Confcommercio e Comune di Mormanno insieme per lo sviluppo delle aree interne

Confcommercio e Comune di Mormanno insieme per lo sviluppo delle aree interne

Un protocollo d’intesa per il rilancio delle aree di montagna quello firmato oggi in Confcommercio Cosenza tra l’Associazione e il Comune di Mormanno.

Le parti, ognuna nell’ambito delle proprie competenze, collaboreranno per assistere, tutelare e supportare le imprese operanti nel territorio del Comune del Pollino, con particolare attenzione alla tutela e alla valorizzazione dei negozi di vicinato e a: incrementarne le capacità competitive sul mercato; riqualificare e rigenerare il tessuto economico e sociale della città, per arrestare i progressivi fenomeni di desertificazione e le conseguenti ricadute negative in ambito ambientale, sociale ed economico; sviluppare azioni di marketing che incrementino la capacità attrattive del territorio; Predisporre bandi ad hoc per le attività dei piccoli comuni a rischio spopolamento che incentivino nuove attività e che supportino quelle esistenti; l’inserimento di Confcommercio nella costituenda Task-force per l’osservatorio sullo spopolamento in sinergia con l’Università ed altri enti sovracomunali; il sostegno alla proposta sulle ZEM, lanciata da Confcommercio, per supportare ed incentivare l’attività imprenditoriale e generare esternalità positive relative ai servizi e alle infrastrutture nelle aree a grande vocazione e potenzialità imprenditoriale e sociale.

Soddisfatto il Presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri che ha dichiarato: “Per la nostra Associazione, la creazione di legami con i comuni della nostra provincia ha costituito da sempre un punto di forza. La firma del protocollo con il Comune di Mormanno è molto significativa perché in continuità con la nostra proposta di istituzione delle ZEM, le Zone Economiche Montane, di cui Mormanno con il suo patrimonio imprenditoriale, paesaggistico e culturale potrebbe essere un capofila insieme ad altri comuni.

Dello stesso avviso il Sindaco di Mormanno, Paolo Pappaterra: “la firma del protocollo con Confcommercio è un altro importante tassello che mettiamo nella nostra azione di supporto al territorio e alle imprese che vi operano. Siamo certi che insieme riusciremo a fornire quel valore aggiunto per il rilancio delle aree interne, che non si arrendono allo spopolamento ma hanno voglia di resistere guardando al futuro con ottimismo”.

Francesco Calomino eletto Vicepresidente del Comitato Provinciale INPS

Francesco Calomino eletto Vicepresidente del Comitato Provinciale INPS

Francesco Calomino, in rappresentanza di Confcommercio Cosenza è stato eletto oggi vicepresidente del Comitato provinciale INPS.  A guidare invece il Comitato nel prossimo quadriennio sarà Vincenzo Grillo della CISL, neo eletto presidente.

Al Presidente e al Vicepresidente vanno gli auguri di buon lavoro da parte del Presidente Klaus Algieri, della direttrice Maria Santagada e di tutta Confcommercio.

Il comitato provinciale INPS, che si articola in diverse commissioni, è competente a decidere in via definitiva e generale sui ricorsi amministrativi in materia di prestazioni non attribuiti in modo particolare ad altri organi. In particolare:

          a) decide in via definitiva sui ricorsi amministrativi in materia di prestazioni di carattere sia previdenziale sia assistenziale, in materia di contributi, per controversie entro il limite di 50.000 euro per sorte capitale, valore comunque rivalutabile dal consiglio di amministrazione, e in materia di prestazioni temporanee. Sono esclusi i ricorsi avverso i provvedimenti relativi agli iscritti al Fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica, nonché i ricorsi avverso i provvedimenti di reiezione delle domande di cassa integrazione guadagni ordinaria, per l’edilizia e per l’agricoltura;

          b) dispone in merito all’integrazione salariale di cui all’articolo 3 della legge 6 agosto 1975, n. 427, all’articolo 8 della legge 20 maggio 1975, n. 164, e all’articolo 14 della legge 8 agosto 1972, n. 457;

          c) delibera in materia di sussistenza del rapporto di lavoro in agricoltura relativamente.

L’ospitalità italiana al centro della Giornata della Ristorazione

L’ospitalità italiana al centro della Giornata della Ristorazione

Domani 28 aprile si terrà la prima Giornata nazionale della Ristorazione voluta da Fipe Confcommercio – Federazione Italiana Pubblici Esercizi per celebrare una delle punte di diamante dell’economia italiana: la ristorazione.

Un’iniziativa popolare, inclusiva, solidale e profondamente etica che ha come obiettivo primario quello di invitare tutti gli italiani a celebrare la condivisione di un rinnovato sentimento di comunità.

Oltre 5.000 i ristoratori aderenti in tutta Italia che saranno chiamati a proporre nei loro locali un piatto a base di pane scelto come simbolo di questa prima edizione. Il pane simbolo di condivisione alimento che da sempre unisce gli uomini e testimonia il desiderio umano non solo di sopravvivere, ma di vivere assieme: con-dividere.

Numerose le adesioni anche nella provincia di Cosenza dove per l’occasione presso la sede di Confcommercio Cosenza, si terrà alle 9:30 un evento che vedrà coinvolte scuole, giornalisti enogastronomici e i ristoratori che insieme cercheranno di tracciare il percorso della ristorazione nel nostro territorio.

