È stato pubblicato l’Avviso pubblico “Imprese Borghi” che promuove l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali realizzate nei 294 comuni assegnatari delle risorse afferenti alla Linea B del c.d. “Piano Nazionale Borghi”, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 1, Componente 3, Investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi”.
Si ricorda che tale misura del PNRR è stata articolata come a seguire:
- Linea d’intervento A orientata alla realizzazione di 21 progetti pilota – uno per ciascuna Regione o Provincia autonoma – per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati, i cui progetti sono stati già ammessi a finanziamento – nel giugno 2022 – per un ammontare complessivo pari a 398,42 milioni di euro;
- Linea d’intervento B finalizzata alla realizzazione di 211 Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale che interessano 294 borghi storici, i cui progetti sono stati già selezionati e ammessi a finanziamento – nel giugno 2022 e successivamente integrati nell’aprile 2023 – per un ammontare complessivo pari a 370,27 milioni di euro;
- Regime di aiuto a favore delle micro, piccole e medie imprese, profit e no profit, localizzate o che intendono localizzarsi nei borghi storici selezionati con la Linea B, per un ammontare complessivo di circa 200 milioni di euro.
Con la presente misura si avvia la terza componente del Piano Nazionale Borghi che prevede di rilanciare il tessuto economico dei borghi storici.
L’ammontare delle risorse finanziarie disponibili per l’Avviso è pari a oltre 188 milioni di euro, già ripartiti – in coerenza con la riserva del 40% alle regioni del Mezzogiorno – tra i 211 Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale selezionati nella Linea B.
Possono presentare domanda di finanziamento le micro, piccole e medie imprese in forma singola o aggregata (minimo 3 e massimo 5 imprese) – già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone – ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore – iscritti o in corso di iscrizione al Registro Nazionale Terzo Settore – le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli e le persone fisiche che intendono realizzare un’attività da localizzare nei suddetti borghi, purché costituiscano l’impresa entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione all’agevolazione.
Il sostegno è destinato a iniziative imprenditoriali, da realizzare in una o più unità locali ubicate nei borghi storici selezionati, volti a rilanciare le economie locali nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio. Tali iniziative dovranno essere coerenti e sinergiche con le strategie di rigenerazione culturale e sociale delineate dai comuni nei Piani locali finanziati dalla Linea B e dovranno contribuire alle sfide ambientali e al contrasto del cambiamento climatico, adottando comportamenti responsabili e sostenibili con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare (almeno il 50% dell’investimento complessivo deve essere destinato a misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici).
È previsto un contributo a fondo perduto per il sostegno alle imprese che sarà concesso nella misura massima del 90% dell’iniziativa imprenditoriale ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a 75.000 euro. I contributi concessi non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche per le medesime spese rientranti nella definizione di aiuto di Stato. Le imprese dovranno garantire, con risorse proprie, la quota finanziaria residua dell’iniziativa imprenditoriale non coperta dal contributo. La percentuale di cui sopra è elevabile al 100%, fermo sempre il limite massimo, nel caso di nuove imprese da costituirsi entro 60 giorni dal provvedimento di concessione del contributo o nel caso di imprese già costituite a prevalente titolarità giovanile e/o femminile.
Le spese ammissibili, al netto dell’IVA, sono relative a: impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili; programmi informatici, brevetti, licenze, marchi e certificazioni correlate all’iniziativa da realizzare; opere murarie fino al limite massimo del 40% di spese ammissibili, tra cui rientrano anche gli impianti generali di servizio dell’immobile. Sono, altresì, ammissibili le spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile, concernenti: materie prime e materiali di consumo; utenze e canoni di locazione delle unità locali; prestazioni di servizi connesse all’attività; costo del lavoro dipendente da assumere.
Il contributo previsto è concesso sulla base di un iter valutativo con procedimento a graduatoria che culminerà con apposito Decreto del Ministero della Cultura. Le domande potranno essere presentate, per via telematica, a Invitalia – quale soggetto gestore degli adempimenti tecnici e amministrativi della misura – a partire dalle ore 12.00 del giorno 8 giugno 2023 e fino alle ore 18.00 del giorno 11 settembre 2023.
I comuni della Provincia di Cosenza per i quali sono state assegnate risorse sul presente avviso sono: San Demetrio Corone, Roseto Capo Spulico, Cerisano e Morano Calabro.