Bonus veicoli elettrici 2025: pubblicato il Decreto MASE con incentivi per privati e microimprese

Bonus veicoli elettrici 2025: pubblicato il Decreto MASE con incentivi per privati e microimprese

AGGIORNAMENTO: 18 settembre u.s., il Ministero ha comunicato l’apertura della piattaforma per la registrazione dei concessionari, attiva dalle ore 12:00 del 23 settembre 2025 al seguente link. Si precisa che la registrazione da parte di cittadini e microimprese, beneficiari degli incentivi, sarà consentita solo in una fase successiva, con modalità e termini che verranno resi noti nella sezione “Bandi e avvisi” del sito ministeriale.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 208 dell’8 settembre 2025 il Decreto 8 agosto 2025, che introduce nuovi incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici destinati a privati e microimprese.

Il provvedimento rientra nella Missione 2, Componente 2, Investimento 4.5 del PNRR, con l’obiettivo di favorire il rinnovo del parco circolante e ridurre le emissioni inquinanti nelle aree urbane. La dotazione finanziaria ammonta a 597,3 milioni di euro, utilizzabili fino a esaurimento risorse, con possibilità di integrazione tramite ulteriori fondi PNRR.

Incentivi per privati

Il bonus è riservato ai residenti nelle aree urbane funzionali (città oltre 50.000 abitanti e relative aree di pendolarismo) e prevede la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5.
Il contributo viene riconosciuto per l’acquisto di una sola auto elettrica (categoria M1, alimentazione esclusivamente elettrica, prezzo massimo 35.000 euro IVA esclusa) e varia in base all’ISEE:

  • 11.000 euro per ISEE fino a 30.000 euro;
  • 9.000 euro per ISEE compreso tra 30.001 e 40.000 euro.

Il veicolo deve restare intestato al beneficiario o a un componente maggiorenne del nucleo familiare per almeno 24 mesi.

Incentivi per microimprese

Le microimprese possono accedere al bonus per l’acquisto di un massimo di due veicoli elettrici commerciali leggeri:

  • categoria N1 (fino a 3,5 tonnellate);
  • categoria N2 (oltre 3,5 e fino a 12 tonnellate).

Il contributo copre fino al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa), con un tetto massimo di 20.000 euro per veicolo. Anche in questo caso la proprietà deve essere mantenuta per almeno 24 mesi.

Modalità di accesso

Per usufruire degli incentivi:

  • beneficiari e venditori dovranno registrarsi sulla piattaforma informatica MASE, gestita da Sogei;
  • il richiedente dovrà generare un voucher elettronico per l’acquisto, allegando la documentazione relativa al veicolo da rottamare;
  • i voucher andranno validati entro 30 giorni dalla generazione e comunque entro il 30 giugno 2026.

I venditori, oltre a registrarsi sulla piattaforma, dovranno indicare i veicoli idonei secondo l’“eco-score” stabilito dal MASE e inserire un link alla propria vetrina digitale. Saranno poi rimborsati direttamente dal Ministero per i contributi concessi. Le modalità operative e la data di attivazione della piattaforma saranno comunicate in un secondo momento, sul sito istituzionale del Ministero.

Demolizione e controlli

Il veicolo da rottamare dovrà essere consegnato contestualmente al ritiro del nuovo, con obbligo di demolizione entro 30 giorni e cancellazione dal PRA. I veicoli usati non potranno essere rimessi in circolazione.

Il MASE vigilerà sulla corretta attuazione delle procedure, con controlli mirati a prevenire irregolarità e utilizzi indebiti.

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Fondo Transizione Industriale: dal 17 settembre 2025 nuovo sportello per le imprese

Fondo Transizione Industriale: dal 17 settembre 2025 nuovo sportello per le imprese

Il 17 settembre 2025 si aprirà un nuovo sportello per la presentazione delle domande sul Fondo per il sostegno alla transizione industriale, misura attuativa del PNRR (Missione 2, Componente 2, Investimento 5.1, sottoinvestimento 1). La dotazione complessiva ammonta a 134.018.568,13 euro, risorse destinate a favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche europee per la lotta ai cambiamenti climatici.

