozi alimentari;
• fast-food e tavole calde, rosticcerie;
• bar, gelaterie e caffetterie;
• macellerie;
• enoteche;
• farmasanitarie e negozi che vendono prodotti per l’infanzia;
• rivendite di integratori alimentari.
Come si svolge l'esame sab?
L’esame finale è articolato in una prova scritta ed una orale. La prova scritta consiste nella risoluzione, alla presenza della commissione d’esame, di trenta domande a risposta multipla.
Che cosa si studia in un Corso SAB?
• Riconoscimento merceologico ed etichettatura – 10 ore
• Manipolazione igienica e sicura degli alimenti – 30 ore
• Sicurezza sui luoghi di lavoro – 20 ore
• Avviamento e gestione dell’azienda – 20 ore
• Organizzazione e gestione operativa dell’azienda – 20 ore