Pensioni: confermati i requisiti d’accesso per il 2023

Pensioni: confermati i requisiti d’accesso per il 2023

Secondo le stime dell’Inps, fino al 2025 il requisito per la pensione di vecchiaia legato alle aspettative di vita non aumenterà. Per il 2023 risultano confermati tutti i requisiti di accesso.

L’Inps, con una recente circolare, chiarisce che, a decorrere dal 1° gennaio 2023, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici adeguati agli incrementi della speranza di vita non sono ulteriormente incrementati. Questo è previsto anche dal decreto del 27 ottobre 2021 del Ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Il decreto riporta quanto segue: “A decorrere dal 1° gennaio 2023, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici, non sono ulteriormente incrementati”.

Requisiti di età per la pensione 2023-2024

Restano immutate le pensioni di vecchiaia, anticipate, di anzianità con il sistema delle quote, e tutti gli altri casi in cui la norma prevede gli adeguamenti alle aspettative di vita. Ecco i principali requisiti:

  • pensione di vecchiaia: 67 anni di età;
  • pensione anticipata: 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne;
  • pensione precoci: 41 anni di contributi;
  • pensione di anzianità con il sistema delle quote: almeno 35 anni di contributi e 62 anni di età e quota 98 (ovvero la somma delle due variabili precedenti) per i lavoratori dipendenti. L’età anagrafica minima sale a 63 anni e la quota a 99 per gli autonomi;
  • pensione in totalizzazione: 66 anni o 41 anni di contributi.

Età pensione di vecchiaia e anticipata dal 2025

Dal 1° gennaio 2025, il requisito per la pensione di vecchiaia si dovrà adeguare alla speranza di vita come stabilito dall’art. 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Per quanto concerne la pensione anticipata, il requisito fino al 2026 è quello riportato nella tabella sottostante.

Anno

Uomini

Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026

42 anni e dieci mesi (2.227 settimane)

Anno

Donne

Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026

41 anni e dieci mesi (2.175 settimane)

Per quanto riguarda il requisito contributivo per la pensione anticipata, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2026, è stato fissato a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne. In questo periodo, infatti non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita (blocco scatti).

La decorrenza del trattamento si perfeziona trascorsi i tre mesi dalla maturazione dei requisiti.

Pensione precoci

Il requisito per la pensione anticipata per i lavoratori precoci è riportato in tabella.

Anno

Requisito contributivo

Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026

41 anni (2132 settimane)

Dal 1° gennaio 2027

41 anni *(2132 settimane)

* Si noti che dal 1° gennaio 2027, il requisito dovrà essere adeguato alla speranza di vita come stabilito dall’art. 12 del D.l. 78/2020.

Pensione di anzianità con le Quote

Per il biennio 2023-2024 i contribuenti che vanno in pensione usufruendo del sistema delle quote, possono ottenere il diritto se hanno un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e un’età anagrafica di 62 anni. Resta invariato il raggiungimento di quota 98 in caso di dipendenti pubblici e privati, oppure avere un’età minima di 63 anni e aver raggiunto quota 99 in caso di autonomi iscritti all’Inps.

Altri casi particolari

  • Per i soggetti con primo accredito contributivo dal 1° gennaio 1996, il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia con anzianità contributiva minima di cinque anni, si perfeziona, anche per il biennio 2023/2024, al raggiungimento dei 71 anni.
  • Per i soggetti con primo accredito contributivo dal 1° gennaio 1996, il requisito anagrafico per la pensione anticipata con almeno 20 anni di contribuzione effettiva e con il requisito del c.d. importo soglia mensile, si perfeziona anche per il biennio 2023/2024, al raggiungimento dei 64 anni.

Restano invariati anche i requisiti per il pensionamento anticipato del personale della difesa, sicurezza e vigili del fuoco. Sono validi 41 anni di contributi indipendentemente dall’età o 35 con almeno 58 anni di età.

Anche per i lavoratori dello sport e dello spettacolo, nessun cambiamento: i ballerini che continuano ad andare in pensione di vecchiaia a 47 anni, i cantanti e gli orchestrali a 62 e gli attori e i conduttori a 65.

