Professionisti: protagonisti del cambiamento

Professionisti: protagonisti del cambiamento

Il prossimo 17 novembre a partire dalle 10:00 si terrà il convegno nazionale di Confcommercio Professioni, dal titolo “Professionisti: protagonisti del cambiamento” nell’ambito del quale verrà presentata la ricerca dell’Ufficio Studi di Confcommercio sull’andamento del comparto.

I lavori si potranno seguire in presenza, oppure in diretta streaming sul sito confederale confcommercio.it/live e sulla pagina facebook di Confcommercio Professioni facebook.com/confcommercioprofessioni.

Per partecipare è necessario iscriversi compilando il form che trovate qui: https://forms.gle/xtV3ApMW8ZwPerRW8

Professioni. Equo compenso, riduzione irpef e welfare necessari per la ripartenza

Professioni. Equo compenso, riduzione irpef e welfare necessari per la ripartenza

Le professioni non ordinistiche rappresentano uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi connessa alla pandemia da Covid-19. Se infatti dal 2008 al 2019 il settore ha vissuto una crescita esponenziale (circa dell’84%), nell’anno dell’emergenza la crescita è stata pressoché nulla. Ma non solo. Il blocco ha fatto emergere con forza anche tutte le altre lacune di cui il settore soffre. Questi e tanti altri sono stati i temi toccati nel corso di #ProfessioniRestart l’incontro organizzato da Confcommercio Professioni lo scorso 3 novembre.

Dall’incontro sono emerse numerose richieste che sono state rilanciate a livello territoriale dal Presidente di Confcommercio Professioni provincia di Cosenza Giuseppe Politano: piena applicazione al principio dell’equo compenso nei confronti della Pubblica amministrazione; monitoraggio della fase sperimentale dell’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, al fine di puntare a ridurre la percentuale dell’aliquota di contribuzione aggiuntiva prevista nel passaggio a una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali; prevedere per i redditi da lavoro la riduzione delle attuali aliquote medie ed effettive dell’Irpef, in particolare per le classi di reddito medio-bassi, anche con l’obiettivo di incentivare l’offerta di lavoro.

“Le professioni non ordinistiche rappresentano un tassello importante della nostra economia– aggiunge Politano – è pertanto necessario dare protagonismo alle professioni, dotandole di strumenti idonei che sfruttino le opportunità della tecnologia e del digitale nel nuovo scenario post pandemia. È poi importante facilitare l’accesso e la garanzia al credito, mentre dal lato welfare è necessario promuovere le coperture previdenziali e sanitarie integrative rispetto a quelle offerte dal sistema pubblico e misure per la conciliazione dei tempi vita-lavoro”.

I Professionisti provano a ripartire ma chiedono attenzione

I Professionisti provano a ripartire ma chiedono attenzione

Convegno di Confcommercio Professioni: dopo 10 anni di crescita continua, la crescita del settore dei liberi professionisti non ordinistici si è fermata. La presidente Fioroni: “Equo compenso e welfare su misura”.  Sangalli: “Confcommercio è anche la casa delle professioni”

Una fotografia in chiaroscuro. Questa potrebbe essere la sintesi più adatta per descrivere i risultati dell’indagine realizzata dell’Ufficio Studi di Confcommercio (documento pdf) realizzata per Confcommercio Professioni nell’ambito del convegno “#Professioni Restart, la ripartenza fra opportunità e criticità” (segui la diretta streaming su www.confcommercio.it/live) dedicato al settore dei liberi professionisti non iscritti ad ordini, professionisti del settore ambiente e sicurezza, amministratori di condominio, wedding planner, professionisti dell’ICT, designer, consulenti aziendali, formatori, professionisti del wellness, optometristi e guide turistiche. Dal 2008 al 2019, questo “esercito” è cresciuto dell’89% arrivando a quota 429.000 unità ed è un dato molto significativo anche a fronte del fatto che nello stesso arco di tempo l’occupazione complessiva del sistema Italia è cresciuta del 1,2%. %. Un tasso di incremento straordinariamente elevato, confermato anche dal +10% del 2019 rispetto al 2018, a cui però il Covid ha messo sicuramente un freno considerando che, tra liberi professionisti ordinistici e non ordinistici che nel 2019 in totale rappresentavano oltre 1 milione e 400 mila lavoratori, se ne sono persi per strada almeno quarantamila.

Un altro aspetto che l’indagine dell’Ufficio Studi prende in considerazione è l’andamento inversamente proporzionale tra la crescita del numero dei professionisti e il loro reddito: quello complessivamente generato da queste professioni cresce di oltre il 40% nel periodo 2009-2019 mentre quello pro capite diminuisce di oltre il 25% fermandosi a poco più di 15.900 euro.

Le proposte di Confcommercio Professioni

Per questi professionisti Confcommercio Professioni, oltre a chiedere in via prioritaria, l’equo compenso per le prestazioni professionali e, per uscire dall’emergenza della pandemia, la rateizzazione straordinaria del complessivo debito fiscale accumulato, ha elaborato una serie di proposte per il settore su fisco, politiche attive per la riqualificazione professionale, accesso al credito e previdenza complementare.

