Il Decreto Crescita ha previsto una profonda revisione della misura di sostegno all’autoimprenditorialità per la creazione di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.

In particolare, ha allungato la durata dei mutui agevolati a dieci anni, ampliato la platea dei beneficiari dell’agevolazione alle micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile costituite da non oltre 60 mesi, aumentato la copertura del prestito agevolato fino a un massimo del 90% delle spese ammissibili per le imprese costituite da almeno trentasei mesi e da non oltre sessanta mesi.

Inoltre, con la Legge di Bilancio 2020 è stata prevista la possibilità di integrare il finanziamento agevolato con una quota di contributo a fondo perduto.

Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze del 4 dicembre 2020, è stata definita la nuova disciplina della misura che si basa su un mix agevolativo tra finanziamento a tasso zero e un contributo a fondo perduto.

Con circolare del 8 aprile 2021, il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito modalità, forme e termini di presentazione delle domande, nonché i criteri, l’iter di valutazione, le condizioni e i limiti di ammissibilità delle spese.

Gli incentivi sono rivolti alle imprese, in forma individuale o societaria, composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne.

La misura finanzia le imprese con progetti di investimento che puntano a realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Nello specifico le attività ammesse sono:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione di prodotti agricoli, ivi inclusi quelli afferenti all’innovazione sociale, intesa come produzione di beni che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative;
  • fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone, ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
  • commercio di beni e servizi;
  • turismo, ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, (ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123).

Le domande di agevolazione, corredate dei piani di impresa e della documentazione necessaria possono essere presentate a Invitalia a partire dal giorno 19 maggio 2021.

Le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana, devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito internet del Soggetto gestore www.invitalia.it

Ciascuna domanda di agevolazione deve essere correlata a un solo programma di investimento. Uno stesso programma di investimento non può essere suddiviso in più domande di agevolazione.

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Fonte Confcommercio