Confcommercio lancia “Imprendigreen” per aumentare sostenibilità ambientale imprese terziario

Confcommercio lancia “Imprendigreen” per aumentare sostenibilità ambientale imprese terziario

Qualificare e rafforzare l’impegno sostenibile di imprese e associazioni del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e delle professioni valorizzando e promuovendo comportamenti ambientalmente virtuosi. Questo, in sintesi, l’obiettivo di “Imprendigreen” l’iniziativa di Confcommercio – al via oggi su tutto il territorio nazionale – che costituisce l’asse portante del più ampio progetto confederale “Confcommercio per la sostenibilità” con il quale la Confederazione intende offrire il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

 Klaus Algieri, Presidente di Confcommercio Cosenza e Calabria, dichiara:

“La sotenibilità ambientale è uno dei punti cardine del nostro futuro. L’iniziativa voluta da Confcommercio Nazionale e realizzata in collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa ha l’obiettivo di sostenere, sensibilizzare e premiare l’impegno ambientale del terziario di mercato favorendo, allo stesso tempo, occasioni di crescita e di sviluppo. Siamo convinti, infatti, che le imprese possano essere protagoniste della transizione ecologica che rappresenta un’opportunità e una sfida per l’intero sistema Paese”.

 In dettaglio, l’iniziativa mira a diffondere capillarmente comportamenti sempre più “green” che possano rappresentare anche un’opportunità di sviluppo per le imprese stesse. In altre parole, con Imprendigreen si vuole raggiungere il duplice scopo di creare benefici ambientali e sviluppare nuove forme di economia attraverso una serie di azioni volte a sensibilizzare, formare e accompagnare le imprese nella transizione da un’economia lineare a un’economia circolare. Ma anche a cogliere tutte le opportunità che i programmi e i fondi europei e nazionali – come il Green deal europeo e il PNRR italiano – metteranno in campo nei prossimi anni per innovare modelli di produzione, distribuzione e offerta di servizi.

Il riconoscimento dei comportamenti ambientalmente virtuosi avverrà attraverso l’assegnazione di un marchio che sarà rilasciato all’impresa (o all’Associazione) che avrà raggiunto una soglia minima di punteggio determinata dalla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sulla base dei più autorevoli standard nazionali ed internazionali di riferimento.

Per conferire il giusto rilievo alle buone pratiche di sostenibilità il marchio Imprendigreen sarà attribuito sulla base di tre diversi livelli di eccellenza (tre, quattro e cinque stelle) in relazione alla diversa intensità dell’impegno ambientale posto in essere.

Avviso agli associati – orari uffici per festività natalizie

Avviso agli associati – orari uffici per festività natalizie

Si avvisano gli associati che dal pomeriggio di oggi, giovedì 23 dicembre, gli uffici Confcommercio di Cosenza e Corigliano Calabro seguiranno i seguenti orari:

  • 23 dicembre 2021 – mattina 8:30/13:00
  • dal 27 al 30 dicembre 2021 – mattina 8:30/13:00
  • 24, 31 dicembre 2021 e 7 gennaio 2022 – chiusi
  • Dal 3 al 5 gennaio 2022 – mattina 8:30/13:00

Le attività riprenderanno lunedì 10 gennaio 2022 secondo il consueto orario.

Dal lunedì al venerdì:

  • mattina: dalle 8:30 alle 13:00
  • pomeriggio: dalle 15:00 alle 18:30
La Calabria delle meraviglie tra miti e leggende

La Calabria delle meraviglie tra miti e leggende

“La Calabria è la terra delle meraviglie. Ricca di città sepolte, miti omerici e grandi siti archeologici. Patria di legislatori, architetti, poeti, condottieri, e atleti dell’antichità. Terra di Papi dimenticati, di Santi ed eremiti, di greci e bizantini.”

Torna l’appuntamento con la cultura. Questa volta parleremo della nostra terra confrontandoci a tu per tu con Arcangelo Badolati autore del libro “La Calabria delle Meraviglie. Tra miti e legende”.

L’incontro vedrà l’introduzione del Presidente di Assocultura Confcommercio Cosenza Mariano Marchese e le letture di Alvaro, Strati, Repaci e Costabile a cura di Federica Montanelli.

Vi aspettiamo lunedì 20 dicembre alle ore 16:00 presso la nostra Sala Conferenze “Maria Cocciolo”.

