Indici Sintetici di Affidabilità (ISA). Periodo d’imposta 2020

Indici Sintetici di Affidabilità (ISA). Periodo d’imposta 2020

Con la Circolare n. 6/E del 4 giugno 2021, l’Agenzia delle Entrate fornisce alcuni importanti chiarimenti sull’applicazione, per il periodo d’imposta 2020, degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), anche a seguito della profonda revisione a cui gli stessi ISA sono stati sottoposti per garantirne la loro corretta applicazione, a fronte della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19.

Per approfondire la notizia è disponibile la circolare nella nostra Area Riservata.

Fonte Confcommercio

Proroga termini delle cartelle e sospensione delle notifiche

Proroga termini delle cartelle e sospensione delle notifiche

Il “Decreto Sostegni bis” (decreto legge 25 maggio 2021, n. 73), di recente ha disposto ulteriori interventi in materia di riscossione.

Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pubblicato un apposito Vademecum per chiarire alcuni aspetti delle disposizioni attualmente in vigore, nonché le risposte alle domande più frequenti (FAQ). Di seguito, i principali chiarimenti forniti con il Vademecum.

Proroga dei termini per i pagamenti delle cartelle

Il decreto Sostegni-bis ha prorogato dal 30 aprile 2021 al 30 giugno 2021 il termine di sospensione dei versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo, avvisi di addebito Inps, la cui scadenza ricade nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 30 giugno 2021.

I pagamenti degli atti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla fine del periodo di sospensione, ossia entro il 2 agosto 2021 (trattandosi di un sabato, il termine ultimo del 31 luglio slitta a lunedì 2 agosto).

Proroga della sospensione della notifica degli atti e delle procedure di riscossione

Il decreto “Sostegni-bis” ha prorogato fino al 30 giugno 2021 (in precedenza era 30 aprile 2021) il periodo di sospensione per l’attività di notifica di nuove cartelle, avvisi e di tutti gli altri atti di competenza dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. L’attività di notifica degli atti è sospesa dall’8 marzo 2020, ovvero dal primo provvedimento emanato a seguito dell’emergenza sanitaria (decreto “Cura Italia”).

Sospesi pignoramenti e procedure di riscossione

Restano sospesi fino al 30 giugno 2021 gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati.

Per ogni ulteriore approfondimento è possibile consultare il Vademecum e le FAQ complete nella nostra Area Riservata.

CONAI: variazione del contributo ambientale per imballaggi in carta e cartone

CONAI: variazione del contributo ambientale per imballaggi in carta e cartone

Il Consiglio di Amministrazione del Conai ha deliberato una diminuzione del contributo ambientale per gli imballaggi in carta e cartone che avrà effetto a partire dal 1° luglio 2021.

Il contributo base passerà da 55 EUR/tonn a 25 EUR/tonn.

La variazione dello stesso è dovuta principalmente all’aumento dei valori di mercato della materia prima seconda ottenuta dalla carta da macero.

Sono inoltre soggette a rimodulazione anche le procedure forfettarie/semplificate per l’importazione di imballaggi pieni, sempre con decorrenza dal 1° luglio 2021.

Per tali tipologie il contributo, mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale), passerà da 107,00 a 101,00 EUR/tonnellata.

Per i poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento di liquidi il contributo ambientale si ridurrà da 75 EUR/tonnellata a 45 EUR/tonnellata mentre rimane invariato il contributo aggiuntivo di 20 EUR/tonnellata.

Il CdA ha inoltre deliberato in merito alla diversificazione contributiva per gli altri imballaggi compositi a base carta, diversi dai contenitori per liquidi, e che entrerà in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2022.

Tali imballaggi sono stati divisi in quattro tipologie in base al peso della componente carta sul totale della loro composizione, anche al fine di orientare le aziende verso la produzione e l’utilizzo di imballaggi sempre più riciclabili.

Le prime due tipologie, A e B, con una componente di carta superiore o uguale rispettivamente al 90% e all’80%, pagheranno il CAC carta nella forma ordinaria e non sarà applicato loro nessun contributo aggiuntivo.

La terza tipologia, C, si riferisce agli imballaggi in cui la componente di carta è superiore o uguale al 60% ma  inferiore all’80% e comporta operazioni di riciclo complesse e onerose.

Gli imballaggi in questa fascia pagheranno dal 1° gennaio 2022 un extra-contributo di 110 EUR/tonnellata.

La quarta tipologia, D, è quella degli imballaggi compositi nei quali la componente carta è inferiore al 60%: si tratta di una percentuale che compromette la riciclabilità dell’imballaggio, annullandola, con ovvie conseguenze di impatto ambientale.

Per questi imballaggi, che non possono essere riciclati nel circuito di carta e cartone, il contributo extra sarà pertanto di 240 EUR/tonnellata. Rientreranno in fascia D anche quegli imballaggi la cui componente carta non verrà esplicitata.

