Impresa è donna: investimenti e sostenibilità del debito

Impresa è donna: investimenti e sostenibilità del debito

Il 12 ottobre 2022 alle ore 14.30 Terziario Donna Confcommercio organizza un Webinar divulgativo per diffondere presso PMI e imprese femminili la consapevolezza della corretta gestione nei rapporti con le banche, la pianificazione finanziaria, la sostenibilità del debito, il rapporto fra risparmio ed investimenti.

Intervengono:

  • Anna Lapini imprenditrice e Presidente Nazionale Terziario Donna;
  • Roberta Girelli, imprenditrice, Vice presidente Nazionale Terziario Donna con delega al credito, educatrice finanziaria;
  • Ernesto Ghidinelli, responsabile settore Credito e Incentivi Confcommercio.

Il webinar è stato inserito nel calendario ufficiale del mese dell’educazione finanziaria Ottobre 2022 del Comitato Edufin.

Per partecipare è necessario compilare il modulo riportato di seguito. Una volta effettuata la registrazione gli iscritti riceveranno, il 12.10. 2022, alla casella email indicata in fase di iscrizione il link di partecipazione.

Compila il modulo https://bit.ly/3CNQRUT

Aggiornamento protocolli di contrasto al Covid

Aggiornamento protocolli di contrasto al Covid

Confcommercio ha sottoscritto nella giornata del 30 giugno un nuovo Protocollo per il contrasto al virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, nel corso di un incontro promosso dal Ministro del lavoro con tutte le parti sociali, cui hanno preso parte anche i Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico, nonché l’INAIL.

Il nuovo Protocollo è stato elaborato considerando l’evoluzione del virus e della normativa generale di contrasto anche negli altri ambiti della vita civile, con l’obiettivo di continuare a dare regole certe a tutela dei lavoratori ma anche delle imprese, relativamente ai profili di responsabilità.

Confcommercio aveva già rappresentato nell’incontro del 22 giugno la necessità di sostituire i precedenti protocolli con un nuovo strumento più snello e concentrato sulla prevenzione dei lavoratori fragili e sulla raccomandazione di mantenere forme di distanziamento in presenza in situazioni critiche.

Nel merito:

il rischio da SARS-CoV-2/COVID-19 continua a essere un rischio generico, in merito agli adempimenti in termini di sicurezza sul lavoro, per il quale, si dice nel protocollo “occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione”;

  1. informazione: sono confermati gli obblighi di informazione relativamente ai rischi da contagio e alle misure precauzionali e comportamentali da adottare;
  2. modalità di ingresso e rientro in azienda sono riammessi in azienda i lavoratori contagiati solo ad avvenuta guarigione, mentre è previsto l’isolamento per i contagiati e l’auto sorveglianza per 10 giorni per i contatti stretti; in ogni caso si continua a prevedere la possibilità della misurazione della temperature che consente l’allontanamento qualora sia superiore a 37,5°;
  3. appalti: è previsto un obbligo di informazione all’azienda committente dalle aziende appaltatrici in caso di positività al Covid di propri dipendenti;
  4. sanificazione e precauzioni igieniche personali: devono continuare a garantirsi forme di igienizzazione e di sanificazione nelle modalità oramai divenute consuete;
  5. dispositivi di protezione delle vie respiratorie: è il punto di maggior cambiamento rispetto ai protocolli preesistenti: si sancisce la fine dell’obbligo generalizzato di utilizzo delle mascherine. Si prevede però l’onere di garantire le FFP2 (non essendo più le chirurgiche DPI) a disposizione dei lavoratori per consentirne l’utilizzo nei casi di maggior criticità (contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative). Insieme al medico competente o all’RSPP, inoltre il datore di lavoro potrà inserire un obbligo circostanziato di indossare la mascherina.

Quanto alla gestione della persona sintomatica e alla sorveglianza sanitaria, le disposizioni sono rimaste sostanzialmente identiche al passato. Infine le Parti hanno condiviso di chiedere al Governo di impegnarsi per le proroghe per la disciplina dei lavoratori fragili e per l’utilizzo del lavoro agile emergenziale.

Le parti si sono date il termine del 31 ottobre per una verifica delle nuove disposizioni alla luce dell’evoluzione normativa ed epidemiologica.

Obbligo Pos. Entrata in vigore sanzioni

Obbligo Pos. Entrata in vigore sanzioni

Da oggi 30 giugno scattano le nuove regole previste sull’obbligo di accettare i pagamenti elettronici. Come è noto, negozianti, artigiani e studi professionali che non permetteranno ai clienti i pagamenti tramite Pos potranno essere multati.

L’entità della sanzione è pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione di un pagamento tramite carta.

Confcommercio in una nota ribadisce la sua linea sottolineando che “non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni, quello che serve per raggiungere questo obiettivo è una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese, anche potenziando lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e introdurre la gratuità per i cosiddetti micropagamenti”.

“Già oggi nel nostro Paese- sottolinea Confcommercio – il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate è elevatocon una crescita, nell’ultimo quinquennio, del 120% e sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi. E’ dunque evidente che il nostro sistema dei pagamenti è già in pieno sviluppo, ora va fatto di più per modernizzare ulteriormente questo processo rendendolo più efficiente e meno oneroso”. “Agire per via sanzionatoria per la mancanza del Pos – conclude Confcommercio -non è certo la strada da seguire, andrebbe invece prorogata tempestivamente la misura istituita dal decreto “Sostegni-bis”, in scadenza a fine giugno, che dispone l’incremento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti che adottano sistemi evoluti di incasso”.