L’accesso è consentito solo ai possessori di super green pass. Per garantire un’adeguata organizzazione si consiglia gli interessati a partecipare a registrarsi al seguente link: https://forms.gle/YH5mThiSRDAVai4n6

Super Green Pass e mascherine all’aperto. Le novità in Calabria

Super Green Pass e mascherine all’aperto. Le novità in Calabria

Sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio 2022 il “super green pass” previsto dall’ultimo decreto approvato dal Governo e permetterà l’accesso, in zona bianca e gialla, a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti (solo al chiuso), feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Oltre a questi luoghi, dove già la certificazione verde era richiesta, sarà necessario anche per accedere a spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale. Per gli alberghi sarà necessario il “green pass” base, quello che si ottiene anche con un tampone. In pratica, solo vaccinati e guariti avranno il via libera, contrariamente ai non vaccinati anche se con tampone negativo.

Super green pass, ecco cosa cambia

Sono quattro gli ambiti di intervento del decreto approvato dal Governo:

  • istituzione del super green pass dal 6 dicembre;
  • obbligo vaccinale e terza dose;
  • estensione dell’obbligo del vaccino a nuove categorie;
  • rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione.

Verdiamoli in dettaglio:

TERZA DOSE – Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose per i sanitari a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse. Inoltre si ricorda che è già consentito l’anticipo della terza dose dopo cinque mesi dalla seconda. Il governo inoltre ha annunciato di volere aprire dal primo dicembre la terza dose agli over 18 e manifestato l’intenzione di avviare campagne vaccinali, se autorizzate, per la fascia di età 5-12 anni.

OBBLIGO PER PROFESSORI E FORZE DELL’ORDINE – Dopo le categorie sanitarie, l’obbligo vaccinale viene esteso anche a tutto il personale scolastico e a quello del comparto della difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Il Governo ha fissato al 15 dicembre la data in cui entra in vigore l’immunizzazione obbligatoria. Nel dettaglio le nuove categorie coinvolte saranno personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria) e personale del soccorso pubblico.

CONTROLLI RAFFORZATI – Il decreto prevede un rafforzamento del sistema dei controlli: entro tre giorni dall’entrata in vigore del decreto, i prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza ed entro cinque giorni adottano il nuovo piano di controlli, a livello provinciale, coinvolgendo tutte le forze di polizia. Si tratta di controlli “costanti” di cui le Prefetture sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’Interno.

TAMPONI E CERTIFICATO – Ai fini del green pass sono confermate sia le tipologie che la durata dei test. Il certificato resta valido in caso di un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti o rapido nelle 48 ore precedenti.

Attività consentite

La tabella delle attività consentite senza green pass, con green pass “base” e con green pass “rafforzato” per il periodo dal 6/12/2021 al 15/1/2022.

Linee guida attività economiche e sociali

Ai fini del contenimento della pandemia da Covid-19 e con l’entrata in vigore del nuovo Super Green Pass il Ministero della salute con Ordinanza del 2 dicembre 2021 ha aggiornato le “Linee guida attività economiche e sociali” elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome come integrate e modificate dal Comitato tecnico scientifico.

Mascherine all’aperto in Calabria

Con Ordinanza n. 76 del 4 dicembre 2021 il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha disposto l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto.

Aggiornamento APP Verifica C19

Scopri come aggiornare l’APP per il controllo del Green Pass e come funziona il nuovo sistema di verifica. Guarda il video.

CONAI: Riduzione del contributo ambientale

CONAI: Riduzione del contributo ambientale

Il Consiglio di amministrazione CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha previsto a partire dal 1° gennaio 2022 ulteriori riduzioni dei contributi ambientali per gli imballaggi in carta e cartone e per alcuni di quelli in plastica.

La riduzione è legata essenzialmente alle quotazioni delle materie prime di imballaggio cellulosiche e plastiche e ai relativi valori di mercato.

 Per quanto riguarda la carta, il contributo passa da 25 EUR/tonn a 10 EUR/tonn.

Relativamente agli imballaggi in plastica, lo schema relativo alla rimodulazione delle fasce contributive viene così articolato:

Sono soggette a riduzione anche le procedure forfetarie/semplificate per l’importazione di imballaggi pieni, sempre con decorrenza dal 1° gennaio 2022.

In caso di calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) il contributo scenderà da 101 a 90 EUR/tonn.

Green pass, Sangalli: “con i vaccini sta sorreggendo la ripartenza del paese”

Green pass, Sangalli: “con i vaccini sta sorreggendo la ripartenza del paese”

Dal 15 ottobre la certificazione verde è obbligatoria per lavorare: “non mancano i problemi, ma bisogna rafforzare fiducia e coesione sociale”. Tamponi, “no a costi per le imprese”. Il Governo chiarisce le regole.