Professioni Restart. La ripartenza tra opportunità e criticità

Professioni Restart. La ripartenza tra opportunità e criticità

Transizione digitale, nuove competenze e opportunità legate al PNRR, politiche attive anche per il lavoro autonomo professionale.  Quali opportunità e quali sfide per la ripartenza delle professioni?

Appuntamento il 3 novembre con l’evento nazionale di Confcommercio Professioni.

  • Dalle 10:00 la presentazione ricerca dell’Ufficio Studi di Confcommercio sullo stato del comparto #professioni e le proposte per la ripresa.
  • Dalle 15:00 una tavola rotonda con focus sulle politiche attive per il lavoro autonomo in presenza di alcuni rappresentanti delle Regioni

L’evento potrà essere seguito su https://www.confcommercio.it/live o sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/confcommercioprofessioni

Webinar. Lo smart working per i professionisti

Webinar. Lo smart working per i professionisti

Martedì 19 ottobre 2021 alle 14:30 è in programma l’appuntamento di Edi Training 2021 dedicato ai professionisti e organizzato in collaborazione con il partner TIM e Confcommercio Professioni, dal titolo: “Smart working: il futuro del lavoro”.

Il webinar ha l’obiettivo di approfondire il nuovo paradigma di lavoro del lavoro agile, le opportunità che offre ai professionisti, i principali fattori abilitanti per vincere le resistenze e agevolare il cambiamento.

Soprattutto, intende presentare tutti gli strumenti operativi e le strategie per avviare ed utilizzare il lavoro agile in maniera efficace nella propria realtà lavorativa.

Tutte le informazioni sul programma e le indicazioni per iscriversi sono disponibili alla seguente pagina: Smart working: il futuro del lavoro – Il programma e l’agenda

Il form per iscriversi è disponibile direttamente a questo link: Form d’iscrizione

Compilato il form il partecipante riceverà una’mail automatica di avvenuta iscrizione contenente il link per collegarsi e partecipare al webinar.

L’iscrizione è gratuita ed aperta a tutti gli interessati. È previsto un numero massimo di partecipanti.

Gli ulteriori appuntamenti di Edi con i webinar e i relativi materiali sono disponibili su questa pagina: Formazione – Spin EDI Confcommercio

ISCRO. Sostegno al reddito dei liberi professionisti

ISCRO. Sostegno al reddito dei liberi professionisti

L’Inps con la circolare n. 94 del 2021, ha specificato che è possibile presentare le domande di ISCRO (la nuova misura di sostegno al reddito dei liberi professionisti introdotta dalla Legge di Bilancio 2021) a partire dall’1 luglio e fino al 31 ottobre 2021.

In particolare, nel riepilogare le regole di spettanza dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, l’Istituto ha fornito istruzioni operative per la fruizione dell’indennità in vigore in via sperimentale per il triennio 2021/2023.

Inoltre, lo stesso Istituto ha precisato che la domanda per l’accesso all’indennità ISCRO potrà essere effettuata tramite la relativa applicazione presente nel portale istituzionale dell’INPS. Il rilascio del nuovo servizio verrà reso noto con apposita comunicazione sul sito internet.

Di seguito i principali contenuti della circolare:

Requisiti

L’indennità ISCRO è riconosciuta ai lavoratori che possono fare valere congiuntamente i seguenti requisiti:

a) non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;

b) non essere beneficiari di Reddito di cittadinanza;

c) avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;

d) avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro;

e) essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;

f) essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Misura, durata e decorrenza della prestazione

L’indennità ISCRO è pari al 25 per cento, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e già trasmesso da quest’ultima all’INPS alla data di presentazione della domanda e non può essere di importo mensile inferiore a 250 euro né superiore a 800 euro.

La prestazione ISCRO è erogata per sei mensilità e spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

Presentazione della domanda

Per fruire dell’indennità ISCRO si deve presentare domanda all’INPS esclusivamente in via telematica entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.

Per l’anno 2021 la domanda di indennità ISCRO può essere presentata a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 ottobre 2021.

Decadenza dalla prestazione

Il beneficiario dell’indennità ISCRO decade dal diritto alla prestazione al verificarsi dei seguenti casi:

  1. cessazione della partita IVA nel corso dell’erogazione dell’indennità;
  2. titolarità di trattamento pensionistico diretto;
  3. iscrizione ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  4. titolarità del Reddito di cittadinanza.

Regime delle incompatibilità

L’indennità ISCRO è incompatibile con le pensioni dirette a carico, anche pro quota, dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme esclusive, sostitutive, esonerative e integrative della stessa, delle forme previdenziali compatibili con l’AGO, della Gestione separata e con il Reddito di cittadinanza, nonché con le indennità di disoccupazione NASpI e DIS COLL.

Per ulteriori elementi di dettaglio si rinvia alla circolare Inps.

Fonte Confcommercio