Accordo AICE – Confcommercio Cosenza per l’internazionalizzazione delle imprese

Accordo AICE – Confcommercio Cosenza per l’internazionalizzazione delle imprese

Nuova convenzione per i nostri associati per la promozione e l’offerta di servizi per l’internazionalizzazione ed il commercio estero.

Aice – Associazione Italiana Commercio estero si occupa di rappresentare e tutelare gli interessi delle imprese italiane che svolgono attività di commercio con l’estero (import, export, trading ecc.) e di servizio a tali attività (trasporti internazionali, servizi bancari e finanziari, documentazione import/export ecc).

Le imprese associate potranno richiedere attraverso lo Sportello Aice di Concommercio Cosenza un’ampia gamma di servizi per il supporto all’internazionalizzazione.

Aice è un’Associazione imprenditoriale senza scopo di lucro che da oltre 70 anni rappresenta specificamente, unica in Italia, gli interessi delle aziende italiane che svolgono in prevalenza attività di commercio con l’estero, sia in import che in export, oppure che intendono sviluppare la propria attività sui mercati esteri.

Grazie all’esperienza maturata ed alle sue strutture organizzative costantemente aggiornate, Aice offre alle aziende associate un’assistenza competente e completa su tutte le problematiche del settore, mantenendo, allo stesso tempo, un rapporto costante a livello istituzionale con le massime autorità nazionali e internazionali.

Aice mette a disposizione degli operatori italiani, in un contesto mondiale in cui i mercati si aprono e le logiche dell’interscambio si diffondono, un patrimonio consolidato di professionalità, contatti e conoscenze.

L’obiettivo di Aice è di tutelare gli interessi degli associati e contribuire al loro sviluppo, offrendo una gamma di servizi che permettano di migliorare il loro posizionamento e la loro immagine sui mercati internazionali.

Per maggiori informazioni contatta i nostri uffici o visita la nostra AREA RISERVATA.

Fiavet Calabria. Giuseppe Giovanni Zampino riconfermato alla guida

Fiavet Calabria. Giuseppe Giovanni Zampino riconfermato alla guida

L’Assemblea dei soci Fiavet Calabria, la federazione che rappresenta le imprese viaggi e turismo, ha rieletto all’unanimità Giuseppe Giovanni Zampino alla sua guida per il prossimo triennio.

Nel corso della riunione, svoltasi in modalità telematica a causa delle pandemia covid, sono stati eletti anche i nuovi consiglieri e i componenti del collegio dei revisori. Ad affiancare il Presidente Zampino saranno infatti Marcello Gianluca (nominato vicepresidente), Alessio Luigi, Caruso Francesco, Cattolico vincenzo, Piraino Antonio, Pizzo Andrea, Scolieri Melissa, per il Consiglio Direttivo, Pace Umberto, Stanizzi Gianfranco, Veramo Renato, per il Collegio dei Revisori.

L’Assemblea si è svolta alla presenza del Presidente di Confcommercio Calabria, Klaus Algieri e del Direttore, Maria Santagata. Il Presidente Algieri nel congratularsi con il rieletto presidente Zampino ha espresso anche la sua soddisfazione per il rinnovato legame tra le due associazioni datoriali.

Zampino nel suo discorso ha ringraziato tutti gli associati per la fiducia accordatogli, il Presidente Algieri e il Direttore Santagada per la disponibilità che Confcommercio Calabria ha mostrato a supporto di Fiavet e infine, ha illustrato le linee programmatiche del triennio 2021-2023 che verranno perseguite consci del difficile momento che tutto il settore turismo sta vivendo a causa della pandemia da Covid-19.

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Webinar. I 10 passi da fare per vendere on-line

Webinar. I 10 passi da fare per vendere on-line

Federmobili organizza il 12 Aprile dalle 9:30 alle 12:30 un seminario in diretta online sull’importanza delle vendite online e la loro evoluzione.

Infatti, il modello di vendita attraverso e-commerce è ormai una realtà matura e ha subito una fortissima accelerazione a causa dell’attuale pandemia.

Attraverso un decalogo di riferimento verrà fornita una traccia operativa per arrivare preparati alla vendita on-line senza trovarsi sorprese in termini di gestione, comunicazione e costi.

Per maggiori informazioni https://www.federmobili.it/evento/eminario-in-diretta-on-line-i-10-passi-da-fare-per-vendere-on-line/

Fonte Federmobili

Corigliano-Rossano. Divieto di asporto per bar e ristoranti inaccettabile

Corigliano-Rossano. Divieto di asporto per bar e ristoranti inaccettabile

Confcommercio Cosenza: “Invitiamo il Comune a rivedere le disposizioni in materia di consegne a domicilio e asporto. È necessario uniformare le disposizioni alla normativa nazionale e regionale”.

Con una lettera al sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, Confcommercio Cosenza ha chiesto al primo cittadino di rivedere le disposizioni contenute nell’ordinanza 38 del del 26 marzo 2021, in particolare quelle riguardanti l’attività di asporto e consegna a domicilio per i pubblici esercizi.