È entrato in vigore il 15 ottobre scorso l’obbligo di possedere il green pass per accedere ai luoghi di lavoro, pubblici e privati. Il dettaglio delle nuove regole è stato affidato dal Governo a due Dpcm: il primo (dpcm 23 settembre 2021) contiene le linee guida sull’obbligo della certificazione nella Pubblica amministrazione, mentre il secondo (dpcm 12 ottobre 2021) elenca gli strumenti informatici per la verifica automatizzata del possesso delle certificazioni.

Nella P.a, dunque, il green pass è obbligatorio (è valido anche quello cartaceo) per tutti i dipendenti pubblici e per quelli delle imprese dei servizi di pulizia, ristorazione, manutenzione e rifornimento dei distributori automatici, oltre che per i consulenti, i collaboratori, i frequentatori di corsi di formazione, i corrieri e i visitatori. Sono invece esclusi invece gli utenti. Senza il pass si verrà allontanati subito e ogni giorno di mancato servizio verrà considerato assenza ingiustificata (giornate festive e non lavorative comprese). Lo stipendio sarà sospeso fin dal primo giorno di assenza ma “in nessun caso” si può essere licenziati. Nel periodo d’assenza, inoltre, non si maturano né contributi né ferie.

Quanto ai controlli, devono essere fatti ogni giorno, all’accesso in ufficio o in un secondo tempo, a tappeto o a campione (non meno del 20% del personale in servizio) e con una rotazione costante. Per evitare ritardi e code all’ingresso, i datori di lavoro potranno concedere più flessibilità negli orari di ingresso e d’uscita. Per le verifiche si potranno utilizzare l’App ‘VerificaC19’ oppure i nuovi strumenti previsti dal Dpcm, che consentiranno una verifica “quotidiana e automatizzata”, rilevando solo il possesso del pass e nessun altro dato del dipendente.

Il decreto chiarisce infine che il datore di lavoro, pubblico e privato, non può conservare i Qr code delle certificazioni né raccogliere i dati dei dipendenti, “salvo quelli strettamente necessari” all’applicazione delle sanzioni. Inoltre, potrà chiedere il pass in anticipo al dipendente per la programmazione dei turni aziendali, ma l’anticipo dovrà essere “strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore”.

Sangalli: “non mancano i problemi, ma vaccini e green pass stanno sorreggendo la ripartenza del Paese”

“Il debutto operativo del green pass non è certo privo di problemi a partire da quelli evidenziati dal mondo dell’autotrasporto e della logistica. Ma vaccini e green pass stanno sorreggendo la ripartenza del Paese. A partire da questo dato, occorre rafforzare fiducia e coesione sociale. Palazzo Chigi ci chiami: il contributo del mondo delle imprese e del lavoro non mancherà”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sull’imminente entrata in vigore dell’obbligo della certificazione verde per i lavoratori pubblici e privati.

Tamponi, Confcommercio ribadisce il suo no a costi per le imprese

Costo dei tamponi per i dipendenti sulle spalle degli imprenditori? No, grazie. Lo ribadisce Confcommercio per bocca della vicepresidente Donatella Prampolini, che sottolinea: “le imprese hanno già sostenuto ingenti oneri organizzativi ed economici per l’adeguamento dei luoghi di lavoro alle discipline concordate nei protocolli vaccinali”. E non è nemmeno una questione esclusivamente di costi, ma anche di principio “perché alla base c’è il fatto che il vaccino e il green pass sono del tutto gratuiti e la campagna vaccinale va assolutamente sostenuta e accelerata. Quindi è il lavoratore che non vuole fare il vaccino che deve sostenere i costi dei tamponi”.

Fipe: “nella ristorazione non vaccinati sotto il 10%, c’è tanta voglia di lavorare”

I lavoratori dei pubblici esercizi che ancora non si sono sottoposti a vaccinazione sono 35mila, 40mila al massimo. È la stima dell’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, per il quale insomma, meno del 10% di chi lavora in bar e ristoranti sarebbe al momento senza green pass, quasi la metà di quanto si registra a livello nazionale negli altri comparti.

“Lo shock del primo e del secondo lockdown, che hanno visto decine di migliaia di dipendenti di bar e ristoranti restare senza lavoro per mesi, ha scatenato una reazione forte di auto protezione. Il risultato è che la stragrande maggioranza dei nostri collaboratori è corsa a vaccinarsi appena possibile. Il desiderio di lavorare senza rischi e con continuità si è rivelato più forte di qualsiasi altra considerazione”, spiega Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio.

“Rimane la preoccupazione per i dipendenti non vaccinati che per accedere ai luoghi di lavoro dovranno effettuare ripetutamente il tampone. Dopo i chiari di luna del primo lockdown e i lunghi mesi di misure restrittive – aggiunge Calugi – abbiamo bisogno di ogni singolo lavoratore per poter offrire ai nostri clienti un servizio all’altezza e questa nuova complicazione, pur necessaria, non aiuta”.