Alla manifestazione guidata dalla Presidente di Fipe-Confcommercio Cosenza Laura Barbieri parteciperanno: la Direttrice di Confcommercio, Maria Santagada; la consigliera delegata della provincia di Cosenza, Pina Sturino; la preside dell’IIS Mancini di Cosenza, Graziella Cammalleri; il giornalista enogastronomico, Vincenzo Alvaro; il consigliere della Federazione Italiana Cuochi, Carmelo Fabbricatore; il consigliere Fipe Cosenza, Enrico De Luca.

 

 

Castrovillari. Solidarietà di Confcommercio alla Parafarmacia vittima di rapina

Castrovillari. Solidarietà di Confcommercio alla Parafarmacia vittima di rapina

È di queste ultime ore la notizia di una nuova tentata rapina alla Parafarmacia “Elisir Pharma” del centro di Castrovillari. Da sempre Confcommercio si batte per la tutela della sicurezza degli imprenditori e delle loro imprese, che ogni giorno coraggiosamente alzano le saracinesche delle proprie attività.

Atti come questo non possono verificarsi. È necessario che vengano aumentati i controlli di sicurezza e soprattutto che vengano ascoltate le denunce dei titolari delle imprese.

Confcommercio per questo si unisce al grido dei proprietari dell’attività vittima di rapina e dice con forza “Più sicurezza per le nostre imprese”.

Non siete soli, noi siamo al vostro fianco.

Le Zone Economiche Montane (Zem) per il rilancio dei comuni di montagna

Le Zone Economiche Montane (Zem) per il rilancio dei comuni di montagna

Passare dalla “fiscalità agevolata alla fiscalità dedicata” per le aree montane. Questa in sintesi la proposta lanciata dal Presidente di Confcommercio Calabria e Vicepresidente di Unioncamere Nazionale, Klaus Algieri che aggiunge:

“Bisogna applicare, migliorare e opportunamente specificare il modello ZES alle costituende “Zone Economiche Montane” (ZEM) con fiscalità dedicata, che abbiano come destinatari i Comuni di montagna e che diano priorità a investimenti (nazionali e esteri) dedicati alla transizione green per tutelare il patrimonio ambientale della montagna pur garantendone lo sviluppo e alla transizione digitale al fine di superare le “barriere infrastrutturali e naturali” dettate dalla carenza di dotazioni infrastrutturali materiali e immateriali e dalla morfologia del territorio. I progetti presentati potrebbero essere finanziati da quelle risorse stornate dal PNRR e/o Fondi europei già appostate ma non utilizzate, facendo una operazione anche di “tiraggio” sull’utilizzo dei fondi non spesi o su linee di intervento finanziate ma a basso tasso di progettualità da parte delle Regioni interessate. Gli obiettivi principali della misura, con l’attrazione di investimenti, dovranno essere quelli di arrestare il declino demografico e l’invecchiamento della popolazione nei Comuni montani appartenenti alle ZEM grazie anche alla creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani, creando alternative alla polarizzazione urbana della popolazione e alla fuga di capitale umano verso i centri urbani in particolare del Nord Italia. Inoltre, ove si creino le condizioni, favorire il rientro dall’estero di giovani italiani – da recenti stime di Banca d’Italia più di 600mila residenti vorrebbero rientrare in Italia di cui circa 100mila al Sud- e attrarre giovani stranieri professionalizzati anche extracomunitari. Da un punto di vista settoriale si potrebbero indicare come prioritari all’ammissibilità quei comparti maggiormente “local” e compatibili con la sostenibilità ambientale quali, ad esempio, la filiera agro-forestale-turistica, la digital innovation e ricerca e sviluppo sulle biodiversità o settori a forte vocazione ambientale. Il tema è così importante – ha concluso Algieri – che nella nostra Regione stanno già nascendo dei comitati pro ZEM, come ad esempio a San Giovanni in Fiore nella Sila dove un gruppo di imprenditori guidati della vicepresidente di Confcommercio Cosenza, Giovanna Oliverio, ha dato vita ad un raggruppamento di promozione della ZEM”.

Affrontare l’attuazione dell’Agenda Onu 2030 senza occuparsi di aree interne e di montagna, come previsto dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), potrebbe essere sinonimo di fallimento delle politiche e di inefficacia degli interventi previsti.

È proprio in queste realtà – fragili per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo – che si gioca il futuro della conservazione e della rigenerazione di biodiversità del nostro Paese punto cardine delle linee del PNRR.  Tuttavia, in questi territori sono presenti limiti, ma anche nuove opportunità. E per coglierne il loro potenziale di sviluppo sostenibile, bisogna saper riconoscere specificità differenti (come quelle che distinguono territori alpini da quelli appenninici, o quelli che si propongono tra Appennino centro settentrionale e centromeridionale, oppure ancora quelle delle montagne insulari), sia per dare valore alle tante forme di imprenditorialità intergenerazionale sia per adattarvi strumenti di programmazione, pianificazione, progettazione futuri. 

Negli anni diversi sono stati gli interventi a favore dei territori montani, basti pensare ad esempio alle comunità montane prima e all’unione dei comuni montani poi, oppure Fondo nazionale integrativo per i comuni montani introdotto con la legge di stabilità 2013 e al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane – FOSMIT” istituito con la legge di bilancio 2022.

Tuttavia si tratta di interventi che non si sono rivelati in grado di risolvere il problema. Ecco perché è necessario adottare misure strutturali in grado di creare una strategia che guardi al futuro in modo consolidato. Tra queste una possibile soluzione potrebbe essere quella di estendere i benefici previsti dalle ZES anche alle aree montane arrivando alla costituzione delle Zone Economiche Montane (ZEM).