Il Fondo sostiene programmi di investimento mirati alla tutela ambientale dei processi produttivi, con particolare attenzione all’efficienza energetica, all’uso sostenibile delle risorse e all’economia circolare.

A chi si rivolge e requisiti di partecipazione

Le agevolazioni sono destinate alle imprese manifatturiere (sezione C ATECO 2007), di qualsiasi dimensione, localizzate su tutto il territorio nazionale. Per accedere al Fondo, alla data di presentazione della domanda le imprese devono:

  • essere costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
  • operare nel settore manifatturiero;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria né soggette a procedure concorsuali;
  • non risultare in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da normativa europea;
  • non rientrare tra i soggetti che abbiano ricevuto e non restituito aiuti ritenuti illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver regolarmente restituito eventuali somme oggetto di revoca di agevolazioni;
  • essere in regola con i versamenti contributivi e previdenziali;
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’articolo 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022 (ad esempio violazioni gravi in materia di sicurezza sul lavoro, obblighi ambientali o fiscali).

Inoltre, le imprese beneficiarie devono rispettare l’obbligo di copertura assicurativa contro i rischi catastrofali introdotto dal DL 31 marzo 2025, n. 39: tale requisito è immediatamente richiesto per le grandi imprese e, dal 2 ottobre 2025, anche per le medie imprese.

Una quota pari al 40% delle risorse disponibili è riservata a progetti localizzati nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre il 50% dei fondi è destinato alle imprese energivore, ossia quelle a forte consumo energetico, iscritte nell’elenco CSEA.

Cosa finanzia

I programmi di investimento devono riguardare una singola unità produttiva e perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  • incremento dell’efficienza energetica;
  • riduzione dell’uso delle risorse tramite riuso, riciclo, recupero o impiego di materie prime riciclate.

Sono ammissibili spese tra 3 e 20 milioni di euro, da realizzare entro 36 mesi (prorogabili di 12). Tra le spese finanziabili rientrano opere murarie, impianti, attrezzature, software, brevetti e programmi di formazione del personale.

Modalità di accesso

Le domande devono essere compilate ed inviate esclusivamente online, dalle ore 12.00 del 17 settembre 2025 fino alle ore 12.00 del 10 dicembre 2025. La procedura è a graduatoria, con valutazione basata su indicatori ambientali specifici. Le domande ammesse saranno finanziate fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

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#MentorTour: studenti e imprese insieme a Cosenza

#MentorTour: studenti e imprese insieme a Cosenza

La Camera di Commercio di Cosenza ha avviato il progetto #MentorTour, un’iniziativa che mette in contatto studenti delle scuole secondarie e degli ITS della provincia con il mondo delle imprese locali.

Attraverso visite aziendali guidate, da programmare entro dicembre 2025, gli studenti avranno la possibilità di conoscere da vicino l’organizzazione, i processi produttivi e le prospettive di sviluppo delle aziende del territorio.

Obiettivi del progetto #MentorTour

Il progetto nasce con l’intento di:

  • favorire la conoscenza diretta delle realtà produttive di Cosenza;
  • stimolare competenze utili alla transizione scuola–lavoro;
  • offrire agli imprenditori l’occasione di raccontare la propria esperienza e trasmettere valori e visione;
  • creare un ponte tra giovani talenti e imprese locali.

Vantaggi per le imprese

Le aziende che aderiranno al #MentorTour della Camera di Commercio di Cosenza potranno:

  • aumentare la propria visibilità e reputazione sul territorio;
  • incontrare studenti e futuri professionisti;
  • contribuire concretamente a un progetto di orientamento e formazione;
  • rafforzare la propria immagine legandosi a una best practice riconosciuta.

