Chiarimenti sull’obbligo del green pass per i trasporti

Chiarimenti sull’obbligo del green pass per i trasporti

Con una nota di chiarimento congiunta (prot. 3742) del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e del Ministero della Salute sono state fornite le indicazioni operative sulle applicabilità delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nel settore dei trasporti.

La Nota (disponibile nella nostra Area Riservata) risponde, in particolare, ad alcune richieste di chiarimento in materia di trasporto marittimo e autotrasporto merci.

La nota evidenzia in premessa che continuano ad applicarsi, fino al 31 dicembre 2021, le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021 e dei relativi protocolli e linee guida allegati (nel dettaglio, Allegato 14 e relativo Allegato).

In merito al trasporto marittimo, la nota precisa che, relativamente al personale impiegato, ingaggiato o che lavora a qualsiasi titolo a bordo di una nave di bandiera italiana, il cui porto di partenza, di scalo, o di destinazione finale sia nel territorio italiano, l’imbarco, ovvero il rientro a bordo della nave, da considerarsi quale luogo di lavoro (art. 9 septies D.L. 52/2021) debba avvenire secondo le seguenti modalità:

  • coloro che sono già a bordo della nave alla data del 15 ottobre 2021 e non sono in possesso di una delle certificazioni verdi COVID-19, continuano il periodo di imbarco e devono essere sottoposti, in caso di sbarco nel territorio italiano e successivo rientro a bordo, a test molecolare o antigenico con risultato negativo al virus SARS-CoV-2;
  • coloro che prendono imbarco nel territorio italiano a far data dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021;
  • al momento dell’imbarco devono essere muniti di una delle 3 tipologie di certificazioni verdi COVID-19 (da vaccino, da guarigione o da tampone);
  • in caso di sbarco nel territorio italiano e di successivo rientro a bordo, devono essere muniti di una delle tre tipologie di certificazioni verdi COVID-19.

In relazione all’ingresso nel territorio nazionale di autotrasportatori provenienti dall’estero, anche nel rispetto delle raccomandazioni della Commissione europea circa l’attivazione delle c.d. green lanes, la Nota chiarisce che si continuano a rispettare le prescrizioni per il personale viaggiante previste dall’articolo 51, comma 7, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021 e le ordinanze del Ministro della Salute a esso successive (con relative deroghe agli obblighi di quarantena o green pass laddove previsti in generale per l’ingresso sul territorio nazionale).

Laddove gli equipaggi di tali mezzi di trasporto non siano in possesso di una certificazione verde Covid-19, la nota precisa che è consentito esclusivamente l’accesso ai luoghi deputati alle operazioni di carico/scarico delle merci, a condizione che dette operazioni vengano effettuate da altro personale.

Webinar. Lo smart working per i professionisti

Webinar. Lo smart working per i professionisti

Martedì 19 ottobre 2021 alle 14:30 è in programma l’appuntamento di Edi Training 2021 dedicato ai professionisti e organizzato in collaborazione con il partner TIM e Confcommercio Professioni, dal titolo: “Smart working: il futuro del lavoro”.

Il webinar ha l’obiettivo di approfondire il nuovo paradigma di lavoro del lavoro agile, le opportunità che offre ai professionisti, i principali fattori abilitanti per vincere le resistenze e agevolare il cambiamento.

Soprattutto, intende presentare tutti gli strumenti operativi e le strategie per avviare ed utilizzare il lavoro agile in maniera efficace nella propria realtà lavorativa.

Tutte le informazioni sul programma e le indicazioni per iscriversi sono disponibili alla seguente pagina: Smart working: il futuro del lavoro – Il programma e l’agenda

Il form per iscriversi è disponibile direttamente a questo link: Form d’iscrizione

Compilato il form il partecipante riceverà una’mail automatica di avvenuta iscrizione contenente il link per collegarsi e partecipare al webinar.

L’iscrizione è gratuita ed aperta a tutti gli interessati. È previsto un numero massimo di partecipanti.

Gli ulteriori appuntamenti di Edi con i webinar e i relativi materiali sono disponibili su questa pagina: Formazione – Spin EDI Confcommercio

Riaprono le discoteche. Teatri, cinema e concerti al 100%

Riaprono le discoteche. Teatri, cinema e concerti al 100%

Via libera del Governo al decreto che prevede la riapertura in zona bianca, con capienza del 50% al chiuso e del 75% all’aperto. Silb: “un risultato importante”. Cinema, teatri e concerti salgono al 100%.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che allenta ulteriormente le strette anti-Covid, riportando al 100%, in zona bianca, la capienza di cinema e teatri. Il provvedimento prevede anche la riapertura delle discoteche, con capienza che “non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso”. Nel settore degli spettacoli – cinema, teatri, concerti – la capienza sarà al 100%, sia al chiuso che all’aperto. Per gli eventi sportivi sarà possibile riempiere gli impianti al 60% al chiuso e al 75% all’aperto.  Per accedere in tutti questi luoghi sarà obbligatorio esibire il green pass. Le nuove disposizioni entrano in vigore lunedì prossimo, 11 ottobre. In caso di violazione delle regole su capienza e green pass dalla seconda violazione scatterà la sanzione della chiusura. Ma vediamo nel dettaglio le nuove disposizioni.