Si ricorda che è previsto un credito d’imposta sulle commissioni pagate per pagamenti elettronici. Nel dettaglio, agli esercenti attività di impresa, arte o professioni spetta un credito di imposta pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate o per transazioni effettuate mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili. Il credito d’imposta spetta per le commissioni dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali, a condizione che i ricavi e compensi relativi all’anno d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 400.000 euro.

L’agevolazione si applica nel rispetto delle condizioni e dei limiti di cui alla regolamentazione UE per gli aiuti de minimis. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Convenzione Confcommercio – ENI Plenitude

Convenzione Confcommercio – ENI Plenitude

Confcommercio, insieme a ENI Plenitude, mette a disposizione degli associati interessanti soluzioni aziendali per la ricarica delle auto elettriche.

Plenitude, attraverso la sua controllata Be Charge, riserva alle Partite Iva associate a Confcommercio condizioni economiche dedicate per l’acquisto di prodotti e servizi per la ricarica degli autoveicoli elettrici, compresi i servizi di progettazione, installazione, collaudo e manutenzione delle stazioni di ricarica.

Con l’installazione delle colonnine o wallbox, sarà possibile attivare uno dei seguenti servizi di gestione, adatti alle diverse casistiche di utilizzo:

  • Be Charge Business Solution dedicata a quelle aziende che dispongono di una flotta elettrica e/o plug-in aziendale e vogliono limitare l’accesso alle colonnine di ricarica unicamente ai soggetti autorizzati, gestendo l’abbinamento delle attività di ricarica ai singoli soggetti, targhe o altre funzionalità simili, per il tramite di un portale web di gestione. 
  • Be Charge Public Solution dedicata a quelle aziende che dispongono di un’area di parcheggio accessibile al pubblico o ai propri clienti/ospiti e vogliono offrire un servizio di ricarica a pagamento e gestita da un operatore professionale con migliaia di punti installati in Italia come Be Charge. Sarà possibile, inoltre, creare tariffe dedicate e/o scontate per particolari categorie di utilizzatori (clienti, dipendenti, altro) e beneficiare degli investimenti di marketing rilevanti che Plenitude effettua per far conoscere la propria rete di ricarica ad accesso pubblico (ad oggi i punti di ricarica pubblici di proprietà sono circa 7mila e aumenteranno fino a 30 mila nei prossimi anni).
  • Public Fleet Management dedicata a quelle aziende che dispongono di una flotta elettrica e/o plug-in aziendale e vogliono ricaricare in area pubblica in Italia ed Europa sulla rete diffusa di Be Charge e di tutti gli operatori interoperabili.

Per tutti gli Associati che sottoscriveranno uno o più servizi di cui sopra sono previste, in via esclusiva, le seguenti agevolazioni:

  • Sconto del 50% sul canone di manutenzione per il primo anno di contratto;
  • Sconto del 50% sul canone dei servizi di gestione scelti per il primo anno di contratto;
  • Coupon di ricarica a disposizione della propria flotta aziendale per la ricarica pubblica.

Tutti gli Associati che sottoscriveranno un servizio di gestione beneficeranno di un monitoraggio in tempo reale 24/7 delle colonnine da parte della sala controllo centrale della rete di ricarica.

Per richiedere informazioni di dettaglio e proposte commerciali personalizzate contatta i nostri uffici.

Lavoro stagionale nel terziario, siglato l’accordo per la provincia di Cosenza

Lavoro stagionale nel terziario, siglato l’accordo per la provincia di Cosenza

Nella foto da sinistra Andrea Ferrone, Segretario Filcams CGIL Sibaritide Pollino; Rita Rocchetti, delegata Ultucs Uil Cosenza; Klaus Algieri, Presidente Confcommercio Cosenza; Annalisa Assunto, Segretario Filcams Cgil Cosenza; Angela Scarcello, Segretario Fisascat Cisl Cosenza.

Assumere dipendenti con contratti stagionali a tempo determinato per gestire meglio i picchi di lavoro concentrati in alcuni periodi dell’anno. Se questa finora era un’opportunità concessa solo alle imprese del turismo, adesso in provincia di Cosenza vale anche per le imprese del commercio e dei servizi.

Merito dell’accordo territoriale siglato da Confcommercio provincia di Cosenza e dai sindacati dei lavoratori Filcams Cgil Cosenza, Filcams Cgil Sibaritide Pollino, Fisascat Cisl Cosenza, Uiltucs Uil Cosenza.

Unici requisiti imprescindibili per le imprese saranno l’applicazione del CCNL Terziario Distribuzioni e Servizi Confcommercio e l’ubicazione nelle località a prevalente economia turistica elencate nell’accordo.

L’obiettivo è promuovere la flessibilità in entrata, aumentare le garanzie e le tutele per i lavoratori e rendere le imprese più propense ad assumere, non solo d’estate, per esempio durante i saldi estivi, ma anche in occasione di festività natalizie, eventi locali e altri momenti topici.

I titolari di negozi al dettaglio, ma anche di imprese di servizi, potranno quindi rafforzare il proprio organico, nei periodi di maggiore concentrazione del lavoro, assumendo nuovi dipendenti con contratti stagionali a tempo determinato.

I lavoratori assunti a tempo determinato stagionale in applicazione dell’accordo godranno del diritto di precedenza rispetto alle assunzioni a tempo determinato di pari mansione a condizione che ne segnalino la volontà per iscritto entro 4 mesi dalla conclusione del rapporto.

Scarica il testo e il modello di domanda

Accordo Provinciale_Picchi di lavoro stagionali_2022_firmato

Richiesta adesione_Accordo Provinciale_Picchi di lavoro stagionali_2022