Come partecipare

Le imprese interessate possono candidarsi compilando il modulo di adesione online disponibile sul sito della Camera di Commercio di Cosenza.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Camera di Commercio cliccando qui o contattare l’Ufficio Gestione Outside del Personale – Occupazione e Placement ai seguenti recapiti:

📧 alternanzascuolalavoro@cs.camcom.it
☎️ 0984.815202

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Bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 2025: stanziati 32 milioni per le PMI

Bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ 2025: stanziati 32 milioni per le PMI

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto direttoriale DGPI-UIBM del 6 agosto 2025, è stata programmata la ripartizione delle risorse destinate alle misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ per l’annualità 2025.

Il provvedimento segna l’avvio del percorso di riapertura dei bandi, con l’obiettivo di garantire continuità al sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) per la valorizzazione e la tutela dei titoli di proprietà industriale.

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 32 milioni di euro, suddivisi come segue:

  • 20 milioni di euro per Brevetti+;
  • 10 milioni di euro per Disegni+;
  • 2 milioni di euro per Marchi+.

La successiva emanazione dei bandi da parte della Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese (DGIAI), attesa entro i prossimi 30 giorni, definirà i termini e le modalità di presentazione delle domande di contributo da parte delle imprese interessate.

Si tratta di un’importante occasione per le PMI che intendono investire in innovazione, creatività e tutela dei propri asset immateriali, con l’obiettivo di rafforzare la competitività sul mercato nazionale e internazionale.

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Riduzione IRES 2025: agevolazioni per investimenti e assunzioni aziendali

Riduzione IRES 2025: agevolazioni per investimenti e assunzioni aziendali

Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 8 agosto 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18 agosto 2025, disciplina la riduzione dell’aliquota IRES per le imprese che realizzano investimenti rilevanti, nuove assunzioni o forme di partecipazione dei dipendenti agli utili.

La misura, prevista dalla legge di bilancio 2025, consente una riduzione transitoria di 4 punti percentuali dell’aliquota IRES per il periodo d’imposta successivo al 2024, subordinata a specifici requisiti di patrimonializzazione, incremento occupazionale e assenza di ricorso a ammortizzatori sociali.

Soggetti beneficiari
Possono usufruire della riduzione:

  • società di capitali, società cooperative e società europee residenti;
  • enti pubblici e privati diversi dalle società con attività commerciale principale;
  • stabili organizzazioni italiane di soggetti non residenti.

Sono esclusi: società in liquidazione, soggetti che determinano il reddito con regimi forfetari o in contabilità semplificata.

Condizioni di accesso
La riduzione IRES è subordinata a:

  1. Accantonamento dell’utile: almeno l’80% dell’utile 2024 deve essere destinato a riserva, con un minimo del 30% dell’utile accantonato destinato a investimenti qualificati.
  2. Investimenti rilevanti: beni materiali e immateriali secondo il modello “Industria 4.0”, investimenti per riduzione dei consumi energetici, realizzati tra il 1° gennaio 2025 e la scadenza della dichiarazione dei redditi. L’investimento minimo è pari al maggiore tra il 30% dell’utile accantonato, il 24% dell’utile 2023 o 20.000 euro.
  3. Base occupazionale: il numero di dipendenti non deve diminuire rispetto alla media del triennio precedente e devono essere assunti nuovi lavoratori a tempo indeterminato, con incremento minimo dell’1%.

Cause di decadenza
L’agevolazione decade in caso di distribuzione anticipata dell’utile accantonato, dismissione o cessione dei beni, o spostamento stabile delle attività all’estero. Il recupero dell’imposta avviene entro il termine di versamento a saldo dell’imposta sui redditi.

Altre disposizioni
Il decreto regola inoltre:

  • il consolidato fiscale e l’attribuzione della riduzione IRES ai soci in caso di trasparenza fiscale;
  • il coordinamento con regimi fiscali privilegiati e imprese estere controllate;
  • le operazioni di riorganizzazione aziendale, fusioni e scissioni;
  • il cumulo della riduzione IRES con altri incentivi, come i crediti d’imposta per Transizione 4.0 e 5.0.

L’agevolazione mira a sostenere la crescita degli investimenti produttivi, l’innovazione tecnologica e l’incremento occupazionale, nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa.

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