Contributo ambientale
Conai (CAC)
Variazione Decorrenza
CAC carta ordinario da 55,00 a 25,00 €/t 1° luglio 2021
CAC carta per contenitori per liquidi   il cac complessivo passerà da 75,00 a 45,00 €/t
(extra-cac di 20,00 €/t invariato)
1° luglio 2021
CAC procedura semplificata forfettaria DA 107,00 A 101,00 €/T 1° luglio 2021
CAC poliaccoppiati a prevalenza carta di tipo A e B DA 55,00 A 25,00 €/T 1° luglio 2021
CAC poliaccoppiati a prevalenza carta di tipo C   extra-cac di 110,00 €/t;
il cac complessivo passerà quindi da 25,00 a 135,00 €/t
1° gennaio 2022  
CAC poliaccoppiati a prevalenza carta di tipo D e componente carta non esplicitata extra-cac di 240,00 €/t;
il cac complessivo passerà quindi  da 25,00 a 265,00 €/t  
1° gennaio 2022

Incentivi installazione colonnine elettriche

Incentivi installazione colonnine elettriche

La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto una detrazione fiscale del 50% sulle spese documentate, sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino a un massimo di 7 kW. Nello specifico, deve trattarsi di infrastrutture dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico. E che consentano il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico di potenza fino a 22 kW, esclusi quelli fino a 3,7 kW.

La detrazione del 50%:

  • spetta ai soggetti Irpef/Ires che possiedono o detengono l’immobile;
  • va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro;
  • deve essere ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.

Lo scorso anno il decreto Rilancio ha esteso il Superbonus del 110%, ripartibile in cinque quote annuali da scontare in fattura o da cedere come credito d’imposta, anche alla realizzazione di colonnine di ricarica di veicoli elettrici negli edifici, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 (termine così prorogato dall’ultima Legge di Bilancio). La condizione necessaria è che l’installazione della o delle colonnine sia eseguita congiuntamente a specifici interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico e installazione di impianti fotovoltaici, che nel complesso portino l’edificio a migliorare di almeno due classi energetiche.

Nel dettaglio, il Superbonus si applica agli interventi effettuati dai seguenti soggetti o categorie:

  • condomini, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario;
  • persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni su un massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio;
  • istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati ed enti aventi le stesse finalità sociali, per interventi realizzati su immobili, di loro proprietà. Oppure gestiti per conto dei comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica;
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci;
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
  • associazioni sportive dilettantistiche.

Per gli interventi di installazione di dispositivi di ricarica di veicoli elettrici agevolati tramite Superbonus sono validi i seguenti limiti di spesa:

  • euro 2.000 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari;
  • euro 1.500 per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino un numero massimo di otto colonnine;
  • euro 1.200 per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino un numero superiore a otto colonnine.

L’agevolazione si intende riferita a una sola colonnina di ricarica per unità immobiliare.

Agenzia Entrate. Chiarimenti contributi a fondo perduto DL “Sostegni”

Agenzia Entrate. Chiarimenti contributi a fondo perduto DL “Sostegni”

Con la Circolare n. 5, del 14 maggio 2021, l’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alle modalità di fruizione del contributo a fondo perduto COVID-19, previsto dal decreto “Sostegni”, anche alla luce delle criticità che sono state rappresentate dagli Ordini professionali e dalle Associazioni di Categoria.

Come noto, il decreto Sostegni, riconosce un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario, le cui modalità attuative sono disciplinate dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 23 marzo 2021.

In particolare, viene chiarito chi possa farne richiesta, quali sono i requisiti, come si calcola la perdita di fatturato e di conseguenza il contributo che spetta al richiedente.

Ricordiamo che l’istanza per il riconoscimento del contributo può essere presentata fino al 28 maggio 2021.

Scarica la circolare dalla nostra area riservata per conoscere tutte le spiegazioni date dall’Agenzia delle Entrate.

Indici Sintetici di Affidabilità (ISA). Periodo d’imposta 2020

Per gli autonomi il 2021 è “anno bianco”

Il 2021 sarà un anno “bianco” per i lavoratori autonomi che hanno subito un forte calo di fatturato a causa della pandemia. La misura, prevista dall’ultima legge di Bilancio, sta finalmente per diventare effettiva con la firma del decreto attuativo da parte del ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Le risorse disponibili ammontano a 2,5 miliardi e l’esonero contributivo si aggirerà sui 3mila euro (esclusi i premi dovuti all’Inail). Per beneficiare dell’esonero il calo del fatturato deve essere maggiore del 33% rispetto al 2019 e il reddito totale sotto i 50mila euro.

Soddisfatta Confcommercio, che si augura comunque che “gli ulteriori passaggi necessari, che dovranno coinvolgere anche l’Inps, siano espletati nel più breve tempo possibile, garantendo così un accesso tempestivo alla misura per categorie che sono state particolarmente colpite dalla crisi in atto”. La Confederazione guarda anche “con favore alla probabile proroga delle scadenze contributive previste per il 16 maggio che dovrebbe essere inserita nel decreto Sostegni bis. Si tratta di interventi necessari per fornire risposte concrete alle esigenze di milioni di autonomi e professionisti che, in questi mesi, hanno visto calare drammaticamente i loro fatturati per effetto dell’emergenza pandemica e delle relative misure di contenimento”.

Fonte Confcommercio