Black Friday. Stime delle vendite in aumento

Black Friday. Stime delle vendite in aumento

Maria Santagada, Direttore Confcommercio: “Bene l’aumento della clientela e del volume di vendita, ma c’è il rischio di un’erosione della marginalità in vista del Natale”.

Ormai da qualche anno il Black Friday ha preso piede anche in Italia, monopolizzando le vendite del l’ultimo week-end di novembre.

Per molti si tratta dell’occasione giusta per iniziare a realizzare i regali di Natale, per altri di una semplice opportunità di risparmio nell’acquisto di qualche prodotto.

Certamente tra i prodotti più gettonati troviamo i capi di abbigliamento, seguiti dai prodotti di elettronica e dagli accessori.

Quest’anno inoltre, le stime tornano ai livelli di interesse e fatturato del 2019. In particolate si stima un incremento medio delle vendite del 50% rispetto al 2020 ed in linea con quelle del 2019.

Per Maria Santagada, Direttore di Confcommercio Cosenza e Calabria: “Il Black Friday senza dubbio attira l’interesse dei consumatori a caccia dell’affare in vista della stagione natalizia nei negozi delle nostre città. Tuttavia, le stime sui volumi di vendita non vanno lette solo in senso positivo in quanto le promozioni in piena stagione, alle porte del Natale, danneggiano soprattutto quegli operatori dei negozi multibrand che sacrificano una marginalità che, dopo il drastico calo delle vendite del 2020 e di inizio 2021, è divenuta sempre più di sopravvivenza. Va detto anche però che il Black Friday rappresenta anche una risposta del commercio al contenimento dell’inflazione ormai in forte aumento”.

Webinar Creative Restaurant Branding

Webinar Creative Restaurant Branding

Mercoledì 1 dicembre alle ore 15.00 non perdere l’appuntamento con il webinar di Fipe Creative Restaurant Branding.

Dopo un periodo che ha messo a dura prova le imprese della ristorazione servono idee e azioni concrete che accompagnino gli operatori nel percorso della ripartenza.

La FIPE organizza un webinar di approfondimento sulla definizione di identità e posizionamento del brand riservato alle imprese della ristorazione e alle associazioni del sistema che vedrà la partecipazione di Nicoletta Polliotto e Ilaria Legato, autrici del libro “Creative Restaurant Branding”.

Il Brand viene definito come lo strumento principale per arrivare al cuore dei clienti e fidelizzarli e nel corso del webinar verrà presentato il metodo per un posizionamento vincente e per individuare il proprio pubblico di riferimento.

Interverranno:

  • Nicoletta Polliotto, Digital project manager
  • Ilaria Legato, Brand e Food Designer
  • Luciano Sbraga, Direttore Ufficio Studi Fipe

Per registrarti: https://forms.gle/qgBcKYcUbw33FsXYA

Nei giorni successivi la registrazione riceverai il link per il collegamento all’indirizzo indicato in fase di registrazione.

INPS. Chiarimenti su CIG e quarantena

INPS. Chiarimenti su CIG e quarantena

Il 18 novembre 2021, l’INPS ha pubblicato due messaggi per fornire indicazioni in ordine agli ammortizzatori sociali e alla quarantena determinati da Covid-19.

Ammortizzatori sociali emergenziali

Con il Messaggio n. 4034 ha fornito indicazioni operative sui nuovi periodi di trattamenti di integrazione salariale emergenziali Covid19 previsti dal D.L. n.146/2021.

In particolare il Decreto ha previsto la possibilità per i lavoratori in forza al 22 ottobre 2021 di accedere ad un ulteriore periodo massimo di 13 settimane di trattamenti di Assegno ordinario (ASO) e Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD) che può essere richiesto dai datori di lavoro che sono costretti a interrompere o ridurre l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID 19, nel periodo tra il 1 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021.

I datori di lavoro richiedenti, per poter accedere ai nuovi trattamenti devono essere stati interamente autorizzati alle precedenti 28 settimane di trattamenti previste dal cd. Decreto Sostegni (D.L. n. 41/2021).

Ovviamente, nel caso in cui il datore di lavoro dovesse ricorrere ai suddetti trattamenti, continuerà ad operare nei suoi confronti il divieto di licenziamento.

Per quanto riguarda le istanze per i trattamenti di cassa integrazione, l’INPS ha ribadito che dovranno essere inviate entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di riduzione o sospensione oraria: quindi per le domande relative a sospensioni o riduzioni iniziate a ottobre il termine di presentazione delle istanze è il prossimo 30 novembre.

Le domande dovranno essere trasmesse con la nuova causale denominata “COVID 19 – DL 146/21”.

Si precisa, inoltre, che la procedura di trasmissione delle domande è già disponibile e che le stesse possono essere inviate, a prescindere dall’avvenuto rilascio dell’autorizzazione a tutte le 28 settimane di cui al decreto legge n. 41/2021 da parte delle Strutture territoriali dell’Istituto.

Infatti, il rispetto di tale ultima condizione sarà verificato in sede di istruttoria delle domande e costituirà presupposto per il riconoscimento della legittimità dei trattamenti richiesti.

