Invitalia. Incentivi alle imprese nel settore turistico-culturale

Invitalia. Incentivi alle imprese nel settore turistico-culturale

“Cultura Crea 2.0” è un regime di aiuto volto a sostenere la filiera culturale e creativa e a rafforzare la competitività delle micro, piccole e medie imprese del settore produttivo collegato al patrimonio culturale italiano, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Cultura e Sviluppo” 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea con decisione C(2015) 925 del 12.02.2015.

Tra i diversi programmi di incentivi figurano anche interventi per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica” – regolamentati dal Titolo III del Decreto Mibact 11.05.2016 (modificato con Decreto del 10.12.2020) e dalla Direttiva operativa n. 237/2021 – diretti a finanziare programmi di investimento presso una o più unità produttive situate in Basilicata, Calabria, Campania e Puglia.

Possono accedere solo le imprese costituite in forma societaria di capitali o di persone da non meno di 36 mesi, in possesso di determinati requisiti (tra cui quelli di non esser sottoposte a procedure concorsuali).

Sono finanziabili esclusivamente i programmi:

  • Di importo non superiore a 500.000 euro;
  • realizzati nel territorio di una delle Regioni sopra indicate;
  • relativi a una o più delle attività economiche elencate all’allegato 2 della Direttiva operativa sopra richiamata (tra cui le attività di ristorazione, gelaterie, pasticcerie e bar) aventi un legame funzionale con musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, parchi e giardini storici di rilevanza strategici espressamente indicati all’allegato 4;
  • inseriti in una o più delle seguenti aree di intervento:

– servizi per la fruizione turistica e culturale;

– promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali;

– recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali.

Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis (Reg. n. 1407/2013 della Commissione europea del 18.12.2013) e prevedono congiuntamente:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa (durata massima 8 anni), elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità;
  • un contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% negli stessi casi di cui al punto precedente.

Le agevolazioni, pertanto, potranno esser concesse per un importo fino all’80% o al 90% della spesa complessivamente ammissibile.

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