Assocultura, Arpacal e SIGEA. Un impegno concreto per la tutela dell’Ambiente e della Cultura

Assocultura, Arpacal e SIGEA. Un impegno concreto per la tutela dell’Ambiente e della Cultura

Nel contesto attuale, la salvaguardia dell’ambiente e la promozione della cultura rappresentano due pilastri fondamentali per il progresso sostenibile di una società. In questo quadro, la firma dell’accordo di partenariato tra Assocultura, Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria) e SIGEA (Sistema Informativo Geografico della Regione Calabria) si presenta come un passo significativo verso un impegno concreto per la tutela dell’ambiente e della cultura nella regione.

L’accordo, promosso dal dott. Gaetano Osso, che ha svolto funzioni di trait d’union, è stato firmato dal Presidente di Assocultura Confcommercio Cosenza Mariano Marchese, dal Commissario Straordinario Arpacal, Michelangelo Iannone e dal Presidente di SIGEA Antonio Fiore, ed ha come obiettivo quello di mantenere e sviluppare proficui rapporti di collaborazione per lo svolgimento di iniziative e attività di ricerca, formazione e divulgazione per la conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, naturalistico e immateriale della Calabria.

Un punto di partenza fondamentale anche in virtù delle sfide lanciate dal PNRR e da Agenda 2030 in materia di ambiente, cultura e sviluppo sostenibile.

Per il Presidente di Assocultura, Mariano Marchese: “La firma del protocollo rappresenta un passo avanti nella collaborazione tra Assocultura e le istituzioni ambientali, evidenziando la connessione profonda tra la conservazione del patrimonio culturale e la tutela dell’ambiente. La cultura, intesa come espressione della identità di un territorio, diventa così un elemento chiave nel promuovere pratiche sostenibili e responsabili”.

Arpacal, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, gioca un ruolo cruciale nella salvaguardia del territorio regionale. La sua competenza nel monitorare l’ambiente, nella gestione dei rifiuti e nella tutela degli ecosistemi naturali si traduce in un impegno costante per garantire uno sviluppo sostenibile.

Per il Commissario Straordinario Iannone “La tutela del territorio passa anche da accordi come questo. È in questa prospettiva che diventa un atto di responsabilità nei confronti delle generazioni presenti e future, preservando non solo gli equilibri naturali ma anche le radici culturali che ne fanno parte integrante”.

Il protocollo coinvolge anche SIGEA, il cui compito sarà quello di far comprendere il ruolo della tutela ambientale e la consapevolezza per la protezione della salute e della sicurezza dell’uomo, nella salvaguardia della qualità dell’ambiente naturale ed antropizzato e nell’utilizzo più responsabile del territorio e delle sue risorse.

Per il Presidente Fiore: “la sottoscrizione di questo accordo rappresenta un punto di svolta nella nostra missione di tutela dell’ambiente e promuovere la sostenibilità. Collaborare con Assocultura e Arpacal ci consente di unire le forze per affrontare in modo più efficace le questioni ambientali e culturali che riguardano la nostra amata Calabria”.

L’accordo tra Assocultura, Arpacal e SIGEA è il primo del suo genere non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale. Unendo le competenze di un’associazione culturale, un’agenzia ambientale e una piattaforma tecnologica, andrà a creare un quadro completo e sinergico per affrontare le sfide attuali legate alla sostenibilità.

“Oggi, più che mai, bisogna far comprendere l’importanza di cercare di contribuire fattivamente alla realizzazione dei progetti degli interventi mirati e strategici, previsti dai principi del Green Deal e da Agenda 2030, ma ancor di più con la consapevolezza di orientare le scelte strategiche verso uno sviluppo rispettoso, equo, etico, di generale e duraturo benessere” ha concluso Osso, “poiché è quanto mai opportuno unire le forze buone della società civile per mirare all’unico obiettivo possibile ovvero quello di costruire un futuro ecologicamente sostenibile per le prossime generazioni per garantire un minimo di sopravvivenza al Pianeta”

Convocazione Assemblea Elettiva FIPE Cosenza

Convocazione Assemblea Elettiva FIPE Cosenza

L’Assemblea dei Soci Confcommercio Cosenza operante nel settore dei pubblici esercizi è convocata per il prossimo 06 marzo alle ore 10:30 per il rinnovo delle cariche sociali.