Inoltre, in caso di intervento diretto dell’Istituto, tutti i dati per il pagamento o il saldo dell’integrazione salariale (Uniemens Cig SR41) devono essere inviati entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocato il periodo di integrazione salariale o entro 30 giorni dalla notifica della PEC contenente l’autorizzazione, qualora questo termine sia più favorevole all’azienda.

Per quanto riguarda le aziende plurilocalizzate l’INPS ha ricordato che possono inviare domanda come “Deroga Plurilocalizzate” esclusivamente le aziende che hanno ricevuto la prima autorizzazione con decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Tutte le altre aziende, anche con più unità produttive, trasmetteranno invece domanda come “Deroga INPS” (non plurilocalizzate).

Infine, sono stati forniti chiarimenti in relazione al periodo di ulteriori 9 settimane di CIGO, previste dal decreto Fisco-Lavoro, per cause connesse all’emergenza in favore dei datori di lavoro appartenenti ai settori delle industrie tessili, confezione di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia, e fabbricazione di articoli in pelle e simili per sospensioni o riduzioni dell’attività produttiva nel periodo collocato tra il 1° ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021, per una durata massima di 9 settimane.

A tal proposito, l’IINPS ha chiarito che le imprese che, alla data del 22 ottobre 2021 avevano in corso un trattamento di cassa integrazione salariale straordinario e che devono ulteriormente sospendere il programma di CIGS a causa dell’interruzione dell’attività produttiva per effetto dell’emergenza epidemiologica, possono accedere al trattamento di integrazione salariale ordinario, per una durata massima di 9 settimane, per periodi decorrenti dal 1° ottobre 2021 al 31 dicembre 2021.

In questo caso è necessario trasmettere domanda di concessione dei trattamenti con la nuova causale, denominata “COVID 19 – DL 146/21”.

Si precisa, infine, che per la prestazione di CIGO, previa sospensione del trattamento di CIGS in corso, le relative domande di concessione del trattamento devono essere trasmesse utilizzando la nuova causale “COVID 19 – DL 146/21 – sospensione CIGS”.

Riconoscimento malattia in quarantena

Con il Messaggio n. 4027, ha fornito chiarimenti relativi alle disposizioni introdotte dall’articolo 8 del D.L. n. 146/2021 che riguardano il rifinanziamento della tutela per malattia in favore dei lavoratori fragili e in quarantena per Covid 19.

Con il predetto Decreto è stata, infatti, riconosciuta, fino al 31 dicembre 2021, l’equiparazione del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva alla malattia.

Alla luce delle suindicata norma, l’Istituto può procedere, quindi, al riconoscimento della prestazione anche per gli eventi verificatisi nel corso dell’anno 2021, seguendo l’ordine cronologico.

Per ulteriori elementi di dettaglio si rinvia ai messaggi disponibili nella nostra Area Riservata.

Confcommercio Cosenza. Approvato il bilancio previsionale 2022

Confcommercio Cosenza. Approvato il bilancio previsionale 2022

L’Assemblea dei soci di Confcommercio Cosenza riunita oggi in modalità mista (presenza/videoconferenza) ha approvato all’unanimità il Bilancio previsionale 2022 predisposto dalla Giunta e dal Consiglio riunitisi lo scorso 04 novembre.

Nel corso dell’Assemblea è stato poi presentato e approvato il Budget Sociale 2022. Cinque le linee progettuali che definiscono le strategie d’azione dell’associazione per il prossimo anno:

  • Comunicazione digitale e partecipazione associativa
  • Promozione rete associativa e sviluppo territoriale
  • Transizione digitale e innovazione dei servizi
  • Rafforzamento politiche attive e competenze del personale
  • Expo Dubai 2020 – Internazionalizzazione delle PMI

Soddisfatto il Presidente Klaus Algieri che ha dichiarato: “Il 2022 sarà l’anno del rilancio per le nostre imprese e per la nostra associazione. Dopo l’emergenza è giunto il momento di mettere in atto progetti seri che diano maggiori servizi ai nostri associati soprattutto in materia di digitalizzazione e formazione”.

Il Direttore Maria Santagada nel presentare il Budget Sociale 2022 ha dichiarato: “stiamo predisponendo numerosi progetti che, anche alla luce del PNRR, ci permetteranno di offrire ai nostri associati una gamma di servizi più ampia”.

Ristoratori, agricoltori e produttori insieme per rilanciare la filiera agroalimentare

Ristoratori, agricoltori e produttori insieme per rilanciare la filiera agroalimentare

All’assemblea della Federazione dei Pubblici Esercizi presentata la “Carta dei Valori” della ristorazione italiana alla presenza del ministro Garavaglia e del presidente di Confcommercio Sangalli.

Il presidente Fipe, Stoppani: “Sono necessarie politiche lungimiranti di sostegno e di sviluppo alla ristorazione, elementi qualificanti della nostra offerta turistica e strumenti formidabili di promozione del nostro patrimonio agroalimentare”.

