Il 14 luglio 2025 è stato pubblicato il decreto interministeriale che dà attuazione agli incentivi all’autoimpiego, previsti dagli articoli 17 e 19 del Decreto Coesione (D.L. 60/2024). La misura, promossa dal Ministero del Lavoro insieme al MEF e al Ministero per il Sud e il PNRR, mira a sostenere l’avvio di nuove attività lavorative da parte dei giovani tra i 18 e i 35 anni, in condizioni di inoccupazione, disoccupazione o fragilità sociale.
Chi può accedere
I beneficiari degli incentivi sono giovani che, alla data di presentazione della domanda:
- si trovano in una condizione di marginalità, vulnerabilità o discriminazione (come definita dal Programma Nazionale “Giovani, Donne, Lavoro” – PN GDL);
- sono inoccupati, inattivi o disoccupati;
- sono disoccupati GOL (programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori).
È richiesto che l’iniziativa economica da finanziare sia inattiva al momento della domanda, ma già formalmente avviata (entro il mese precedente). Sono ammesse forme di lavoro autonomo, impresa individuale, società (SNC, SAS, SRL, cooperative) e attività libero-professionali, anche in forma associata.
Cosa finanzia il decreto
Il pacchetto di incentivi, gestito da Invitalia, si articola in due misure principali:
- Misura Centro-Nord (Capo III)
Destinata alle regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche.
- Voucher: contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento fino a € 30.000 (€ 40.000 per spese green, digitali o tecnologiche).
- Programmi di investimento: contributo fino al 65% per investimenti fino a € 120.000, e fino al 60% per investimenti fino a € 200.000.
- Misura “Resto al Sud 2.0” (Capo IV)
Destinata alle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
- Voucher: fino a € 40.000 (€ 50.000 per investimenti green o digital).
- Programmi di investimento: contributi fino al 75% per investimenti fino a € 120.000, e fino al 70% fino a € 200.000.
Spese ammissibili
Sono finanziabili:
- acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi;
- programmi informatici, sviluppo software, app e piattaforme digitali;
- branding, portali web, progettazione e registrazione di marchi;
- consulenze tecnico-specialistiche (entro il 30% del contributo).
Per i programmi di investimento si aggiungono opere edili di ristrutturazione e manutenzione straordinaria (fino al 50%).
Erogazione dei fondi
I contributi sono concessi in regime de minimis (Regolamento UE 2023/2831) e non sono cumulabili con altri incentivi, ad eccezione di:
- garanzia pubblica ex L. 662/1996;
- capitalizzazione della NASpI;
- compatibilità con il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online tramite il portale di Invitalia. L’erogazione avverrà in due tranche: un anticipo (SAL) dopo tre mesi e il saldo entro tre mesi dal pagamento dell’ultima spesa.
Il supporto alla formazione sarà curato dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), il cui percorso – pur non obbligatorio – attribuirà punteggio premiale ai fini della selezione.
Quando presentare domanda
Entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto, sarà emanato un provvedimento tecnico che definirà:
- la modulistica ufficiale;
- i criteri di selezione;
- le date di apertura dello sportello per l’invio delle domande.
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