Bonus Elettrodomestici 2025: al via le domande dal 18 novembre

Bonus Elettrodomestici 2025: al via le domande dal 18 novembre

A partire dalle ore 7 del 18 novembre 2025 sarà possibile presentare le domande per accedere al Bonus elettrodomestici 2025, previsto dalla Legge di Bilancio 2025 e attuato con Decreto interministeriale del 3 settembre 2025. La misura sostiene l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti nell’Unione Europea, prevedendo contestualmente lo smaltimento dell’apparecchio di classe energetica inferiore sostituito.

Di seguito una sintesi operativa delle caratteristiche del bonus, delle categorie di beni ammissibili, dei soggetti beneficiari e della procedura da seguire.

In cosa consiste il Bonus elettrodomestici

Il contributo è erogato sotto forma di Voucher, utilizzabile come sconto in fattura da parte del venditore:

  • fino al 30% del costo di acquisto,
  • importo fisso pari a 100 €,
  • elevato a 200 € per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 €.

Il bonus è riconosciuto per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.

Quali beni è possibile acquistare

Il bonus è valido solo per l’acquisto di elettrodomestici prodotti in UE e conformi a specifiche classi energetiche. Sono ammessi:

  • Lavatrici e lavasciuga: classe A o superiore
  • Forni: classe A o superiore
  • Cappe da cucina: classe B o superiore
  • Lavastoviglie: classe C o superiore
  • Asciugabiancheria: classe C o superiore
  • Frigoriferi e congelatori: classe D o superiore
  • Piani cottura: conformi ai requisiti del Regolamento UE 2019/2016

Chi può accedere al Bonus

Può richiedere il bonus ogni nucleo familiare che:

  1. acquista un elettrodomestico tra quelli elencati,
  2. consegna al venditore un vecchio apparecchio di classe energetica inferiore da smaltire.

Il venditore è tenuto a:

  • registrarsi sulla Piattaforma informatica dedicata,
  • dimostrare di possedere un codice ATECO compatibile,
  • effettuare e documentare correttamente lo smaltimento del RAEE sostituito,
  • inoltrare la richiesta di rimborso a Invitalia, che verificherà fatture, smaltimenti e documentazione dichiarata.

Venditori autorizzati

Possono aderire all’iniziativa solo i venditori attivi (non in liquidazione), con uno dei seguenti codici ATECO:

  • 47.12.10 – Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di apparecchiature informatiche ed elettrodomestici
  • 47.54.00 – Commercio al dettaglio di elettrodomestici
  • 47.11.02 – Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di altri prodotti alimentari, bevande o tabacchi
  • 47.12.20 – Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di mobili e articoli per uso domestico
  • 47.12.30 – Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di ferramenta, materiali da costruzione e piante
  • 47.12.40 – Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di cosmetici, articoli di profumeria, detersivi, cancelleria e giochi

Adesione dei venditori

I venditori interessati devono sottoscrivere digitalmente l’accordo tramite la piattaforma e completare i seguenti passaggi:

  • Censimento dei Punti Vendita (fisici e/o online)
  • Censimento degli operatori che operano nei punti vendita
  • Registrazione delle informazioni relative al RAEE e, se necessario, segnalazione del mancato rinvenimento dell’elettrodomestico obsoleto

Compiti dell’operatore del Punto Vendita

L’operatore incaricato deve:

  • inserire il Voucher presentato dal cittadino, verificandone i dati in caso di formato cartaceo (non necessario se presentato tramite app IO)
  • confermare l’acquisto o annullare l’operazione tramite piattaforma
  • consultare l’elenco delle transazioni
  • trasmettere la fattura (XML o PDF) o l’eventuale nota di credito relativa allo sconto applicato

Come richiedere il Bonus

Le richieste possono essere inviate dalle ore 7 del 18 novembre 2025 tramite:

  • app IO, oppure
  • sito dedicato bonuselettrodomestici.it, seguendo la procedura guidata.

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ITS Tirreno Academy: formazione e lavoro si incontrano alla Camera di Commercio di Cosenza

ITS Tirreno Academy: formazione e lavoro si incontrano alla Camera di Commercio di Cosenza

COSENZA – 6 novembre 2025 – Nella sede della Camera di Commercio di Cosenza si è tenuta la presentazione del nuovo catalogo dei percorsi formativi dell’ITS Tirreno Academy, un’iniziativa realizzata in stretta collaborazione con il Centro per l’Impiego di Cosenza e patrocinata da Confcommercio e Camera di Commercio di Cosenza.