Per maggiori informazioni contatta il nostro Patronato – tel. 0983859021

Apertura domande per Voucher connettività imprese

Apertura domande per Voucher connettività imprese

Dal 1 marzo 2022 è possibile richiedere l’erogazione del voucher per la connettività delle imprese, disciplinato con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 23 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio 2022.

Il voucher si rivolge alle imprese presenti su tutto il territorio nazionale che potranno richiedere un contributo, da un minimo di  300 euro ad un massimo di 2.500 euro.

Per l’intervento sono stanziate risorse pari ad euro 589.509.583, a valere sul  Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), ripartite su base regionale.

Il contributo va richiesto dall’impresa direttamente all’operatore di telecomunicazione, che deve essere preventivamente accreditato sul portale di Infratel Italia. In allegato la lista degli operatori accreditati disponibile ad oggi.

Alle imprese sarà erogato un contributo (sotto forma di sconto in bolletta) che potrà variare in considerazione delle diverse caratteristiche di connettività. Il contributo è dovuto solo in caso di incremento della velocità di connessione rispetto al livello di connettività eventualmente già disponibile presso la sede dell’impresa.

Sono previste quattro diverse tipologie di voucher, a seconda di parametri prestazionali (velocità massima in download e banda minima garantita) relativi all’offerta attivata, secondo lo schema seguente.

Per connessioni che offrono velocità pari a 1 Gbit/s (Voucher di tipo A2 e B) o superiore a 1 Gbit/s (Voucher di tipo C), il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino ad euro 500 a fronte di costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari che dovranno essere adeguatamente giustificati dagli operatori.

I costi ammessi per il rilegamento, riguardano opere di scavo o infrastrutture lato cliente, apparati operatore per link dedicati punto-punto. Sono esclusi dal contributo di rilegamento i dispositivi a supporto dell’erogazione del servizio di connettività (router, access point, switch, etc). Non rientrano nei costi di rilegamento i lavori e la cablatura interna all’edificio.

Il Piano Voucher per le imprese avrà durata fino a esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, non oltre il 15 dicembre 2022. La durata potrà essere prorogata per un ulteriore anno, previa disponibilità di risorse e a seguito di valutazione da parte della Commissione europea.

Coerentemente con le procedure di attivazione del contributo,  Vodafone (partner Confcommercio) sta predisponendo le scontistiche per lo “sconto in fattura” all’azienda riservato agli associati.

Elenco Operatori accreditati

 

Corso manutentore del verde

Corso manutentore del verde

Il corso di manutentore del verde si rivolge a chi voglia avviarsi all’attività e necessita di acquisire la qualifica nell’ambito delle discipline agrarie, ambientali, forestali, e naturalistiche, indispensabili per l’iscrizione alla Camera di Commercio competente.

Il corso organizzato in due moduli distinti di insegnamento, prevede una parte teorica di 120 ore e un pratica di 60 ore di attività relativamente alle tecniche di potatura, concimazione, diserbo e difesa, utilizzo di macchine e di attrezzature agricole

La qualificazione all’attività verrà al superamento di un esame di verifica dell’acquisizione delle adeguate competenze tecnico professionali previste dal corso.

Al termine del corso, infatti, verrà rilasciato attestato di frequenza e profitto indispensabile per l’iscrizione al registro delle imprese della C.C.I.A.A.

Per maggiori informazioni contatta i nostri uffici allo 098477181.

Bando riqualificazione e costi salariali del personale

Bando riqualificazione e costi salariali del personale

La Regione Calabria intende sostenere il sistema produttivo regionale colpito dagli effetti della pandemia da COVID-19, attraverso il sostegno alle imprese per la riqualificazione dei lavoratori e il mantenimento dei livelli occupazionali.

La misura prevede contributi a fondo perduto per:

  • la formazione/riqualificazione del personale dell’impresa, nella misura del 100% delle spese ammissibili (importo massimo € 25.000);
  • i costi salariali lordi del personale, nella misura dell’80% dei costi salariali lordi sostenuti per i dodici mesi successivi alla presentazione della domanda (importo massimo € 100.000).