Nel 2021 la spesa degli italiani per consumi alimentari fuoricasa tornerà ad oltre 63 miliardi di euro, con un incremento del 17,2% rispetto al 2020, ma ancora sotto i livelli pre-covid per oltre 20 miliardi di euro. Più contenuto l’aumento della spesa alimentare domestica: +0,8% rispetto allo scorso anno.

  • L’impatto della pandemia sulla ristorazione è stato devastante anche a livello internazionale. In tutti i Paesi del vecchio continente la flessione dei consumi è stata superiore al 30%, con punte di oltre il 40% in Spagna.
  • Prima della pandemia,la sola spesa turistica destinata alla ristorazione valeva 18,5 miliardi di euro, con 8,4 miliardi di euro garantiti dal turismo straniero, con un valore aggiunto pari a circa 7 miliardi.
  • I rappresentanti di Fipe, Confagricoltura, Coldiretti, Unione Italiana Food, oltre a Siae per il ruolo della musica nei Pubblici Esercizi, firmano la “Carta dei Valori” della ristorazione italiana, con i principi cardine per la valorizzazione condivisa del settore.

Roma, 18 novembre 2021– La ristorazione è pronta ad andare oltre i drammi e le incognite del recente doloroso periodo, riprendendo il suo ruolo strategico per le filiere dell’agroalimentare e del turismo. Per farlo meglio è necessario una strategia unitaria in grado di valorizzare l’intero Sistema Paese.

Un patto di filiera tra ristoratori, produttori e agricoltori che è anche un appello alla Politica, rinnovato più volte all’interno della relazione con la quale il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, ha aperto i lavori dell’assemblea annuale, alla presenza del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia e del presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli.

Serve un soggetto che svolga una funzione di regia – ha detto Stoppani – in grado di fare un vero lavoro di raccordo e integrazione di filiera, tra agricoltura, industria alimentare, distribuzione e ristorazione, anche per favorire il nostro export”.

Un tavolo di coordinamento che si occupi delle politiche dell’intera filiera agroalimentare, indispensabile in una fase di ripartenza di un settore che vuole tornare ad essere trainante ed attrattivo, superando alcuni gap strutturali che non consentono di sfruttare pienamente le grandi potenzialità.

“Il settore presenta due principali problemi: produttività e attrattività. Se a questi aggiungiamo l’incertezza delle prospettive post Covid e le distorsioni create da generose politiche di sussidio – ha spiegato Stoppani – sono spiegate le difficoltà di reperimento di risorse umane adeguate e l’emorragia di competenze”.

Il rinnovo del contratto nazionale di categoria, in scadenza il 31 dicembre, sarà un passaggio decisivo per affrontare questo problema, ma parallelamente sono necessari interventi di breve periodo. Dalla decontribuzione dei salari a tempo determinato o almeno fino alla fine della crisi pandemica, alla revisione del Decreto flussi, indispensabile per il reperimento di quella manodopera necessaria a svolgere le mansioni per le quali non si trovano persone disponibili tra i nostri connazionali.

Il lavoro principale, tuttavia, è quello di ricostruire la fiducia in un comparto che per guardare al futuro sa di dover investire anche sulla digitalizzazione e sullo sviluppo di servizi sostenibili. Strumento strategico per facilitare questa trasformazione 4.0 saranno i bandi contenuti nel PNRR riservati alle imprese del turismo, primi tra tutti quelli sull’ammodernamento e sull’efficientamento energetico. Una quota di questi fondi potrà essere richiesta anche dai Pubblici Esercizi, come assicurato dal ministro del Turismo, Garavaglia.

All’orizzonte, rimangono tuttavia due spauracchi: l’inflazione e la risalita dei contagi.

“Le nostre imprese – ha spiegato Stoppani – segnalano forti tensioni sui prezzi di acquisto delle materie prime e in taluni casi difficoltà di approvvigionamento ed è pertanto necessario un attento presidio da parte del Governo proprio per contrastare eventuali fenomeni speculativi”.

Mentre sul fronte della risalita dei contagi, il Presidente ha ribadito l’assoluta fiducia nel vaccino come argine a ogni nuova ipotesi di chiusura, anche parziale, dei Pubblici Esercizi e ha lanciato un appello alla responsabilità a chi da mesi manifesta ogni settimana, contro il green pass, infrangendo regole e aggiungendo rischi pericolosi. “A forza di proteste senza regole – ha precisato – si rischia di condannare la lotta contro il virus all’irresolubilità”.

Al termine dell’assemblea è stata sottoscritta la “Carta dei Valori” della ristorazione italiana curata da Davide Rampello. Un documento che contiene le linee di azione per la promozione e la valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche, definiti beni culturali viventi a cui la ristorazione dà corpo, rinnovamento e racconto.

Tra i firmatari, Massimo Giansanti, presidente di Confagricoltura, David Granieri, vice presidente Coldiretti, Marco Lavazza, presidente di Unione italiana Food, Giulio Rapetti Mogol, presidente Siae e, oltre a Lino Enrico Stoppani presidente di Fipe-Confcommercio, Carlo Sangalli, presidente nazionale Confcommercio e il ministro Massimo Garavaglia.