L’incontro ha rappresentato un importante momento di orientamento e raccordo tra il mondo dell’alta formazione tecnologica e le esigenze del tessuto produttivo calabrese, rivolgendosi a diplomati, studenti e giovani in cerca di un percorso formativo immediatamente spendibile nel mercato del lavoro.

La sala gremita della Camera di Commercio ha testimoniato l’interesse e la partecipazione attiva di studenti e operatori del settore, confermando l’importanza di creare occasioni di confronto tra scuola, imprese e istituzioni.

Nel corso dell’evento, il Centro per l’Impiego di Cosenza ha svolto un ruolo centrale nella promozione e organizzazione dell’iniziativa, fungendo da ponte tra l’offerta formativa dell’ITS Tirreno e la domanda di competenze tecniche specialistiche delle imprese locali. Una sinergia che si inserisce pienamente nella logica delle politiche attive del lavoro, finalizzate a favorire l’incontro tra domanda e offerta.

Particolarmente significativa la partecipazione di numerosi istituti scolastici di Cosenza e Acri, aderenti al Progetto Mirai, con le classi quinte invitate dal CPI: studenti che rappresentano i potenziali protagonisti del futuro sistema produttivo locale.

In apertura dei lavori, Giovanni Cuconato, Responsabile del Centro per l’Impiego di Cosenza, ha sottolineato l’importanza dell’“educazione all’occupabilità” come obiettivo strategico dei percorsi ITS, mentre Carlo Migliori, Presidente dell’ITS Tirreno Academy, ha illustrato i contenuti dell’offerta formativa e le opportunità di specializzazione e inserimento lavorativo.

Durante la mattinata si sono susseguiti gli interventi di rappresentanti delle Associazioni di categoria e delle imprese partner, tra cui Confcommercio che hanno ribadito l’importanza di una collaborazione sempre più stretta tra il sistema produttivo, gli enti formativi e i servizi per l’impiego.

Molto apprezzata la testimonianza di IGreco Ospedali Riuniti, che ha raccontato esperienze positive di assunzione di giovani formati nei percorsi ITS.

Un contributo sentito è arrivato anche dall’IIS Monaco di Cosenza, che per il tramite di una sua docente ha condiviso l’esperienza dei propri studenti oggi già inseriti nel mondo del lavoro grazie alla formazione ITS.

Significativo l’intervento del Dirigente della Regione Calabria, Rodolfo Elia, che ha illustrato l’impegno della Regione a sostegno dell’ITS.

A concludere i lavori è stato il Presidente della Camera di Commercio e di Confcommercio Cosenza, che ha espresso vivo apprezzamento per la riuscita dell’evento, sottolineando come la collaborazione tra istituzioni, scuole e imprese rappresenti la chiave per costruire un sistema formativo e produttivo sempre più integrato e sostenibile:

“Investire nella formazione tecnica superiore significa investire nel futuro del territorio. I giovani rappresentano la leva dello sviluppo e la loro crescita professionale è la condizione indispensabile per una Calabria più competitiva e moderna.”

Trasporto internazionale merci: nuove regole per autorizzazioni MIT dal 1° gennaio 2026

Trasporto internazionale merci: nuove regole per autorizzazioni MIT dal 1° gennaio 2026

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 225 del 27 settembre 2025 il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) del 22 settembre 2025 recante disposizioni di applicazione del decreto 2 agosto 2005, n. 198, in materia di autorizzazioni internazionali al trasporto di merci su strada.

Il provvedimento introduce criteri e modalità aggiornati per il rilascio delle autorizzazioni, anche alla luce del processo di digitalizzazione che partirà dal 1° gennaio 2026, con l’obiettivo di rendere più snella e trasparente la gestione delle pratiche.

Tipologie di autorizzazioni e soggetti interessati

Le autorizzazioni internazionali possono essere:

  • Bilaterali: consentono il trasporto di merci tra Italia e un singolo Paese non UE, sia in entrata che in uscita, secondo gli accordi bilaterali vigenti.
  • Multilaterali (CEMT/ITF): permettono alle imprese autorizzate di effettuare trasporti internazionali in più Paesi aderenti alla CEMT con un unico titolo, valido annualmente o per periodi limitati.
  • Di transito: abilitano al passaggio attraverso uno o più Stati esteri senza effettuare carico o scarico di merci, necessarie quando si attraversano Paesi terzi per raggiungere la destinazione finale.