L’ordinanza, infatti, ha espressamente previsto che l’attività di consegna a domicilio è consentita alle attività di ristorazione con somministrazione, alle attività di ristorazione connesse alle aziende agricole, alle attività di ristorazione da asporto e alle attività di ristorazione ambulante dopo le ore 19 nei giorni feriali, dopo le ore 15 il sabato e nell’intera giornata di domenica. Tutto tace in merito a bar, pasticcerie e gelaterie che come si sa nel periodo pasquale, grazie alla realizzazione dei prodotti tipici, rischiano di vedersi negata la possibilità di fare incassi in un contesto già di per se allarmante.

Confcommercio Cosenza ha quindi raccolto la protesta dei titolari dei pubblici esercizi della città ionica, chiedendo a gran voce di rivedere il provvedimento che se confermato andrebbe a provocare seri danni economici alle attività. Le proteste sono anche legate al fatto che l’ordinanza appare essere eccessivamente rigida rispetto alla normativa nazionale e regionale, andando a punire in maniera sproporzionata tali attività e deludendo le aspettative di vendita degli operatori per il periodo Pasquale.

D.L. Sostegni. Prime indicazioni su Cassa integrazione e Assegno ordinario

D.L. Sostegni. Prime indicazioni su Cassa integrazione e Assegno ordinario

L’INPS fornisce le prime indicazioni riguardanti la gestione delle domande di Cassa integrazione (ordinaria e in deroga) e Assegno ordinario in relazione alle disposizioni introdotte dal decreto “Sostegni” in attesa della pubblicazione delle apposite circolari con le istruzioni operative.

In base alla disciplina normativa di recente introduzione i datori di lavoro privati che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19 possono richiedere senza contribuzione addizionale:

  • trattamenti di cassa integrazione ordinaria (CIGO) di cui agli articoli 19 e 20 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 per una durata massima di 13 settimane nel periodo compreso tra il 1° aprile 2021 e il 30 giugno 2021;

  • trattamenti di assegno ordinario (ASO) e di cassa integrazione salariale in deroga (CIGD) di cui agli articoli 19, 21, 22 e 22-quater del decreto-legge n. 18/2020, per una durata massima di 28 settimane nel periodo tra il 1° aprile 2021 e il 31 dicembre 2021.

Come anticipato dal Ministero del Lavoro, le nuove settimane di integrazione salariale devono ritenersi aggiuntive a quelle riconosciute dalla Legge di Bilancio per il 2021.

Conseguentemente i datori di lavoro hanno complessivamente a disposizione 40 settimane di Assegno ordinario e CIGD Covid dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, e 25 settimane in caso di ricorso alla CIGO Covid.

Resta inteso che il periodo di 12 settimane previsto dall’articolo 1, comma 300, della Legge di Bilancio 2021, deve essere collocato entro e non oltre il 30 giugno 2021.

Il D.L. “Sostegni” consente l’accesso ai nuovi trattamenti di integrazione salariale a prescindere dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali per i periodi fino al 31 marzo 2021. Sarà quindi possibile richiedere tali periodi anche da parte di datori di lavoro che non hanno mai presentato domanda di integrazione salariale per le varie causali COVID-19 introdotte in precedenza.

I nuovi trattamenti di integrazione salariale si applicano ai lavoratori che risultino alle dipendenze dei datori di lavoro al 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del D.L. “Sostegni”).

Le domande di accesso ai trattamenti di cassa integrazione devono essere inoltrate all’INPS, a pena di decadenza, entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa. In fase di prima applicazione il termine di decadenza è fissato entro la fine del mese successivo a quello di entrata in vigore del decreto-legge, tuttavia la predetta previsione non concretizza una situazione di miglior favore per le aziende.

Pertanto il termine di trasmissione resta regolato dalla disciplina a regime anche per le domande riferite a sospensioni o riduzioni di attività iniziate nel mese di aprile 2021 le cui istanze di accesso ai trattamenti potranno continuare a essere trasmesse, a pena di decadenza, entro il 31 maggio 2021.

In caso di pagamento diretto da parte dell’Istituto, il datore di lavoro è tenuto a inviare tutti i dati necessari per il pagamento o per il saldo dell’integrazione salariale entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocato il periodo di integrazione salariale ovvero entro 30 giorni dalla notifica della PEC contenente l’autorizzazione, qualora questo termine sia più favorevole all’azienda.

L’Istituto ricorda che il D.L. “Sostegni” ha esteso le modalità di pagamento con il sistema del conguaglio a tutti i trattamenti connessi all’emergenza da COVID-19, compresi quelli relativi alla cassa integrazione in deroga, e che è stato introdotto il nuovo flusso telematico “UniEmens-Cig”.

Ogni elemento di ulteriore approfondimento e chiarimento è disponibile nella nostra AREA RISERVATA.

Fonte Confcommercio