TEATRI, CINEMA, CONCERTI – In zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100 per cento di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso. Inoltre l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi.

MUSEI – Nelle strutture museali è stata eliminata la distanza interpersonale di un metro.

PUBBLICO A EVENTI E COMPETIZIONI SPORTIVE – La capienza consentita non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 60 per cento al chiuso.

DISCOTECHE – La capienza nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.

“Un risultato importante. Accogliamo con soddisfazione la decisione dell’Esecutivo che ha recepito le nostre istanze e ha aumentato la capienza delle discoteche al 50%. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per un risultato così importante. Ora è arrivato il momento di ripartire in totale sicurezza. Da parte nostra non possiamo che garantire controlli rigorosi, attenzione e la massima professionalità per tornare a vivere la socialità nei nostri locali in maniera sicura”. Così il presidente del Silb, il Sindacato Italiano dei locali da Ballo aderente a Fipe-Confcommercio, Maurizio Pasca.

I limiti del Cts: 35% al chiuso, 50% all’aperto.

Il Comitato tecnico-scientifico aveva dato il 5 ottobre scorso il sospirato via libera alla riapertura delle discoteche in zona bianca, suggerendo però un limite di capienza severo: 35% al chiuso e 50% all’aperto. Un limite che era stato definito “inaccettabile” dal Silb, Sindacato italiano dei locali da ballo aderente a Fipe-Confcommercio, per il cui presidente Maurizio Pasca, “aprire è importante ma non posiamo mantenere quella capienza, i costi di gestione sono ingenti e certamente non riusciremmo a coprirli”.

Ma andiamo con ordine: la nota firmata dal portavoce del Cts, Silvio Brusaferro, sottolineava che le attività nelle sale da ballo e discoteche “si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus”.  Tuttavia, “fermo restando che gli accessi a queste attività debbano avvenire esclusivamente attraverso un meccanismo di registrazione che consenta un eventuale tracciamento e solo in presenza di green pass valido, si ritiene che se ne possa considerare l’apertura con una progressiva gradualità anche tenendo conto della necessità di valutare l’impatto delle misure già adottate”.

Di conseguenza, il Cts “ritiene che queste attività possano essere consentite in zona bianca” con:

  • una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all’aperto;
  • la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo ISS;
  • l’uso obbligatorio dei bicchieri monouso;
  • la garanzia della possibilità di frequente igienizzazione delle mani oltre che la pulizia e la sanificazione dei locali;
  • l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso.
Confcommercio. Anna Gallo eletta vice Presidente nazionale di Terziario Donna

Confcommercio. Anna Gallo eletta vice Presidente nazionale di Terziario Donna

Anna Gallo già Presidente del Gruppo Terziario Donna Confcommercio Cosenza è stata eletta ieri vicepresidente nazionale di Confcommercio Terziario Donna.

“Questo è il raggiungimento di un importante traguardo che testimonia l’eccellente lavoro svolto a livello provinciale e nazionale – ha dichiarato soddisfatto Klaus Algieri Presidente di Confcommercio Cosenza – la nostra associazione è sempre più rappresentativa nella confederazione e questo è motivo di orgoglio per tutti noi. A nome mio, del Direttore Maria Santagada, del Consiglio e di tutta la struttura di Confcommercio Cosenza faccio ad Anna i migliori auguri di buon lavoro”.

Anna Gallo nel commentare la sua elezione ha dichiarato: “Questa nomina è per me motivo di emozione e grande orgoglio. Voglio ringraziare la Presidente Lapini per aver avuto fiducia in me, sono certa che insieme faremo un grande lavoro nella tutela degli interessi delle nostre colleghe imprenditrici. Volevo poi ringraziare il Presidente Klaus Algieri per il suo costante sostegno, per la fiducia e per la stima che mi ha sempre manifestato. So che durante questo percorso potrò sempre contare sulla sua saggezza ed esperienza”.

L’elezione è avvenuta nel corso del Consiglio Direttivo di Terziario Donna, guidato dalla neo Presidente Anna Lapini, che insieme ad Anna Gallo ha voluto al suo fianco altre tre vicepresidenti: Luciana Di Bisceglie (Bari), Gabriella Dell’Olio (L’Aquila), Cristina Riganti (Varese).