Possono richiederle:

  • imprese di autotrasporto in conto terzi iscritte al REN e all’Albo nazionale degli autotrasportatori, i cui gestori siano titolari di attestato di idoneità per trasporti internazionali;
  • consorzi e cooperative a proprietà divisa (con indicazione delle imprese aderenti nella domanda);
  • imprese con licenza di trasporto in conto proprio o con veicoli immatricolati ad uso proprio, con massa complessiva pari o superiore a 3,5 tonnellate.

In ogni caso, i veicoli devono essere nella disponibilità dell’impresa a titolo di proprietà, leasing, usufrutto, vendita con riserva di proprietà o noleggio senza conducente.

Criteri di rilascio e rinnovo

Il rilascio delle autorizzazioni spetta alla Divisione competente per l’autotrasporto internazionale di merci presso la Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto del MIT.

Le autorizzazioni possono essere concesse a titolo precario o in assegnazione fissa. Ai fini del calcolo delle assegnazioni, viene stabilito che dodici autorizzazioni CEMT di breve durata equivalgono a un’autorizzazione CEMT annuale.

Il Decreto definisce inoltre:

  • i criteri per il rinnovo delle autorizzazioni;
  • la formazione delle graduatorie per l’assegnazione;
  • le modalità di presentazione delle domande.

Termini di presentazione delle domande

  • 31 ottobre dell’anno precedente: istanze di rinnovo e graduatoria CEMT;
  • 30 settembre dell’anno precedente: domande di rinnovo e conversione in assegnazione fissa delle autorizzazioni bilaterali;
  • senza limiti temporali: richieste di autorizzazioni bilaterali a titolo precario e autorizzazioni CEMT per traslochi (masserizie).

Le istanze devono essere trasmesse esclusivamente via PEC al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per i trasporti e la navigazione – Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto – Divisione 7, allegando le ricevute PagoPA relative all’imposta di bollo e ai diritti di motorizzazione.

Il Decreto MIT 22 settembre 2025 segna un passaggio importante verso la digitalizzazione delle procedure autorizzative per il trasporto internazionale delle merci. Le imprese di autotrasporto sono chiamate ad adeguarsi tempestivamente ai nuovi criteri e alle scadenze previste, in vista dell’entrata in vigore dal 1° gennaio 2026.

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Corso gratuito online: Intelligenza Artificiale e comunicazione per nuove imprese e professionisti

Corso gratuito online: Intelligenza Artificiale e comunicazione per nuove imprese e professionisti

Unioncamere e il Servizio Nuove Imprese (SNI) segnalano e promuovono l’avvio di un percorso formativo online gratuito dedicato a chi desidera comprendere come l’intelligenza artificiale possa potenziare le strategie di comunicazione aziendale. L’iniziativa si articola in un ciclo di tre lezioni, per un totale di 10 ore di formazione a distanza.

Obiettivi e contenuti

Il corso si basa sui sei pilastri del framework “Marketing Mindset”, con un focus specifico sulle applicazioni dell’IA alla comunicazione. Tra i principali argomenti trattati:

  • evoluzione dell’intelligenza artificiale e impatto su business e comunicazione;
  • costruzione e differenziazione dell’identità di brand;
  • market intelligence supportata dall’IA;
  • sviluppo della value proposition;
  • messaggi, contenuti, piattaforme e personalizzazione;
  • customer experience e customer care nell’era dell’IA;
  • scenari e tendenze future.

Destinatari

Il percorso è rivolto a chi intende avviare un’attività imprenditoriale o di libera professione, nonché a neoimprenditori che abbiano avviato la propria impresa da non più di tre anni.

Calendario e modalità

Le lezioni si svolgeranno in aula virtuale nelle seguenti date:

  • 30 settembre 2025 (ore 09:00 – 13:00)
  • 7 ottobre 2025 (ore 09:00 – 13:00)
  • 14 ottobre 2025 (ore 09:00 – 11:00)

La frequenza è obbligatoria per almeno il 75% delle ore totali.

Iscrizioni

Le iscrizioni sono aperte fino alle ore 18:00 del 29 settembre 2025. I posti disponibili sono 80. La partecipazione all’intero percorso è gratuita, ed effettuabile cliccando qui.

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Fondo Transizione Industriale: dal 17 settembre 2025 nuovo sportello per le imprese

Fondo Transizione Industriale: dal 17 settembre 2025 nuovo sportello per le imprese

Il 17 settembre 2025 si aprirà un nuovo sportello per la presentazione delle domande sul Fondo per il sostegno alla transizione industriale, misura attuativa del PNRR (Missione 2, Componente 2, Investimento 5.1, sottoinvestimento 1). La dotazione complessiva ammonta a 134.018.568,13 euro, risorse destinate a favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche europee per la lotta ai cambiamenti climatici.