Possono presentare domanda le imprese che hanno subito una perdita di fatturato nel corso dell’anno solare 2020, rispetto all’anno solare 2019, non inferiore al 10%.

Le imprese beneficiarie dell’aiuto dovranno scegliere nel “Catalogo dell’offerta di formazione continua 2021-2023” gli interventi formativi di interesse per il proprio personale.

Le domande dovranno necessariamente riferirsi ad entrambe le tipologie di aiuto previste: aiuti per le attività di formazione continua ai fini della riqualificazione del personale dell’impresa ed aiuti sui costi salariali lordi del personale.

Confcommercio Cosenza, ente accreditato alla formazione, ha ottenuto l’ammissione al “Catalogo regionale” di nove corsi di formazione che le imprese beneficiare della misura potranno scegliere.

Le domande dovranno essere trasmesse telematicamente, secondo il seguente schema:

Fase 1, Inserimento delle Domande – Lo sportello per l’inserimento delle domande e degli allegati aprirà il giorno 14/03/2022 alle ore 09:00 e chiuderà il giorno 11/04/2022 alle ore 20:00;
Fase 2, Invio delle domande (c.d. “Click-day”) – Lo sportello per la trasmissione formale delle domande aprirà alle ore 09:00 e chiuderà alle ore 21:00 del giorno 12/04/2022;

Per avere maggiori informazioni sul bando, sui corsi di formazione attivi e avere supporto e assistenza nell’inoltro della domanda contatta i nostri uffici:

Consulta i nostri corsi ammessi al “Catalogo Regionale” – Elenco_Catalogo_Regionale_Confcommercio

Regione Calabria. Bando sostegno imprenditoria femminile

Regione Calabria. Bando sostegno imprenditoria femminile

La Regione Calabria ha pubblicato il bando che mira alla creazione e lo sviluppo di imprese femminili che abbiano come caratteristica l’innovazione, al fine di promuovere la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile.

La finalità è quella di incentivare l’adozione e l’utilizzazione di nuove tecnologie nelle piccole imprese per favorire l’introduzione di innovazione nei processi produttivi e nell’erogazione di servizi al fine di incrementarne la produttività.

Gli investimenti ammissibili ricomprendono le seguenti aree:

  • Innovazione di processo/prodotto/servizio, ovvero la realizzazione di metodi innovativi di produzione o di distribuzione, attraverso l’utilizzo di tecniche e/o attrezzature innovative nel contesto produttivo regionale;
  • Innovazione organizzativa, intesa come utilizzo di metodi innovativi nella gestione delle risorse umane con ricadute positive in termini di conciliazione tempi di vita/tempi di lavoro, oppure innovazione organizzativa tramite di nuovi metodi che hanno lo scopo di aumentare le prestazioni dell’impresa, migliorandone la produttività e/o riducendone i costi di gestione;
  • Innovazione di marketing, ovvero l’implementazione di nuove metodologie di marketing che comportino significativi cambiamenti nella promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo, con esclusione delle spese di pubblicità. Perché possa essere considerata innovativa, la metodologia di marketing deve essere innovativa nel contesto produttivo regionale;
  • Eco – innovazione, ovvero investimenti volti a favorire l’ottimizzazione delle performance ambientali aziendali attraverso la riduzione significativa degli impatti delle attività produttive sia a livello di processo sia di prodotto;
  • Safety‐innovazione, ovvero investimenti volti a garantire i migliori livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa.

Possono beneficiare della misura le piccole imprese femminili iscritte da meno di cinque anni al registro delle imprese o non ancora costituite al momento della presentazione della domanda.

Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo in conto capitale e coprono fino all’80% delle spese ammissibili. L’importo massimo di aiuto concedibile è pari a € 400.000.

Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 10,00 del 08/03/2022 e fino alle ore 13,00 del 06/04/2022.

Per maggiori informazioni potete contattare i nostri uffici.

Codici Ateco Imprese Femminili Calabria