Anna Gallo è imprenditrice da più generazioni nel settore immobiliare e titolare di numerose agenzie immobiliari presenti in provincia di Cosenza. Guida dal 2017 (rieletta nel 2021) il Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Cosenza. È Consigliere di Confcommercio Cosenza e della Camera di Commercio di Cosenza. Ricopre infine la carica di Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Cosenza.

Tax Credit librerie – Termine presentazione istanze

Tax Credit librerie – Termine presentazione istanze

La Legge di Bilancio per il 2018 riconosce un credito di imposta, a decorrere dall’anno 2018, in favore degli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati, contraddistinti con codice ATECO principale 47.61 o 47.79.1, nella misura massima di 20.000 euro, per gli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite, e di 10.000 euro per gli altri esercenti

Come stabilito dal Decreto attuativo della disciplina di favore, per poter accedere al beneficio, è necessario che l’esercente:

  • abbia la sede legale nel territorio dello Spazio economico europea;
  • sia soggetto alla tassazione in Italia, per effetto della residenza fiscale, oppure per la presenza di una stabile organizzazione in Italia;
  • abbia sviluppato, nel corso dell’esercizio finanziario precedente, ricavi derivanti dalla cessione di libri, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati.

Ora, il Ministero della Cultura, con avviso pubblicato sul proprio portale web, ha reso noto che è possibile presentare domanda per il riconoscimento del credito di imposta in parola, riferito all’anno 2020, fino alle ore 12:00 del 29 ottobre 2021, collegandosi al portale web:

https://taxcredit.librari.beniculturali.it/sportello-domande/

Si precisa che il credito d’imposta è parametrato agli importi pagati nell’anno 2020 – con riferimento al singolo punto vendita dove si svolge la medesima attività – a titolo di IMU, TASI e TARI, nonché imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione del suolo pubblico, spese per locazione, spese per il mutuo e contributi previdenziali e assistenziali riguardanti il personale dipendente. 

Si ricorda, infine, che il credito d’imposta in parola non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini Irap, ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione, nel rispetto dei Regolamenti europei in materia di aiuti “de minimis”, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a  disposizione dall’Agenzia delle entrate, secondo le modalità e i termini definiti con il   Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, del 12 dicembre 2018, e la Risoluzione, della medesima Agenzia, n. 87 del 2018.

Fipe-Confcommercio: “accelerare su green pass e vaccini”

Fipe-Confcommercio: “accelerare su green pass e vaccini”

FIPE-Confcommercio non si sottrae al dibattito in corso sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro e sull’estensione dell’utilizzo del green pass, registrando con preoccupazione, da una parte, il ritardo nel cambiamento delle regole che disciplinano il livello del rischio sanitario nelle zone del Paese e, dall’altra, l’imminente ripartenza di tutte le attività e l’impatto che questa avrà sulla curva dei contagi. L’organizzazione comparativamente più rappresentativa dei Pubblici esercizi italiani avanza tuttavia una richiesta come priorità ineludibile: la fine della stagione delle misure restrittive a carico delle imprese.

Dopo 18 mesi di pandemia, 2 mesi di lockdown totale, nove mesi di campagna vaccinale e un lunghissimo periodo di limitazioni alle attività in diversi comparti (alcuni dei quali, come le discoteche, non ancora operativi), sarebbe incomprensibile e irragionevole, nel caso del probabile peggioramento del quadro sanitario, riportare indietro le lancette dell’orologio, riproponendo le solite limitazioni alle solite imprese, in primis proprio ai pubblici esercizi.

Dal momento che i livelli di rischio vengono misurati su ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva e una volta conclamato scientificamente che il vaccino riduce ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva, appare evidente dove si colloca la necessità e l’urgenza di agire per tutelare il bene comune, nel rispetto della libertà e della tutela della privacy delle persone, ma senza che questo travolga comunità e sistema economico.

“In questo nuovo quadro – sottolinea il presidente, Lino Stoppani – non sarebbe civile ipotizzare un solo ulteriore giorno di limitazioni delle attività dei pubblici esercizi. Il nostro settore ha già pagato un prezzo altissimo nei mesi delle chiusure e delle zone “colorate”; proprio negli ultimi mesi, poi, abbiamo riaperto dando un contributo decisivo all’utilizzo e all’implementazione del green pass, sostenendo con forza la stessa campagna di vaccinazione. Oggi se tanti cittadini, tra cui 4 milioni di over 50, scelgono ancora di non vaccinarsi, il peso di questa scelta non può gravare sulle spalle delle attività economiche già provate da una lunghissima crisi. Si parla oggi di obbligatorietà, estensione del green pass, nuovi provvedimenti: noi diciamo che servono scelte rapide, coraggiose ed eque; rapide perché i rischi sanitari permangono, coraggiose, perché il green pass sia esteso anche ad altri ambiti, ed eque perché non devono impattare su chi, persone e imprese, ha già responsabilmente fatto la propria parte”.

Fonte Fipe-Confcommercio