Per poter accedere ai fondi – pari a 10 milioni di euro – stanziati dall’art. 1, commi 17-bis e ss. del D.L. c.d. “Attuazione PNRR”, le imprese della ristorazione, entro il 21 novembre p.v. dovranno presentare, in via telematica, una dichiarazione attestante l’ammontare degli aiuti di Stato ricevuti in regime “de minimis” la cui registrazione nel RNA è avvenuta o avverrà nel triennio 2022-2024.

A stabilirlo è il Provv. del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 406608/2022, emanato in conformità con quanto stabilito dal Decreto del MISE, di concerto con il MiTur e il MEF, del 29 aprile 2022, che aveva statuito le prime disposizioni attuative della misura.

Trattasi in particolare di un contributo aggiuntivo che sarà erogato alle sole aziende già ammesse al beneficio “wedding horeca” di cui all’art. 1-ter, comma 1, del D.L. c.d. “Sostegni bis” (news Fipe) e che svolgano, in via prevalente una delle attività con i seguenti codici ATECO:

  • 10 “Ristoranti e attività di ristorazione mobile”
  • 21 “Fornitura di pasti preparati (catering per eventi)”;
  • 30 “Bar e altri esercizi simili senza cucina”.

I fondi disponibili saranno così ripartiti:

  • il 70% sarà ugualmente distribuito tra tutte le imprese beneficiarie;
  • il 20% sarà attribuito, in via aggiuntiva, alle sole aziende con ricavi superiori a 100.000 euro (nel periodo d’imposta 2019);
  • il restante 10% sarà erogato, in via ulteriormente aggiuntiva, alle imprese con ricavi superiori a 300.000 euro (sempre in riferimento al periodo d’imposta 2019).

Il contributo – una volta terminati con esito positivo i controlli con i dati presenti in anagrafe tributaria – sarà corrisposto dall’Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale già indicato dal richiedente nell’istanza di accesso per la misura di sostegno “wedding horeca” prima citata. È bene specificare che qualora sia stato superato il massimale triennale del Regolamento “de minimis” (Reg. UE n. 1407/2013) con gli altri aiuti già ottenuti – pari a 200.000 euro per i Pubblici Esercizi – l’accredito non potrà essere eseguito.