Tutti i dettagli sulla presentazione delle candidature alla carica di Presidente e Consigliere sono disponibili nella Convocazione 

Centri storici. Sempre più deserti e con meno imprese

Centri storici. Sempre più deserti e con meno imprese

La Calabria, come tutto il resto del Paese, da qualche anno a questa parte si trova a fare i conti con un fenomeno allarmante che sta distruggendo l’economia dei territori: la desertificazione commerciale. I dati rilasciati dall’Ufficio Studi Confcommercio su dati Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne per il periodo 2012-2023, hanno messo in luce, in tutti e cinque i capoluogo di provincia Calabresi, un declino significativo delle attività commerciali nei centri storici con segni di cedimento anche nei centri urbani in generale

Il cuore delle città calabresi è in crisi, con un crollo del commercio che si riflette chiaramente nei dati. A Catanzaro, il commercio nei centri storici ha subito una diminuzione di 85 unità di impresa nel periodo 2012-2023. Cosenza ha visto un declino ancor più marcato, con una perdita di 91 imprese, mentre Crotone mostra una leggera diminuzione di 9 imprese. Ma a mostrare i dati più allarmanti sono le città di Reggio Calabria e Vibo Valentia che hanno subito rispettivamente una riduzione di 110 e 93 unità d’impresa.

La situazione non mostra segni di miglioramento nemmeno raffrontando i dati del 2022 con quelli del 2023. Il centro storico di Catanzaro infatti, in un anno ha perso 25 imprese commerciali, Cosenza 31, Crotone 14, Reggio Calabria 7 e Vibo Valentia 13.

La desertificazione commerciale, tuttavia non risparmia nemmeno i centri urbani, anche se va precisato che in questo caso si ravvisano tendenze contrastanti. Catanzaro e Reggio Calabria subiscono perdite significative nel periodo 2012-2023, con -183 e -201 unità d’impresa. Cosenza, al contrario, mostra un calo meno marcato -132 attività, mentre Crotone e Vibo Valentia registrano addirittura incrementi di 50 e 1 unità.

Anche i servizi, sia nei centri storici che nelle altre zone, sono coinvolti da questa tendenza. Cosenza è l’unica a distinguersi positivamente con un aumento del 64 attività nei centri storici nel periodo 2012-2023. Tuttavia, Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia subiscono perdite, evidenziando la fragilità del settore.

Nel biennio 2022-2023, Cosenza mantiene una tendenza positiva (+10), mentre gli altri centri storici vedono ulteriori declini modesti o stagnazioni.

“I dati sulla desertificazione commerciale nella nostra Regione –  ha dichiarato il presidente di Confcommercio Calabria Klaus Algieri, sono estremamente preoccupanti e richiedono un’immediata attenzione e azione. La situazione delineata evidenzia una crisi profonda che sta minando le fondamenta stesse delle nostre comunità locali.

In particolare, il drastico declino delle attività commerciali nei centri storici, luoghi che rappresentano il cuore pulsante della nostra cultura e identità, ci preoccupa molto. Da molto tempo stiamo dicendo che è necessario intervenire per invertire questa tendenza. Servono politiche mirate e soluzioni innovative. È cruciale adottare misure che possano stimolare la ripresa economica, sostenere gli imprenditori locali e proteggere il tessuto commerciale delle nostre città. Questo include incentivare l’apertura di nuove attività, implementare politiche di riqualificazione urbana e promuovere l’attrattività dei centri storici per i consumatori”.

A Cariati presentato il nuovo percorso di studi sull’enogastronomia

A Cariati presentato il nuovo percorso di studi sull’enogastronomia

Si è tenuta presso l’I.T.I. di Cariati, la conferenza stampa di presentazione del nuovo percorso quadriennale enogastronomico nella filiera formativa integrata, che prevede la possibilità di diplomarsi in 4 anni anticipando così l’inserimento nel mondo del lavoro e/o dell’auto imprenditorialità.

Numerose le Istituzioni presenti, gli addetti ai lavori e le rappresentanze del mondo della scuola e della formazione.

Presente anche Confcommercio, in rappresentanza delle imprese del territorio, con il presidente dell’Associazione Territoriale Confcommercio Ionio Pollino, il dott. Domenico Nigro Imperiale, il quale ha portato il suo contributo ponendo l’accento sulle criticità del tessuto imprenditoriale e del mercato del lavoro, sottolineando la necessità di formare in modo altamente specializzato gli addetti ai lavori.