Il Fondo sostiene programmi di investimento mirati alla tutela ambientale dei processi produttivi, con particolare attenzione all’efficienza energetica, all’uso sostenibile delle risorse e all’economia circolare.

A chi si rivolge e requisiti di partecipazione

Le agevolazioni sono destinate alle imprese manifatturiere (sezione C ATECO 2007), di qualsiasi dimensione, localizzate su tutto il territorio nazionale. Per accedere al Fondo, alla data di presentazione della domanda le imprese devono:

  • essere costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
  • operare nel settore manifatturiero;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria né soggette a procedure concorsuali;
  • non risultare in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da normativa europea;
  • non rientrare tra i soggetti che abbiano ricevuto e non restituito aiuti ritenuti illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver regolarmente restituito eventuali somme oggetto di revoca di agevolazioni;
  • essere in regola con i versamenti contributivi e previdenziali;
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’articolo 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022 (ad esempio violazioni gravi in materia di sicurezza sul lavoro, obblighi ambientali o fiscali).

Inoltre, le imprese beneficiarie devono rispettare l’obbligo di copertura assicurativa contro i rischi catastrofali introdotto dal DL 31 marzo 2025, n. 39: tale requisito è immediatamente richiesto per le grandi imprese e, dal 2 ottobre 2025, anche per le medie imprese.

Una quota pari al 40% delle risorse disponibili è riservata a progetti localizzati nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), mentre il 50% dei fondi è destinato alle imprese energivore, ossia quelle a forte consumo energetico, iscritte nell’elenco CSEA.

Cosa finanzia

I programmi di investimento devono riguardare una singola unità produttiva e perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  • incremento dell’efficienza energetica;
  • riduzione dell’uso delle risorse tramite riuso, riciclo, recupero o impiego di materie prime riciclate.

Sono ammissibili spese tra 3 e 20 milioni di euro, da realizzare entro 36 mesi (prorogabili di 12). Tra le spese finanziabili rientrano opere murarie, impianti, attrezzature, software, brevetti e programmi di formazione del personale.

Modalità di accesso

Le domande devono essere compilate ed inviate esclusivamente online, dalle ore 12.00 del 17 settembre 2025 fino alle ore 12.00 del 10 dicembre 2025. La procedura è a graduatoria, con valutazione basata su indicatori ambientali specifici. Le domande ammesse saranno finanziate fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

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Scatta l’obbligo di nomina dell’organo di controllo nelle S.r.l.: cosa prevede la normativa

Scatta l’obbligo di nomina dell’organo di controllo nelle S.r.l.: cosa prevede la normativa

L’aggiornamento dell’articolo 2477 del Codice Civile ha introdotto nuovi obblighi per le società a responsabilità limitata. In particolare, è prevista la nomina di un organo di controllo, che può essere un collegio sindacale o un revisore legale dei conti, al verificarsi di specifiche condizioni dimensionali.

I parametri previsti dalla legge

La nomina diventa obbligatoria quando, per due esercizi consecutivi, la società supera almeno uno dei seguenti limiti:

  • totale dell’attivo patrimoniale pari a 4 milioni di euro;
  • ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 4 milioni di euro;
  • numero medio dei dipendenti occupati nell’esercizio pari a 20 unità.

L’obbligo scatta inoltre nei casi in cui la società sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato oppure controlli un’impresa obbligata alla revisione legale.

Tempistiche di adeguamento

Il legislatore prevede che l’assemblea chiamata ad approvare il bilancio dell’esercizio in cui si verifica il superamento dei limiti per il secondo anno consecutivo debba procedere alla nomina dell’organo di controllo. Tale adempimento deve essere completato entro trenta giorni dalla data dell’assemblea. In assenza di provvedimenti da parte della società, la nomina può essere disposta dal Tribunale su segnalazione dei soci, dei creditori o del Registro delle Imprese.

Il ruolo dell’organo di controllo

La funzione dell’organo di controllo va oltre la verifica contabile: esso rappresenta uno strumento di garanzia per soci, creditori e terzi, assicurando una gestione trasparente e corretta. La sua attività contribuisce in modo determinante alla prevenzione della crisi d’impresa, favorendo un monitoraggio costante della salute economico-finanziaria della società.

Le nuove regole rafforzano il sistema di vigilanza sulle S.r.l. e richiedono alle imprese un’attenta valutazione dei propri dati di bilancio. Adeguarsi tempestivamente non è soltanto un obbligo normativo, ma anche un’opportunità per consolidare la governance societaria e accrescere la fiducia degli stakeholder.