Massimo rigore in bar e ristoranti, violazioni sotto il 5%

Fipe sottolinea anche che “nell’ultimo mese e mezzo i titolari di bar e ristoranti si sono dimostrati straordinariamente diligenti nell’applicazione della norma che li obbliga a verificare il green pass dei clienti che intendono consumare all’interno dei locali. Su oltre 8mila controlli effettuati dai carabinieri dei Nas, le sanzioni hanno riguardato appena il 5% delle imprese. E tra queste, solo una parte sono pubblici esercizi. È la prova della serietà di un settore troppo spesso sommariamente accusato di voler eludere le regole, ma è anche la dimostrazione del desiderio di centinaia di migliaia di imprenditori di tornare a lavorare in sicurezza e con continuità. Tanto da assumersi compiti di controllo che certo non sono propri di chi si occupa di ospitalità”.

Grido d’allarme di Unatras: “le imprese straniere stanno rimpiazzando quelle italiane”

Le imprese di autotrasporto straniere stanno sostituendo quelle italiane, con un effetto dirompente sull’economia del settore dei trasporti del nostro Paese. È la denuncia di Unatras (ne fanno parte le principali Associazioni dell’autotrasporto: Fai, Fiap, Unitai e Assotir per Conftrasporto-Confcommercio, Cna Fita, Confartigianto Trasporti, SnaCasartigiani), secondo la quale dal 15 ottobre almeno il 25% di camion delle imprese italiane è stato costretto a fermarsi per fare largo ai vettori stranieri, innescando di fatto una forma di concorrenza distorta che danneggia un settore centrale della nostra economia.

“Quello che avevamo ampiamente previsto si sta purtroppo verificando. La committenza – dicono le Associazioni – sta già rivolgendo all’estero per sostituire i servizi di trasporto forniti dai vettori italiani”. Unatras ribadisce poi di essere “sorpresa, allibita e indignata dal fatto che, in questa fase di ripresa, il Governo stia mettendo in difficoltà imprese e lavoratori che nelle fasi più drammatiche della pandemia hanno garantito al Paese l’approvvigionamento dei farmaci e dei beni di prima necessità”.

La nota congiunta, diffusa il 14 ottobre dai Ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e della Salute, precisa infatti che gli autotrasportatori provenienti dall’estero sono esentati dall’obbligo del green pass, a patto che le operazioni di carico/scarico siano effettuate da altro personale. Una situazione “inaccettabile” alla quale si aggiungono le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente, Roberto Cingolani, che propone di eliminare gli interventi sulle accise per l’autotrasporto attualmente in vigore. “Se quest’ultima iniziativa è orientata a rinunciare a un asset strategico come quello della logistica e dell’autotrasporto in Italia lo dica chiaramente”, commenta Unatras.

Federalberghi: “occasione importante per promuovere nel mondo l’immagine dell’Italia come Paese sicuro”

Sono oltre milione e 400mila i lavoratori del turismo che dal 15 ottobre dovranno esibire il green pass per accedere ai luoghi di lavoro (circa un milione di lavoratori dipendenti e 400mila indipendenti). Per Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, si tratta di “una misura che, oltre a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ci offre un’occasione importante per promuovere nel mondo l’immagine dell’Italia quale Paese sicuro. I mercati sono molto sensibili a questo tipo di messaggio, basti pensare all’impatto mediatico della campagna di vaccinazione avviata qualche mese fa in alcune isolette greche, mentre in Italia si esitava a fare altrettanto”.

“Proteggere e rassicurare dev’essere il nostro mantra, è importante che il messaggio venga diffuso tanto dalle istituzioni quanto dai singoli operatori, sia nella fase di interlocuzione commerciale che precede la decisione di acquisto sia nel rapporto quotidiano con gli ospiti già arrivati a destinazione”, conclude il presidente degli albergatori italiani.

Federlogistica: “sui porti lo Stato si piega al ricatto”

“Affrontare e trattare la vicenda dei portuali di Trieste come un problema di ordine pubblico rappresenta un errore clamoroso”. Inoltre “ci sono stati puntualmente e costantemente negati i confronti che avevamo richiesto con un solo risultato: lo Stato ora si piega ad un ricatto inaccettabile”. Così il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, a commento della circolare che raccomanda alle aziende che operano nei porti di fornire tamponi gratuiti ai lavoratori. Merlo si riferisce in particolare ai lavoratori del capoluogo giuliano, i quali minacciano di bloccare l’attività se non verrà abolito l’obbligo del green pass.