“Solo attraverso percorsi di alta formazione – afferma Imperiale – si può uscire dalla mediocrità che ancora pervade le nostre attività imprenditoriali penalizzando, non solo loro, ma tutto il territorio in cui operano. È quindi necessaria un’evoluzione delle imprese per poter stare al passo con i repentini mutamenti del mercato. Stessa cosa deve accadere nella scuola che deve avere il coraggio di adeguarsi ad una didattica da terzo millennio consentendo ai giovanissimi, modi e tempi tali da favorire l’inserimento precoce e consapevole nel mondo lavoro”.

Il presidente Imperiale si è poi complimentato con la dirigente, la Prof.ssa Sara Giulia Aiello, per la lungimiranza e le scelte incisive adottate per la crescita del proprio plesso, e con la dott.ssa Loredana Giannicola dirigente dell’A.T.C.  per aver concretamente disaminato lo stato di salute della scuola oggi, indicando problemi, criticità e tante possibili soluzioni.

Tornano i saldi invernali. In Calabria saranno spesi 115 € a persona

Tornano i saldi invernali. In Calabria saranno spesi 115 € a persona

Come per lo scorso anno, anche per il 2024 il 5 gennaio è stato individuato dalla Giunta regionale come data per l’avvio dei saldi invernali. Una partenza simultanea in tutte le regioni d’Italia eccezion fatta per la Valle d’Aosta dove i saldi hanno preso il via il 2 gennaio. I saldi avranno una durata di 60 giorni dalla data di avvio.

Le stime per questa nuova stagione di saldi sono positive con aumento del 5% delle vendite rispetto al 2022.

In termini di spesa l’Ufficio Studio di Confcommercio ha stimato che i cittadini calabresi spenderanno 115 € pro capite. Le famiglie calabresi spenderanno invece in media 297 euro.

 

STIMA DEI SALDI INVERNALI 2023    
Valore Saldi Invernali (miliardi di euro) 4,8 (Dato nazionale)
Acquisto medio a persona nei Saldi Invernali (euro) 136 (Dato nazionale)
Acquisto medio a persona nei Saldi Invernali (euro) 115 (Dato Regionale)
Spesa media per famiglia (euro) 297 (dato Regionale)

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio e Confcommercio Calabria

Per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i capi di abbigliamento (+7% rispetto al 2022), le scarpe e gli accessori (+6%). Seguono i prodotti di elettronica, con un aumento del 5%, e i prodotti di casalinghi, con un aumento del 4%.

Per quel che riguarda la propensione agli acquisti, si è rilevato che la percentuale delle famiglie che aspetta gli sconti per effettuare i propri acquisti è superiore rispetto a quella che rimane indifferente ai saldi. L’inflazione infatti spinge i consumatori ad andare alla ricerca di occasioni per far fronte al crescente caro vita, che ha messo a dure prove le proprie finanze.

Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50%. Va poi aggiunto che sul volume degli acquisti incideranno anche le vendite promozionali che molte attività hanno effettuato durante il periodo natalizio.

Per il Direttore di Confcommercio Calabria, Maria Santagada: “Le stime per i saldi invernali 2023, elaborate dal nostro centro studi, evidenziano una tenuta della propensione al consumo dei calabresi. Dopo un anno complesso, in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa dell’inflazione, i consumatori sono ancora interessati a fare acquisti.

I saldi rappresentano un’opportunità imperdibile per trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi vantaggiosi. Il fashion retail conferma il suo ruolo essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e come fatto già per gli acquisti di natale, anche in occasione dei saldi invitiamo i consumatori a fare i propri acquisti nei negozi delle nostre città che sono il cuore pulsante della nostra economia. Con il loro lavoro i negozi contribuiscono alla crescita economica e dell’occupazione della nostra regione.

Sul piano normativo – aggiunge il Direttore Santagada – stiamo lavorando con Federmoda Nazionale e la regione Calabria per una revisione del sistema dei saldi. Si tratta tuttavia di un processo lungo che esula dai ragionamenti su anticipo o posticipo delle date, ma un vero e proprio cambio di passo che rivoluzionerà gli sconti di fine stagione”.

Infine, per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio Calabria ricorda alcuni principi di base sui saldi:

Consigli per gli acquisti

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).